Maturità: nuovo appello contro le commissioni interne

da tuttoscuola.com

Maturità: nuovo appello contro le commissioni interne

La notizia dell’approvazione, da parte della Camera, di un testo che, sia pure in modo criptico, reintroduce i commissari tutti interni per l’esame di maturità 2015 ha suscitato l’immediata protesta dei firmatari dell’appello, promosso da Giorgio Allulli, che qualche settimana fa aveva indotto il governo, e lo stesso presidente del Consiglio Renzi, a fare marcia indietro.

A loro avviso i criteri indicati nell’emendamento approvato (se ne riporta il testo qui di seguito), e in particolare quello che parla di “valorizzare i principi dell’autonomia scolastica e della continuità didattica, assicurando una coerenza degli standard valutativi”, vanno nella stessa direzione della norma ritirata, e nella nuova formulazione si parla di “economie”, derivanti evidentemente da fatto che non sarebbero più previsti i costi per i commissari esterni.

Allulli ha quindi deciso di lanciare una nuova petizione al seguente indirizzo:

https://www.change.org/p/presidente-del-consiglio-matteo-renzi-rispettare-gli-impegni-presi-e-cancellare-l-emendamento-introdotto-dalla-camera-sugli-esami-di-maturit%C3%A0

Tra le prime adesioni al nuovo appello si registrano quelle degli ex ministri Luigi Berlinguer e Tullio De Mauro.

Ecco il testo dell’emendamento n. 28.63, contenuto nella legge di stabilità approvata ieri dalla Camera:

Dopo il comma 30, aggiungere i seguenti:

31. Al fine di razionalizzare il sistema di valutazione degli alunni tenendo conto dell’esigenza di valorizzare i principi dell’autonomia scolastica e della continuità didattica, assicurando una coerenza degli standard valutativi e garantendo uno sviluppo ottimale della professione di docente in termini di conoscenze, competenze, approcci didattici e pedagogici e di verifica dell’efficacia delle pratiche educative, con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinati, con effetto dall’anno 2015, i nuovi criteri per le definizione della composizione delle commissioni d’esame delle scuole secondarie di secondo grado. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro lo stesso termine, saranno definiti i relativi compensi nel rispetto di quanto eventualmente previsto in sede di contrattazione collettiva del comparto del personale della scuola, in coerenza con i principi del Piano «La Buona Scuola».”

32. Le economie derivanti dall’attuazione del comma 31, accertate entro il 1° ottobre di ciascun anno, restano nella disponibilità dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e sono utilizzate per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano «La Buona scuola» di cui all’articolo 3 della presente legge.   

33. A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 31 cessano di avere efficacia le disposizioni di cui all’articolo 4 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, e successive modificazioni, incompatibili con quanto disposto dal decreto medesimo.