Giornata Mondiale della Disabilità

Pochi lavorano, molti a rischio povertà: la Giornata di 3,2 milioni di disabili

Il 3 dicembre si celebra la ricorrenza internazionale voluta dall’Onu. Sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto; 220 mila gli alunni disabili, 680 mila quelli iscritti al collocamento. Oltre il 21% delle “famiglie con disabilità” in Italia a rischio povertà

Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Tante le iniziative in Italia per celebrare l’evento. Nell’occasione, il Governo organizza a Roma una manifestazione celebrativa (ore 9.30, Sala verde di Palazzo Chigi”), con la presenza del premier Renzi e di tre ministeri. Il titolo: “La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”. E in attesa di capire il “futuro”, ecco uno spaccato sul mondo della disabilità in Italia.

I dati generali. Secondo i dati Istat (Indagine sulle condizioni di salute, elaborazione dati 2013 Redattore sociale/Superabile), sono circa 3,2 milioni le persone con disabilità, sopra i 6 anni di età, in Italia: dallo scorso anno, la parola “disabilità” è stata sostituita, nei documenti Istat, da “limitazione funzionale”.
Le “limitazioni” di tipo motorio riguardano 1,5 milioni di persone, quelle della comunicazione (difficoltà nel vedere, sentire o parlare) circa 900 mila. Ci sono poi 1,4 milioni di persone che hanno una “maggiore riduzione dell’autonomia”, cioè vivono a letto o si spostano su una sedia a ruote. Va poi notato che 1,8 milioni di persone cumulano più tipi di limitazioni funzionali.

Chi sono. Si tratta soprattutto di donne anziane, nelle isole e al Sud. Nel 2013, dei 3,2 milioni di persone con limitazioni funzionali, due milioni e 500 mila sono anziani. Più alta la quota tra le donne, 7,1% contro il 3,8% tra gli uomini. Grande disomogeneità a livello territoriale: la disabilità è più diffusa nell’Italia insulare (5,7%) e al sud (5,2%).
Disabili in istituto. Secondo dati Istat che risalgono però al 2010, sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilità psichica e un altro 6% adulti con una disabilità plurima. Le donne anziane non autosufficienti sono il 64% delle persone che vivono in istituto.

Disabili e scuola. Nell’anno scolastico 2013/2014 gli alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado erano complessivamente 222 mila. Circa la metà (110 mila) gli insegnanti di sostegno. Dal confronto con i dati relativi agli anni immediatamente precedenti, si rileva un significativo aumento degli alunni con disabilità: erano 215.590 nell’anno scolastico 2011-2012, ovvero oltre il 3% in meno rispetto allo scorso anno.

Disabilità e lavoro. Secondo i dati del 2012 e 2013, sono quasi 680 mila gli iscritti al collocamento, 18 mila gli avviamenti nell’ultimo anno; fra pubblico e privato ci sono 41 mila posti riservati ancora scoperti. Fra le persone con disabilità sono tanti gli iscritti alle liste di collocamento, pochi gli avviamenti al lavoro legati alla legge 68/99, e quelli che ci sono si basano sempre più su forme contrattuali poco stabili.  Nel 2013, ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio (e che vanno ad aggiungersi ai tanti che già ci sono da tempo), ce n’è solo uno che trova effettivamente un lavoro (in percentuale viene avviato in un anno il 26,9% dei nuovi iscritti).

Disabili e povertà. Oltre il 21% delle “famiglie con disabilità” in Italia è a rischio povertà, contro il 18% circa delle famiglie senza componenti disabili: lo dicono i dati, elaborati per Redattore sociale dall’Istat, rilevati nella “Indagine sulle condizioni di vita” (Eusilc) relativi al periodo 2004-2011. Dati che evidenziano come la disabilità in famiglia pesi particolarmente al Nord, dove la “forbice” tra famiglie con disabilità e famiglie senza disabilità è particolarmente larga: il rischio povertà riguarda infatti il 14% delle prime, contro meno del 10% delle seconde.

