No alla carriera per sola anzianità

da TuttoscuolaNews

No alla carriera per sola anzianità 

Com’era prevedibile, la proposta della Buona Scuola di determinare l’avanzamento di carriera solo per merito con congelamento dell’anzianità non ha raggiunto la maggioranza dei consensi nella consultazione.

Solo il 35%, cioè uno su tre, ha condiviso pienamente la proposta, ma c’è da dire che la difesa della progressione per sola anzianità (su cui si era arroccato il mondo sindacale) ha trovato pochissimi sostenitori: 14%, cioè uno ogni sette. Il 46% (poco meno della metà) ha indicato un sistema misto.

Anche se non accolta, la proposta della Buona Scuola di una progressione per merito è servita a rompere il tabù della sola anzianità e ha aperto le porte al riconoscimento per merito come strumento di progressione stipendiale.

Tra sistema misto (anzianità e merito) e merito puro i consensi hanno raggiunto l’81%. Un messaggio chiaro e forte per chi vuole rimanere ancorato ad anacronistici e demotivanti criteri di sola anzianità, non funzionali all’obiettivo di ottenere il meglio dal grande investimento che la società fa sulla scuola (oltre 40 miliardi di euro l’anno solo in stipendi). Criteri pertanto non funzionali neanche a creare le condizioni perché questo investimento possa aumentare come sarebbe doveroso, lungimirante e… conveniente. Ma solo – insegnano le leggi dell’economia – se appunto l’investimento si dimostra produttivo, il che avviene in questo caso se tutti gli operatori coinvolti sono motivati a dare il massimo: per questo – è vero – non basta certo solo l’introduzione di una carriera, che però è un tassello importante e ormai imprescindibile. La consultazione ha dimostrato che ne è ormai convinta larga parte della categoria, mentre era noto che lo fosse già una maggioranza schiacciante dell’opinione pubblica.

Entrando nel merito dei risultati per categorie, tra i dirigenti scolastici i due sistemi (misto o solo merito) hanno ottenuto il 95% di consensi; tra i genitori i consensi per i due sistemi hanno raggiunto il 91%; per gli studenti il 90%, al di sopra di un solo punto percentuale al consenso dei semplici cittadini che hanno partecipato alla consultazione.

E i docenti cosa hanno detto della proposta che li riguarda da vicino come diretti interessati?

Si sono mostrati più conservatori: il 21% (uno su cinque) si è espresso per la sola anzianità, un po’ meno del 20% per il solo merito e circa il 57% per un sistema misto. Il 77% insomma vuole introdurre dosi più o meno ampie di meritocrazia nella carriera.

Il sistema misto era stato suggerito a suo tempo anche dal ministro Berlinguer che era anche riuscito, in tal senso, a convincere i sindacati della scuola. Disponeva anche di somme cospicue, ma, quando mise mano allo strumento di attuazione per misurare e valutare il merito (concorsone), si trovò contro la categoria.

È questo un rischio concreto che potrebbe correre anche il ministro Giannini che dovrà forzatamente concordare con i sindacati lo strumento di progressione, se non vuole inimicarsi gli insegnanti.

Ma, dopo, le affermazioni di principio e i proclami, sarà impervia, ancora una volta, la strada per inventare una nuova progressione stipendiale, considerato anche che oggi non si dispone di adeguate risorse economiche.