Eterna è la vita
di Antonio Stanca
La sera di Venerdì 24 Ottobre 2014 presso il Centro Studi “Chora-Ma” di Sternatia (Lecce) è stato presentato il romanzo Legami eterni della giovane Rosa Pezzuto di Squinzano (Lecce) pubblicato dalla Zerounoundici Edizioni di Padova. La Pezzuto ha ventotto anni ed è alla seconda prova narrativa che come la precedente del 2012, Legami di sangue, mostra il suo interesse per le vicende occulte, i personaggi misteriosi, gli ambienti ultraterreni. Il vampirismo sembra attirare la giovane scrittrice che all’argomento ha dedicato ampie letture da quando aveva dodici anni.
A presentare l’opera c’era Emilio Filieri, docente di Letteratura Italiana presso le Università di Bari e del Salento ed autore di numerosi saggi spesso impegnati a studiare il rapporto esistito ed esistente tra il Salento e la Nazione in ambito storico-letterario.
Dopo una breve introduzione di Donato Indino, presidente del Centro Studi, il Filieri è intervenuto soffermandosi sull’importanza che col tempo ha assunto “Chora-Ma” nell’area circostante. Ha messo in evidenza la continuità, la durata della sua azione, il valore della sua funzione quale luogo d’incontro, di scambio, di promozione non solo culturale ma anche linguistica. E’ stato uno degli interessi principali del Centro il recupero e la valorizzazione del sostrato linguistico griko presente nel Basso Salento e suo è stato pure l’avvio di una serie di contatti con la vicina Grecìa, con personalità, autori, luoghi di questa. Un riferimento essenziale è divenuto “Chora-Ma” ed ormai ha una sua storia fatta delle manifestazioni culturali, di costume e d’altro genere che negli anni ha ospitato.
Di seguito il Filieri è passato ad illustrare l’opera della Pezzuto facendo notare come in questo secondo romanzo la scrittrice sia riuscita meglio, si sia mostrata più matura rispetto al primo. Ha, quindi, tracciato un breve profilo del genere letterario misterico ed ha sottolineato la sua importanza nella storia delle lettere, ha indicato i significati che i suoi autori si sono proposti di raggiungere e che non sono da ritenere minori rispetto a quelli perseguiti tramite altri generi. Anche con Legami eterni , ha osservato lo studioso, con la storia di vampiri, di demoni, di streghe, di mostri, che il romanzo contiene, l’autrice ha cercato significati che vanno oltre quanto rappresentato. In effetti i vampiri della Pezzuto di questo libro somigliano molto agli interpreti delle favole con le quali generalmente si vuol dire che il bene vince sempre sul male, che l’ordine, la giustizia sono ristabiliti anche a costo di duri sacrifici, che la vita riacquista il suo equilibrio pur dopo scontri prolungati con quanto vi si oppone. Anche per i vampiri di Legami eterni valgono le stesse regole, gli stessi valori, gli stessi principi di chi è in vita, anche tra i morti ci si impegna a star bene, in pace, ad eliminare i pericoli, a combatterli. A tale scopo ci si unisce pure tra avversari, ci si allea per poter sconfiggere il male che nell’opera è rappresentato da mostri orrendi che, comparsi all’improvviso, vanno seminando terrore e morte. Si riuscirà a vincerli, ad eliminarli, a riportare l’ordine e sarà l’ennesima prova che quanto vale per la vita vale dopo di essa, che non c’è interruzione tra vita e morte, che “eterna è la vita” nelle sue leggi, che una “corrispondenza” esiste tra vivi e defunti, che con la morte non si finisce di essere, di fare, ma si continua in un universo che tutto contiene, vita e morte, tutto accoglie, passato e presente, tutto conserva, “uomini e no”.
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