Ma sui risparmi derivanti dai tagli il governo abbonda

da ItaliaOggi

Ma sui risparmi derivanti dai tagli il governo abbonda

Alla base della relazione tecnica le supplenze annuali anziché quelle fino al 30 giugno. I conti non tornano

Carlo Forte

Il governo ha calcolato risparmi sovrastimati per i tagli agli esoneri, ai distacchi e ai comandi previsti dalla Finanziaria di quest’anno: dai 24 ai 25 milioni in più, a regime dal 2016. Anziché tenere presente che la sostituzione degli esonerati avviene tramite la disposizione di supplenze fino al 30 giugno, l’esecutivo ha considerato il dato come se si trattasse di incarichi fino al 31 agosto. E dunque, per ogni supplenza in meno, palazzo Chigi ha calcolato un risparmio pari all’intera retribuzione annuale (12 mensilità + 12 ratei di tredicesima) anziché fare riferimento a quella dei supplenti che vengono assunti fino al 30 giugno (10 mensilità + 10 ratei di tredicesima). Il dato si evince confrontando gli importi contenuti nella relazione tecnica alla legge di stabilità 2015 (approvata definitivamente dal senato il 23 dicembre scorso) con quelli delle retribuzioni annuali dei docenti di ruolo inquadrati nel primo gradone (reperibili su: www.labuonascola.gov.it, a pagina 49 del documento). Retribuzioni che, in prima battuta, sono uguali sia per i docenti di ruolo neoassunti (dunque, senza ricostruzione di carriera) che per i supplenti annuali. Ecco le cifre.

Coordinatori di educazione fisica. La legge di stabilità (art.1, comma 79) riduce ad uno per ogni regione i coordinatori periferici di educazione fisica che possono usufruire dell’esonero dall’insegnamento. Oggi i coordinatori sono 108: 90 presso gli uffici territoriali e 18 presso gli uffici scolastici regionali. Dal 1° settembre saranno soltanto 18 e, quindi, non saranno più disposte 90 supplenze fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Nella relazione tecnica, invece, si sostiene che il risparmio sarà di 90 supplenze annuali. Il tutto con un minore esborso per l’erario di 34.400,44 euro per ogni supplenza annuale non disposta. Che moltiplicato per 90 fa circa 3,1 milioni di euro (3.096.039,60, per l’esattezza). Sulla base di questo dato, il governo stima un risparmio di un milione di euro per il 2015, pari ai 4/12 dell’importo annuale. E di 3,1 milioni di euro a regime dal 2016. L’importo, a regime, risulta sovrastimato di circa 5.600 euro per ogni supplenza (complessivamente, intorno ai 500mila euro: circa il 17%). E cioè, di due mensilità di stipendio e di 2 ratei di tredicesima, che non spettano ai supplenti fino al 30 giugno. Fermo restando il diritto all’Aspi (ex indennità di disoccupazione) in presenza di determinate condizioni. Che comunque grava sull’erario, sebbene ad altro titolo. Per il 2015 il calcolo è esatto perché si tratta di mesi che risultano comunque coperti da supplenti, a nulla rilevando il termine finale del contratto.

Collaboratori del dirigente. La legge di stabilità (art.1, comma 80) elimina, dal 1° settembre 2015, anche la possibilità di usufruire dell’esonero o del semiesonero dall’insegnamento per i docenti con funzioni vicarie del dirigente scolastico, nonché per i docenti addetti alla vigilanza delle sezioni staccate o delle sedi coordinate delle scuole. Nell’anno in corso l’esonero completo interessa tre circoli didattici, 1.119 istituti comprensivi e 469 scuole secondarie di secondo grado. Il semiesonero interessa 2.056 istituti comprensivi e 1.049 scuole secondarie di secondo grado. Anche in questo caso la relazione tecnica fa conto che le sostituzioni degli esonerati e dei semiesonerati avvenga con supplenze annuali (fino al 31 agosto), mentre avviene con mere supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno). E quindi il risparmio viene calcolato sull’intera retribuzione annuale (12 mensilità + la tredicesima) e non sulle 10 mensilità + i 10 ratei di tredicesima, ordinariamente spettanti ai supplenti con termine al 30 giugno. Per calcolare i risparmi, i tecnici del governo per i circoli didattici e gli istituti comprensivi utilizzano come parametro la retribuzione annuale degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria. Che è leggermente inferiore: 31.909,92, contro i 34.400,44 dei docenti della secondaria. Ma si tratta comunque della retribuzione annuale dei supplenti fino al 31 agosto. E dunque a fronte di risparmi pari a 34.261.055,05 nel 2015 e, a regime dal 2016 in poi, di 102.783.165,14 euro, il risparmio effettivo, a regime, dovrebbe essere pari ad una cifra inferiore nell’ordine di circa il 17%. Più o meno, dal 2016 in poi, 85 milioni di euro.

Collocamento fuori ruolo dei docenti. Analogo ragionamento vale per i comandi, i distacchi e le utilizzazioni di docenti e dirigenti presso altre amministrazioni, enti e associazioni (commi 81 e 82). Con questa operazione, il governo conta di risparmiare 13,6 milioni nel 2015 e 41 milioni di euro dal 2016. Ma anche in questo caso il calcolo è basato sulla mancata assunzione di circa 1350 supplenti annuali. Il risparmio reale invece non dovrebbe superare, a regime, i 34 milioni di euro.