 

Giornata della disabilità, la tecnologia in soccorso dei diritti. Gli appuntamenti in Italia

Tanti gli appuntamenti in programma, uno lo scopo: promuovere l’inclusione, anche con l’aiuto delle tecnologie. Dalle iniziative culturali del Mibact alla campagna “Persone, non pesi!” della Fish, fino agli appuntamenti organizzati a Tor

Sviluppo sostenibile: la promessa della tecnologia: è questo il tema che accompagnerà, il 3 dicembre, la Giornata internazionale delle persona con disabilità. Un tema, questo, scelto dall’Onu per ricordare che i mezzi tecnologici di cui oggi disponiamo, sempre più raffinati e “intelligenti”, possono essere utilizzati “per promuovere l’impatto e i benefici della tecnologia assistiva, degli adeguamenti tecnologici e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione accessibili, che migliorano il benessere e l’inclusione delle persone con disabilità”. Tecnologia, quindi, come strumento di inclusione, a patto che sia utilizzata opportunamente, allo scopo di creare e promuovere “pari opportunità”. Numerose le iniziative promosse, su tutto il territorio nazionale, dalle singole

associazioni o dalle federazioni.

A livello nazionale, la Fish lancia, in occasione della Giornata Onu, la campagna “Persone, non pesi!”: obiettivo è informare l’opinione pubblica, tramite varie iniziative di comunicazione, sul fatto che la privazione dei diritti delle persone con disabilità ne provoca l’esclusione e la discriminazione, trasformando appunto quelle stesse persone in “pesi”. La campagna ha anche lo scopo di realizzare nuovi servizi informativi e fornire alle persone con disabilità e alle loro famiglie strumenti sempre più accurati e autorevoli, che consentano loro di essere consapevoli dei propri diritti e delle opportunità di inclusione e partecipazione alla vita sociale. Riprende il tema della campagna un efficace spot video, prodotto da Moviefarm, diretto da Danae Mauro e interpretato da Giuseppe Lanino, mentre la voce della nota attrice Lella Costa contraddistingue uno spot audio, prodotto da Studio Eccetera. Dall’1 all’8 dicembre, infine, sarà possibile donare 1, 2 o 5 euro al 45593 per aiutare la federazione, che da vent’anni si impegna per i diritti di tutte le persone con disabilità, lavorando con determinazione per migliorarne l’accesso al lavoro, allo studio, alla partecipazione e all’autonomia.. Nel sito dedicato all’iniziativa – www.personenonpesi.it – sono disponibili tutti gli aggiornamenti e anche i materiali (spot radio, banner per siti ecc.) utili a tutti coloro che vorranno sostenere l’iniziativa, amplificandone la diffusione.

A Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni (Via Milano9/a, ingresso accessibile in via Milano 13), Fish Lazio, in collaborazione con Avi (Agenzia vita indipendente) e Ecad (Ebraismo culture e arti drammatiche) promuovono un incontro sul tema, durante il quale sarà peraltro presentato il libro “La mia storia ti appartiene: 50 persone con disabilità si raccontano”, a cura di Silvia Cutrera e Vittorio Pavoncello. Nelle stessa occasione, sarà proiettata la video-mostra “Nulla su di noi, senza di noi!”, realizzata dalla Fish in collaborazione con Contrasto, che racconta in una ventina di città italiane come le persone con disabilità “vivevano ieri, vivono oggi e talora riescono anche ad essere protagoniste”, avvalendosi anche degli scatti di celebri creatori d’immagine, come Gianni Berengo Gardin e Massimo Sciacca.

Sempre a Roma, ma qualche giorno dopo, l’11 dicembre, presso la Sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Largo Chigi, 19), si terrà la conferenza “Troppe scale per il signore a rotelle!”, promossa nell’ambito della Giornata Onu dal Dipartimento per le politiche di gestione, promozione e sviluppo delle risorse umane e strumentali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e le associazioni culturali ItinerArte e Messaggi. L’evento si inserisce all’interno del Progetto Spacca, fucina di iniziative culturali, che raccoglie cittadini e professionisti dello spettacolo, con il fine di sensibilizzare la nostra società nei riguardi delle barriere architettoniche, mentali e culturali alla disabilità, a partire dalla promozione del libro autobiografico di Attilio Spaccarelli, Troppe Scale!

A Torino, il Politecnico coglierà l’occasione per presentare (ore 10-13) il progetto di valorizzazione multisensoriale dei giardini di Villa della Regina “La catena d’acqua”: un lavoro di ricerca, nato dalla collaborazione tra la direzione della Villa e il dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, che si è concentrato sui giardini sviluppando percorsi di fruizione e conoscenza multisensoriali, adatti ai diversi pubblici dai bambini agli stranieri, alle persone con disabilità sensoriali. L’iter progettuale per la predisposizione degli ausili alla visita è stato condiviso con Tactile Vision onlus e con le associazioni Uici Torino, Italiana Volontari pro Ciechi e Istituto dei Sordi di Torino.

