Parole nomadi. ”Scrivere e comunicare nella scuola” di Mario Priore e Stefania Ciriello, Lavieri editore
di Mario Coviello
Nel corso dell’anno scolastico 2013/14 , mio ultimo anno di servizio ,due docenti di materie letterarie delle scuola media di Bella, al termine dell’anno scolastico, hanno voluto raccontare in questo libro come sono riusciti ad appassionare i loro alunni alla scrittura e alla narrazione.
“ Noi prof a volte siamo un po’ “ rompi”, se ci guardiamo con gli occhi dei ragazzi e usiamo il loro linguaggio…” così introduce il libro Mario Priore e subito dopo aggiunge..” Eppure dietro ogni comportamento ( dei ragazzi ) si nasconde sempre qualcosa. Far parlare i ragazzi dei loro problemi….può aiutare noi a capirli meglio e a sviluppare in loro un senso di autostima e di appartenenza ad un gruppo..” e più oltre aggiunge…” dare fiducia ai ragazzi, farli sentire persone e non solo alunni aiuta anche a farli comunicare..”
Il libro che avete tra le mani racconta come due docenti….” capaci di prendersi non troppo sul serio, di parlare di sé, dei loro problemi, di mostrare che sono persone che non sanno solo arrabbiarsi, mettere le note e i brutti voti..ma di camminare “spalla a spalla” con i loro alunni riescono a sviluppare in loro competenze comunicative..”
In questo libro si presentano modelli e forme narrative per promuovere la scrittura a scuola, mettendo al centro dell’insegnamento la biblioteca scolastica.
Con un lavoro di oltre 20 anni la scuola di Bella ha costruito la sua biblioteca che si presenta sul sito www.bibliobella.it, una biblioteca che è patrimonio della scuola e della cittadinanza.
Nella bibliomediateca di Bella con oltre dieci anni di Mostre del libro per l’infanzia e l’adolescenza, quattro edizioni del Premio di Letteratura per l’infanzia “ Città di Bella” ad autori ed illustratori, sette edizioni di un Torneo di lettura che ha coinvolto decine di scuole in rete delle provincie di Potenza e Matera, migliaia di alunni dai 3 ai 18 anni, i docenti si sono formati sull’animazione della lettura. Hanno conosciuto e utilizzato in classe le migliori proposte di scrittori come Antonio Ferrara, premio Andersen 2012, Angela Nanetti,Emanuela Nava,Federico Appel,Daniela Valente, Patrizia Rinaldi,Alessandro Gallo, Ugo Vicic, Giulio Levi, Alfredo Stoppa,Emanuela Da Ros, Massimo Montanari, Sandro Natalini,Claudio Cavalli.
Di tutti questi scrittori i docenti e gli alunni hanno letto i libri e poi hanno incontrato gli autori per laboratori di scrittura,di illustrazione. Con il professor Livio Sossi, docente di letteratura per l’infanzia, per molti anni hanno ragionato sulla maniera per far appassionare alla lettura gli alunni.
Su Youtube, avviando la ricerca con scuola di Bella e/o Istituto Comprensivo di Bella, troverete video che raccontano come il professor Mario Priore ha insegnato agli alunni come si racconta la metafora, il testo argomentativo, quello narrativo e il book trailer del libro di Anna Lavatelli “ Gaston e la ricetta perfetta”, Giunti editore.
Nella rubrica recensioni del sito www.edscuola.it potrete trovare il racconto dei miei incontri con tutti gli autori che sono stati ospiti della biblioteca di Bella.
Quest’anno ha particolarmente appassionato i ragazzi e i docenti l’incontro con David Conati (a questo link troverete l’ intervista all’autore) che ha partecipato al Torneo di lettura con il libro “ Amici virtu@li”, Raffaello editore. Lo scrittore durante i laboratori con i docenti di scrittura ha presentato anche i suoi libri “ O.D.I. S.S.E. A.” e”Esercizi di Stile”. In questi due libri l’autore invita i docenti a presentare a scuola fiabe come Cappuccetto rosso e un classico come l’Odissea in modo originale, coinvolgente.
