Cresce l’attesa per le riforme annunciate via twitter

da tuttoscuola.com

Cresce l’attesa per le riforme annunciate via twitter

Il cinguettio su Twitter del presidente del consiglio Matteo Renzi di ieri inseriva anche la scuola nell’elenco degli impegni “non segreti” del governo in vista del prossimo consiglio dei ministri del 29 agosto: riforma della giustizia civile, sblocca Italia e scuola.

Di scuola Renzi ha parlato fin dall’inizio del suo incarico (“il paese si ricostruisce partendo dalla scuola”). La precedenza, anche per il vasto impatto sociale ed economico e l’immediata operatività, è stata data all’edilizia, e ora si dovrebbe passare agli altri due temi annunciati dal premier:  insegnanti e una “vera” autonomia scolastica.

Non è chiaro in quale direzione verrebbero utilizzate le risorse (si è parlato di un miliardo da mettere nella legge di stabilità). Renzi prima ancora di diventare presidente del Consiglio aveva detto di voler consultare il mondo della scuola prima di prendere decisioni. Ma i tempi per un’operazione di questo genere, fatta seriamente, non sarebbero brevi.

Più probabile dunque che le nuove risorse possano essere impiegare per ridare fiato alle esauste casse delle scuole, per rafforzare il piano di informatizzazione delle scuole, e forse per la formazione in servizio dei docenti. Meno probabile che vengano ulteriormente ritoccati i piani di studio aumentando le ore di lezione, anche se il ministro Giannini non lo ha escluso per materie come musica e storia dell’arte. Il rischio, a parte i notevoli costi di un’operazione di questo genere, è che altre discipline ‘sacrificate’ dalla riforma Gelmini avanzino analoghe richieste, con la conseguenza che a crescere sarebbero l’enciclopedismo e la frammentarietà dei piani di studio  anziché la maggiore articolazione e flessibilità dell’offerta di percorsi dopo la terza media.