“Flipped classroom”: la classe rovesciata

da La Tecnica della Scuola

“Flipped classroom”: la classe rovesciata

Nel contesto della “flipped classroom” detta anche classe capovolta o classe rovesciata , l’insegnante come primo step fornisce ai propri studenti tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio da svolgere a casa.

Questi materiali possono includere: libri, presentazioni in power point, siti web, video tutorial e simili. Successivamente in classe, l’allievo cerca di applicare quanto appreso a casa per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente. Il ruolo dell’insegnante ne risulta trasformato, infatti, il suo compito diventa quello di guidare l’allievo, durante l’attività didattica svolta in classe, nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Poiché la fruizione delle nozioni si sposta nel tempo passato a casa, il tempo trascorso in classe con il docente può essere efficacemente impiegato per altre attività fondate sull’apprendimento.

Interessanti sono le riflessioni proposte da Wikipedia sulle reali motivazioni riguardanti la diffusione di questa nuova metodologia didattica: “l’insegnamento capovolto nasce dall’esigenza di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale alle esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in pochi anni. La rapida mutazione indotta dalla diffusione del web ha prodotto un distacco sempre più marcato di una grande parte del mondo scolastico dalle esigenze della società, dalle richieste del mondo delle imprese e dalle abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie. Si è osservato anche che gli interessi degli studenti nascono e si sviluppano, ormai, sempre più all’esterno dalle mura scolastiche. L’insegnante trova sempre più complesso sostenere l’antico ruolo di trasmettitore di cultura, perché il web si presta per tale scopo in modo molto più completo, versatile, aggiornato, semplice ed economico”.