Sempre a Torino, la Cdp (Consulta delle persone in difficoltà) promuove una serie di iniziative, anche nei giorni precedenti e successivi il 3 dicembre: tra queste, il convegno “Turismo 2.0: accoglienza in tutto e per tutti” (3 dicembre ore 9-18, Borgo Medioevale, Viale Enrico Millo 4), la giornata dedicata alle scuole, il 5 dicembre, “momento di divertimento, sport e inclusione per imparare, fin da piccoli, che la diversità non fa paura” (5 dicembre ore 9-13,30 – PalaSport Ruffini, Viale Burdin 10) e il “Viaggio nei luoghi dell’arte” (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, via Piave 21), mostra conclusiva del progetto promosso e coordinato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, ideato dall’associazione culturale “Artenne”, per rendere accessibile a tutti oltre le barriere architettoniche l’opera d’arte e gli studi d’artisti torinesi. Infine, nei giorni scordi, la Cdp ha allestito un “percorso esperienziale” davanti alla Prefettura: un’occasione per “immedesimarsi” nelle difficoltà che ogni momento vive una persona disabile, allo scopo di capire meglio i suoi bisogni e i suoi diritti.

A Milano, Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) propongono una  serata dedicata ai diritti e alla storia del movimento delle persone con disabilità in Italia: a partire dalle ore 18, presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele, incontri, interventi e proiezioni sul tema. Prenderanno parte al dibattito anche due “testimoni di ordinaria discriminazione”, che racconteranno la propria esperienza. Sempre nella giornata di mercoledì 3 dicembre, nell’ambito della campagna della Fish “Non pesi, ma persone”, verrà presentata ai milanesi la “Pesa-disabili”: un’installazione che permetterà di valutare la reale conoscenza tra i cittadini dei temi e dei problemi connessi alla disabilità. Appuntamento a partire dalle 14.30 in piazza San Fedele.

Numerose infine, in tutte le regioni, le iniziative culturali promosse dall’Mibact (ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo), nell’ambito della giornata della disabilità e, quindi, all’insegna dell’accessibilità. Sulla pagina dedicata del sito istituzionale è possibile consultare il

programma completo

 

 

Disabilità: 3,2 milioni le persone con “limitazione funzionale”, soprattutto donne anziane

Giornata mondiale. Sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilità psichica. Condizione più diffusa nell’Italia insulare e al sud

Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità. E nell’occasione, il Governo organizza a Roma la conferenza nazionale (ore 9.30, Sala verde di Palazzo Chigi”). Il titolo: “La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”. E in attesa di capire il “futuro”, ecco uno spaccato sul mondo della disabilità in Italia.

I dati generali. Secondo i dati Istat (Indagine sulle condizioni di salute, elaborazione dati 2013 Redattore sociale/Superabile), sono circa 3,2 milioni le persone con disabilità, sopra i 6 anni di età, in Italia: dallo scorso anno, la parola “disabilità” è stata sostituita, nei documenti Istat, da “limitazione funzionale”.
Le “limitazioni” di tipo motorio riguardano 1,5 milioni di persone, quelle della comunicazione (difficoltà nel vedere, sentire o parlare) circa 900 mila. Ci sono poi 1,4 milioni di persone che hanno una “maggiore riduzione dell’autonomia”, cioè vivono a letto o si spostano su una sedia a ruote. Va poi notato che 1,8 milioni di persone cumulano più tipi di limitazioni funzionali.

Soprattutto tra donne anziane, nelle isole e al Sud. Nel 2013, dei 3,2 milioni di persone con limitazioni funzionali, due milioni e 500 mila sono anziani. Più alta la quota tra le donne, 7,1% contro il 3,8% tra gli uomini. Grande disomogeneità a livello territoriale: la disabilità è più diffusa nell’Italia insulare (5,7%) e nel sud (5,2%) mentre al nord la percentuale di persone con disabilità certificata supera di poco il 4%.

Le regioni presentano diversi livelli di disabilità: da valori molto alti di Sicilia (6,1%), Umbria (6%), Molise e Basilicata (entrambe 5,8%), si passa a valori decisamente più bassi di Bolzano (2,5%), Trento (2,9%), Lombardia (3,8%) e Valle d’Aosta (4,1%). Il livello più elevato si registra per le donne del mezzogiorno.

Disabili negli istituti. Secondo dati Istat che risalgono però al 2010, sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilità psichica e un altro 6% adulti con una disabilità plurima. Le donne anziane non autosufficienti sono il 64% delle persone che vivono in istituto.

