Strade dei nostri amori

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STRADE DEI NOSTRI AMORI di Umberto Tenuta

CANTO 231 INDIVIDUALIZZAZIONE vel PERSONALIZZAZIONE

“I’mi son un che, quando

Amor mi spira, noto, e a quel modo

ch’e’ ditta dentro vo significando”

 

Impronta del pollice con e senza inchiostro.

Miei sospiri d’amor

Come te non c’è nessuna

Date alla mamma un bimbo più bello dello scarrafone sojo!

Io guardo, tocco, mangio, parlo, prendo, cammino, ascolto, assaporo, odoro, guardo… come nessun altro al mondo che fu, che è e che sarà.

E voi, insegnanti, volete impormi il che, il quando e il come di ciò che debbo fare, studiare ed imparare?

Trovate tutto scritto nelle Indicazioni ministeriali, nelle Agende editoriali ed or financo nelle App digitali!

Avete stabilito corsia, ore e minuti, anche secondi, curve e ostacoli, tempi ed ogni altra cosa ch’io debba fare, vostro docile schiavo.

Non per niente vi chiamate docenti.

Docete i figli vostri, se ci riuscite!

Io libero sono, e me ne vanto.

So io quali fiori cogliere nel prato.

So io di quali uccelli seguire i voli.

So io quali stelle seguir nel cielo.

So io quali canti mi innamorano.

So io quali conti far con la mia vita.

So io quel che amo.

Ed i miei amori mai tradirò.

Lasciami andare per le mie strade.

Mi porteranno agli avi miei, lontano lontano, laggiù nel tempo, nelle foreste.

Nella Mesapotamia e nell’Egitto delle Piramidi, nella Troade e nell’Etruria, nelle Indie nuove e vecchie…

O Maestra, lasciami andare.

Lasciami cantare la gioia

 

la gioia la gioia la gioia,

questa magnifica donatrice!

………………….

l’immensa gioia di vivere,

d’esser forte, d’essere giovine,

di mordere i frutti terrestri

con saldi e bianchi denti voraci,

di por le mani audaci e cupide

su ogni dolce cosa tangibile,

di tendere l’arco su ogni

preda novella che il desìo miri,

e di ascoltare tutte le musiche,

e di guardare con occhi fiammei

il volto divino del mondo

come l’amante guarda l’amata,

e di adorare ogni fuggevole

forma, ogni segno vago, ogni immagine

vanente, ogni grazia caduca,

ogni apparenza ne l’ora breve.

Canta la gioia! Lungi da l’anima

nostra il dolore, veste cinerea.

 

Veste cinerea, blu e nera, bandiera bianca, bandiera verde, per ogni stagione, per ogni classe!

Ma io NO.

Io non ci STO.

Io me ne vo per la mia strada!

Ed i sentieri del mondo percorrerò.

Sentieri di Alarico che i Goti piangono.

Sentieri dei Lupi che nella Sila ululano .

Sentieri della Sibaritide che Susy ama.

Tutti i sentieri della mia vita!

La mia strada nessuno mi segnerà.

Se lo vuoi, tu Maestra, mi seguirai.

Con amore, mi seguirai!

Sulle strade di Luky.

Il metodo, la strada è mia, guai a chi me la tocca.

Tutto il mondo io esplorerò.

Un uomo nuovo io sarò

NB

Ricordatevelo bene, o Voi Insegnanti, quando a settembre sarete costretti a programmare.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html