I docenti Priore e Ciriello hanno sperimentato questo modo di fare scuola nel corso di un intero anno scolastico, nel pomeriggio, durante le ore trascorse in biblioteca con i laboratori di scrittura e animazione teatrale e raccontano questa esperienza in questo libro.
Quando leggiamo di pedagogia e di didattica non vogliamo solo conoscere i risultati di una ricerca ma siamo interessati al processo che ha consentito il raggiungimento dei risultati per verificare se è possibile intraprendere la stessa strada, cogliere spunti, provare a stare in classe con gli alunni in maniera creativa, appassionante. Questo ci viene raccontato in questo libro.
Il professor Priore, anche in qualità di responsabile della bibliomediateca dell’Istituto, ci racconta come,partendo da un episodio accaduto in classe con un docente che perde le staffe, è possibile non solo riflettere su regole, comportamenti, emozioni e reazioni ma spingere gli adolescenti che preferiscono comunicare con le chat, Istagram, WhatsApp e Facebook, a raccontarsi con la scrittura.
Il laboratorio in biblioteca, con l’uso di i-pad e i-phone consente una lettura e scrittura condivisa e partecipata, rispettando una metodologia rigorosa, nella quale il docente accompagna la maturazione degli alunni, di tutti gli alunni.
Il professor Priore sottolinea che tutti possono giungere a forme di scrittura partendo da testi preesistenti che presentano strutture riproducibili che vanno spiegate ai ragazzi. L’aspetto ludico è una componente importante nel processo di scrittura perchè motiva i ragazzi ma , nello stesso tempo, comporta operazioni di analisi, applicazione e produzione.”
E nelle “Lezioni di coro. O di stile “ i ragazzi si dimostrano capaci di fare non solo un riassunto della storia ma anche un telegiornale, un articolo di cronaca, una radiocronaca sportiva, una fiaba, un monologo….e perfino le previsioni del tempo, un oroscopo, un necrologio, un menù turistico , una ricetta e tanto altro ancora….
La professoressa Ciriello con “ Scrivere e fare teatro nella prospettiva della personalizzazione “ racconta come , sulla base del modello di Conati e la lettura in classe di brani della sua Odissea, ha avviato gli alunni di prima media di una classe difficile alla reinvenzione e rappresentazione dell’Iliade, un classico di tutti i tempi.
Partendo dall’assunto che “l’adolescenza è un’età difficile e complicata..di crisi che si manifestano spesso con atteggiamenti di opposizione verso i compagni e soprattutto i docenti la professoressa Ciriello racconta che i suoi ragazzi manifestano il loro disagio in forme diverse… irruenza…arroganza… violenza…timidezza..chiusura. L’insegnante afferma convinta che “ il coinvolgimento dei ragazzi in un’esperienza di scrittura e rappresentazione teatrale nell’ottica della personalizzazione può coinvolgere tutti gli alunni di una classe , motivarli e farli crescere..”
La professoressa Ciriello in questo libro racconta come si lavora in un laboratorio teatrale spiegandone il contesto, gli obbiettivi e le fasi dell’approccio metodologico. La parola, racconta la Ciriello, diventa gesto,silenzio, movimento. Il gruppo impara a gestire lo spazio assegnato e a raccontare caratteri, manie,tic, dei personaggi che tutti hanno studiato e che vengono reinventati e attualizzati con ironia.
E anche questa volta, quando i docenti sono capaci di ascoltare, mediare, la classe diventa un gruppo che crea, inventa, rappresenta ,si scopre e matura. Perché la valenza educativa del teatro a scuola nasce da un decalogo che sottolinea come il teatro non ha ideologie,tende a piacere,attiva l’oralità, motiva l’interesse per la narrativa e la drammaturgia, aiuta lo sviluppo linguistico,conduce ad una relazione autentica con il corpo, favorisce lo sviluppo sociale ed emozionale, comporta utili esperienze psicologiche e culturali.
E il video che racconta la rappresentazione de “ L’Iliade rivista e scorretta” presentata nel libro dimostra quanto i ragazzi hanno saputo con ironia e divertimento rappresentare un classico sempre attuale.
Consiglio la lettura meditata di questo libro a tutti i docenti che non hanno perso la voglia di giocare con i loro alunni, a docenti che hanno il coraggio di attraversare confini per indicare rotte di vita avvincenti.
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