Educhiamo alla bellezza

EDUCHIAMO ALLA BELLEZZA di Umberto Tenuta

CANTO 225 Il VERO il BELLO e il BUONO non sono innati nell’uomo, ma il risultato della sua seconda gestazione, l’educazione che lo fa nascere alla condizione umana.

Pertanto, è compito primario della scuola educare alla BELLEZZA.

 

A differenza dalle bestie che nascono già con delle predisposizioni ai loro comportamenti tipici, l’uomo nasce solo come candidato alla condizione umana.

Può restare allo stato animale o diventare un santo.

Sono le interazioni socioculturali che lo fanno divenire l’uomo che sarà, anche nella sua sensibilità estetica.

Pertanto, sono molto importanti le stimolazioni estetiche che gli si offrono.

Suoni, colori, immagini, odori, sapori, sensazioni cinestetiche, quali le carezze lievi.

Un universo vario e ricco di sensazioni che egli possa percepire anche nella loro bellezza.

Ricchezza e varietà di colori nelle loro mille sfumature: ninnoli, veli della culla, nastrini, oggi anche immagini su tablet!

Ricchezza e varietà di forme, intricate ed ordinate, simmetriche ed asimmetriche, piccole e grandi, bidimensionali e tridimensionali.

Ricchezza e varietà di grandezze…

Ricchezza e varietà di…

Provate con un foglio di carta.

Ritagliatene forme, colori, dimensioni, odori e sapori, rumori e suoni…

Col gioco degli occhi fate sperimentare la varietà dei colori, delle forme, delle posizioni…

Quale meraviglia le simmetrie delle forme della natura!

Col gioco delle orecchie fate sperimentare la varietà dei suoni, dal tonfo del lampadario su pavimento al cigolio della porta che si apre…

Coperchi, pentole, tazze, bicchieri, barattoli… fecero l’orchestra di Sarno della mia estrosa amica Maria!

Il nasino di Pinocchio mica è da buttar via!

Provatelo con le erbe aromatiche, dalla menta al rosmarino, dal basilico al prezzemolo…

Ed anche i puzzi sono odori!

E il Tatto mica scherza!

Lisce le mattonelle, levigate le pietre della spiaggia, ruvidi i muri di cinta, gelidi i cubetti di ghiaccio…

O buon Museo Didattico delle amate Sorelle Agazzi!

Cianfusaglie per esercitare i Sensi, porte delle Percezioni, elementi dei Concetti, strumenti dell’Intelligenza del Bello, del Vero e del Bene.

DEL BELLO

Per carità, non quello GALLICO: date a Cesare quel che è di Cesare!

Io dico: ai bambini facciamo sperimentare la Bellezza.

La Bellezza che l’Universo tiene.

Numero, Cosmos, Belletti nelle borsette!

Che forse la Bellezza non sta anche nei gigli dei campi, nel volo di una rondine, nell’arco della finestra dirimpettaia, nel canto dell’usignolo che hai imprigionato, nel merletto della camicetta bianca di Lucia?

Bellezza, sei la Regina del mio cuore.

Fatelo dire subito ad ogni figlio di donna!

 

AVVISO

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html