Tra tasse scolastiche, rimborsi e contributi volontari delle famiglie, quanto costa andare a scuola

da Il Sole 24 Ore

Tra tasse scolastiche, rimborsi e contributi volontari delle famiglie, quanto costa andare a scuola

di Lorena Loiacono

Tasse e contributi scolastici, previsti per legge o dettati dalle necessità, le scuole ogni anno si ritrovano a dover richiedere alle famiglie il versamento dei tributi per l’avvio dell’anno scolastico. Esistono infatti due diversi canali con cui gli istituti reperiscono i fondi necessari allo svolgimento della didattica e delle attività dedicate agli studenti: da un lato le tasse scolastiche, a tutti gli effetti erariali, e dall’altro i contributi volontari delle famiglie con cui la scuola riesce a colmare le eventuali carenze economiche.
Contributi scolastici
Il ministero della Pubblica istruzione ha più volte ribadito la volontarietà dei contributi richiesti alle famiglie dalle singole scuole. Va da sé però che, in molti casi, gli istituti sono costretti a farne richiesta per portare avanti progetti didattici e attività scolastiche. Se non è obbligo per le famiglie contribuire alla spesa per le attività curriculari, è invece lecito che la scuola chieda il rimborso delle spese sostenute per conto delle famiglie come l’assicurazione individuale degli studenti per Rc e infortuni, il libretto delle assenze e le gite scolastiche a cui lo studente decida di partecipare. I contributi scolastici vengono comunque deliberati dal Consiglio di istituto, sia per la somma da richiedere che per le modalità di erogazione, e non possono essere vincolanti per l’iscrizione dello studente
Tasse scolastiche
Altra cosa sono le tasse erariali. Si versano sul ccp n. 1016 intestato all’Agenzia delle entrate – Centro operativo di Pescara, precisando la causale, tramite i bollettini disponibili presso gli uffici postali. Esistono 4 diversi tipi di tasse scolastiche. La tassa di iscrizione, prevista per le scuole superiori dopo il compimento dei 16 anni da parte dello studente uscito quindi dall’età dell’obbligo: ha un importo di 6,04 euro. La tassa di frequenza, sempre dopo il compimento dei 16 anni di età, ha un importo di 15,13 euro e può essere rateizzata in 4 rate. La tassa di esame, pari ad un importo di 12.09 euro, è da versare solo con la presentazione della domanda per gli esami siano essi di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica e di Stato. La tassa di diploma viene viene versata al momento della consegna del titolo di studio con un importo di 15,13 euro.
Esonero
Sono esclusi dal pagamento delle tasse scolastiche gli studenti che si iscrivono alla scuola primaria e secondaria di primo grado perché rientrano nell’istruzione obbligatoria. Quindi, con la Cm. n. 2 del 4 gennaio 2006 e con la Cm n.13 del 30 gennaio 2007, si aggiungono anche gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Inoltre l’esonero dalle tasse scolastiche, di qualunque genere, avviene per merito, per motivi economici e per appartenenza a speciali categorie di beneficiari. I limiti di reddito per il pagamento delle tasse scolastiche per l’anno scolastico 2014/2015, indicati nella nota protocollo 936 del 5 Febbraio 2014. Per la tassa di diploma è prevista la concessione di esonero solo per motivi economici o di appartenenza a speciali categorie (circolare ministeriale 15 maggio 1987, n. 146) come ad esempio gli orfani di civili caduti o rimasti invalidi per causa di servizio o di lavoro e i ciechi civili.