Promozione come diritto soggettivo

PROMOZIONE COME DIRITTO SOGGETTIVO di Umberto Tenuta

CANTO 312 ABBANDONI!

BOCCIARE NON BOCCIARE

Angelo Castronuovo, preside dell’istituto Pitagora di Policoro

  • Noi avevamo una percentuale di abbandoni del 20%,
  • siamo arrivati all’11-12%
  • coinvolgendo gli studenti nell’attività didattica,
  • attraverso la rete di book in progress, i tablet, le attività extrascolastiche:
  • facendo sentire loro che essere bocciati significava abbandonare tutto questo».

 

Il SUCCESSO FORMATIVO è un diritto soggettivo.

È il diritto a divenire uomini.

Se è vero, come è vero, che senza educazione si rimane allo stato bestiale −e lo testimoniano tutte le bestie che circolano in questo bugno vuoto− allora l’educazione non può essere negata a nessuno.

Respingere durante l’età della piena formazione dei giovani è una contraddizione logica:

  • io ti debbo partorire come uomo,
  • ma ti abortisco,
  • ti faccio morire prima che tu nasca alla condizione umana.
  • Ti faccio ritornare di nove centimetri indietro.
  • Resta ancora là dentro!
  • Muori!

Che altro è la mortalità scolastica, se non la morte di giovani che non nascono mai alla condizione umana.

La Scuola, che dovrebbe farli uomini, li condanna alla bestialità!

E la Società ne farà le spese.

Non avrà uomini.

Ma bestie.

Ne circolano tante.

Come attesta la cronaca di ogni santo giorno.

Come è possibile che non ci si renda conto di una tale contraddizione?

Si pretende che i giovani siano capaci di ragionare, mentre si sa che anche i poteri logici si formano attraverso l’educazione!

Lo attesta Jean Piaget:

<<…la logica non è innata nel bambino. Se la logica stessa si costruisce invece di essere innata, ne consegue che il primo compito dell’educazione è di formare la ragione>>[1].

Gli adulti non ragionano quando pretendono che i giovani ragionino!

Suvvia, Docenti, Dirigenti, Ministra!

Educhiamo!

Non bocciano, non bocciamoci!

Angelo Castronuovo, preside dell’istituto Pitagora di Policoro, l’ha capito:

<<Noi avevamo una percentuale di abbandoni del 20%, siamo arrivati all’11-12% coinvolgendo gli studenti nell’attività didattica…>>.

Preside, non c’è bisogno delle caramelline: << book in progress, tablet, attività extrascolastiche>>.

Non sono loro, gli studenti, a dover comprendere <<che essere bocciati significa… abbandonare tutto questo», ma coloro che hanno la responsabilità del successo formativo dei giovani.

È la Scuola che deve sentire di dover garantire ai giovani il successo formativo.

Come?

Lo dice il Preside Angelo Castronuovo!

<< coinvolgendo gli studenti nell’attività didattica…>>.

−cum volgere: assieme ad apprendere!

Mica i giovani sono dei sacchi vuoti che si possono riempire di nozioni?

Mica i giovani sono delle tabulae rasae sulle quali si possono imprimere le nozioni?

Docenti, non ingozzateli di foglie secche, ma affamateli!

E le erbe fresche offritele nei verdi prati del mondo che li circonda!

Dopo averle assaporate, saranno loro che se le conserveranno nei tablet.

Via i liofilizzati, gli omogeneizzati, le pappine preparate!

Offrite loro il Mondo, la Terra Patria!

Nel suo grembo c’è la Cultura.

La Cultura li nutrirà.

La Cultura li farà uomini!

Uomini che vi grideranno:

<<Grazie, o Madre Scuola!>>.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

[1] PIAGET J., Dove va l’educazione, Armando, Roma, 1974, p. 51