La disabilità grave. La classificazione della disabilità nei suoi diversi gradi di “gravità” è una questione ancora aperta e tra i temi principali del Piano biennale d’azione presentato dal governo nel 2013. L’Istat, in mancanza di una definizione ufficiale, classifica come “gravi” coloro che percepiscono una pensione d’invalidità con indennità di accompagnamento:  nel 2011, 2.111.424 persone, di cui 580.915 under 65 e 1.530.609 da 65 anni in su.

 

Disabilità in Italia: in 222 mila nelle aule, 680 mila iscritti al collocamento

Giornata mondiale. In Italia cronica mancanza di posti letto per i non autosufficienti. Il 10% degli alunni disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 38% la scuola primaria; 110 mila gli insegnanti di sostegno. Ogni 4 nuovi iscritti al collocamento, solo 1 trova lavoro

Non esiste in Italia una definizione puntuale e omogenea di non autosufficienza. In quest’area rientrano, in generale, coloro che mancano di autonomia per almeno una delle funzioni essenziali della vita quotidiana. Comunemente, quando si parla di non autosufficienza in Italia si fa riferimento a una platea che oscilla tra i 2 e i 4 milioni di persone: una forbice piuttosto ampia.

Disabilità grave. Nel 2011 si parlava di 2.111.424 persone, di cui 580.915 under 65 e 1.530.609 da 65 anni in su.

Nel dettaglio, i dati dell’Istat rispetto all’assistenza:  per quanto riguarda i giovani-adulti, circa 260 mila sono “figli”, ovvero vivono con uno o entrambi i genitori. Oltre metà di questi (54%) non riceve aiuti dai servizi pubblici né si affida a quelli a pagamento e non può contare sull’aiuto di familiari non conviventi: l’assistenza grava quindi completamente a carico dei familiari conviventi. Solo il 17,6% usufruisce invece di assistenza domiciliare sanitaria o non sanitaria pubblica.
Di questi “figli disabili”, circa 86 mila hanno genitori anziani e il 64% è inabile al lavoro. Circa 51 mila disabili gravi giovani e adulti, infine, vivono da soli e circa 10 mila di questi non ricevono alcun tipo di sostegno.

Per quanto riguarda invece gli anziani con gravi disabilità, il 43,5% (580 mila) vivono da soli, il 25,6% con il proprio partner e il 16,8% con i figli. Complessivamente, il 25% usufruisce di assistenza domiciliare pubblica, ma l’8,4% degli anziani disabili gravi riceve solo l’aiuto dei familiari conviventi.

Non autosufficienza, Rsa e assistenza domiciliare. In Italia c’è una cronica mancanza di posti letto per persone non autosufficienti, soprattutto nelle regioni del Sud: circa 240 mila posti letto su 496 mila che secondo un’indagine Auser riferita al 2011 sarebbero necessari. Il finanziamento alle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), strutture non ospedaliere che ospitano a tempo definito o a tempo indeterminato persone non autosufficienti che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche, è operato in parte dal fondo del Servizio sanitario nazionale, ma una quota è in genere coperta anche dal comune e/o dalla famiglia.  Sull’altro versante, il modello dell’assistenza domiciliare risulta ancora marginale nel nostro paese, seppur in lieve crescita: secondo il Rapporto sulla non autosufficienza 2012-2013, tra il 2005 e il 2011 è cresciuta la disponibilità di servizi domiciliari (SAD- servizio di assistenza domiciliare, ADI- assistenza domiciliare integrata). Il tasso di copertura medio della popolazione ultra 65enne è passato dal 2,9% del 2005 al 4,1% del 2010, con una media di 20 ore di assistenza l’anno per utente, ma con differenze significative tra regione e regione.

Disabili e scuola. La presenza di alunni con disabilità all’interno delle scuole italiane è misurata annualmente dall’Istat, insieme ai ministeri del Lavoro e dell’Istruzione. Nell’anno scolastico 2013/2014 gli alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado erano complessivamente 222 mila. Circa la metà (110 mila) gli insegnanti di sostegno. Dal confronto con i dati relativi agli anni immediatamente precedenti, si rileva un significativo aumento degli alunni con disabilità: erano 215.590 nell’anno scolastico 2011-2012, ovvero oltre il 3% in meno rispetto allo scorso anno.

Il 10% degli alunni disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 38% la scuola primaria, il 29% la scuola secondaria di I grado e il 24% la scuola secondaria di II grado. L’incidenza più elevata di alunni con disabilità si segnala in Trentino Alto Adige (3,3% sul totale degli alunni della regione); Lazio (3,1%) e Abruzzo (3,1%) mentre la Basilicata (1,9%) e la Calabria (2%) sono le regioni con il tasso più basso.

Rispetto alle tipologie di disabilità presentate dagli studenti, la maggioranza (66,7%) ha una disabilità di tipo intellettivo mentre quella motoria è presente nel 4,1% dei casi, quella uditiva nel 2,9% e quella visiva nell’1,7%. In merito ai docenti di sostegno, i dati relativi alla sola scuola statale, indicano la progressiva crescita della dotazione organica in questione, coerentemente con l’aumento degli alunni con disabilità. Sul totale dei docenti, l’organico di sostegno è passato dall’8% dell’anno scolastico 2000/2001 al 13,2% dell’anno scolastico 2012/2013. Rispetto all’anno scolastico precedente l’incremento è stato del 3,2%, a fronte di un rapporto alunni/docente invariato da circa nove anni a questa parte (due alunni con disabilità/un docente di sostegno). I dati dell’Istat parlano invece di  149 mila alunni disabili nell’anno scolastico 2012-2013: circa 84 mila (ne erano 78 mila a.s. 2011-2012) della scuola primaria e 65 mila (ne rano 61 mila) della scuola secondaria di I grado.
Da sottolineare che i numeri forniti dall’Istat differiscono da quelli forniti dal ministero dell’Istruzione per il fatto che l’Istituto nazionale di statistica include nella rilevazione anche le scuole non statali.

Disabilità e lavoro. Secondo i dati del 2012 e 2013, sono quasi 680 mila gli iscritti al collocamento, 18 mila gli avviamenti nell’ultimo anno; fra pubblico e privato ci sono 41 mila posti riservati ancora scoperti. Fra le persone con disabilità sono tanti gli iscritti alle liste di collocamento, pochi gli avviamenti al lavoro legati alla legge 68/99, e quelli che ci sono si basano sempre più su forme contrattuali poco stabili. Colpa anche della crisi economica e occupazionale che investe l’intero paese e che non fa eccezioni per i lavoratori disabili. L’ultima relazione al Parlamento sull’attuazione della legge 68/99 spiega che a causa della crisi aumentano le aziende che chiedono l’esonero o la sospensione temporanea dall’obbligo di assunzione, ma fra pubblico e privato ci sono il 22% dei posti riservati ai disabili che risultano scoperti (41.238 su 186.219 posti di lavoro riservati).
Nel 2013, ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio (e che vanno ad aggiungersi ai tanti che già ci sono da tempo), ce n’è solo uno che trova effettivamente un lavoro (in percentuale viene avviato in un anno il 26,9% dei nuovi iscritti). Ma se il termine di paragone sono gli iscritti, il calcolo è ancor più impietoso: un avviamento al lavoro ogni 36 iscritti al collocamento.
Se dal 2007 al 2013 c’è stato un sostanziale dimezzamento degli avviamenti, è anche vero che il dato va contemperato con la situazione generale.

Nel caso degli avviamenti, l’istituto della convenzione (48,7%) e quello della chiamata nominativa (44,8%) sono le modalità più diffuse (la chiamata numerica si ferma al 6,6%), mentre c’è una chiara inversione di tendenza nelle tipologie contrattuali utilizzate, che ora sono a maggioranza a tempo determinato. Nel 2006 le posizioni a tempo indeterminato erano il 51,6% mentre oggi (dato 2013) sono al 35,1%; quelle a tempo determinato invece sono passate dal 30,6% del 2008 al 57,7% di fine 2013.

 

Development and human rights for all

International Day of Persons with Disabilities – 3 December

2014 theme · Sustainable Development: The Promise of Technology

This year the International Day of Persons with Disabilities will focus on the role of technology in:

  • Disaster Risk Reduction and Emergency Responses
  • Creating Enabling Working Environments
  • Disability-Inclusive Sustainable Development Goals

The annual observance of the International Day of Disabled Persons was proclaimed in 1992, by the United Nations General Assembly resolution 47/3. The observance of the Day aims to promote an understanding of disability issues and mobilize support for the dignity, rights and well-being of persons with disabilities. It also seeks to increase awareness of gains to be derived from the integration of persons with disabilities in every aspect of political, social, economic and cultural life.

Since 2009, the Department of Economic and Social Affairs organizes a film festival as a part of the events at UN Headquarters to commemorate the Day. The United Nations Enable Film Festival (UNEFF) includes short disabilty-related films selected on the basis of their content and message that can help raise awareness of disability issues and further promote the full and effective participation of persons with disabilities in society.

Themes for previous years:

Themes and observances of related International Days