Meno abbandoni e stage in aumento grazie ai fondi europei

da Il Sole 24 Ore

Meno abbandoni e stage in aumento grazie ai fondi europei

di Cl. T.

Riduzione dell’abbandono scolastico di circa 7 punti (dal 28,7% al 21,5%). Aumento del tasso di scolarizzazione superiore (dal 67,4% al 74,6%) e della partecipazione degli adulti a percorsi di apprendimento permanente. Più studenti in alternanza scuola-lavoro, e un primo miglioramento delle dotazioni tecnologiche negli istituti: oggi il rapporto computer-allievi è sceso a 1 ad 8 (era 1 a 33, fino a qualche anno fa).

I circa 2 miliardi del Pon Istruzione 2007-2013 attribuiti alle quattro Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) «stanno avendo un impatto positivo, e certificato dagli ultimi dati ufficiali Istat e Ocse-Pisa – spiega il capo dipartimento per la Programmazione e le risorse umane e finanziarie del Miur, Sabrina Bono -. Il tasso di abbandono alla fine del secondo anno delle superiori è sceso dal 4,8% al 2,6% e il divario Nord-Sud nell’abbandono durante il primo ciclo è stato del tutto abbattuto». Inoltre, il tasso di partecipazione alle scuole secondarie nelle regioni Convergenza «è passato dal 91,8% al 94,2%, in controtendenza con le Regioni del Nord che registrano un tasso inferiore».

Il Pon Istruzione 2007-2013 è composto da 1,4 miliardi di risorse Fse (Fondo sociale europeo) e da oltre 510 milioni di risorse Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale). La capacità d’impegno è stata del 100%, le risorse Fse sono state certificate al 74,92% (1,1 miliardi). Un po’ più a rilento il Fesr dove l’importo certificato Ue è di 281,2 milioni (circa il 55%). «Abbiamo ancora due anni per terminare la rendicontazione, ma non ci sono rischi di mancato raggiungimento degli obiettivi con conseguente perdita automatica di risorse – aggiunge Bono -. Anzi, i buoni risultati del Pon 2007-2013 saranno da stimolo per far bene anche con i nuovi fondi 2014-2020 che sono saliti a tre miliardi e potranno essere spesi in tutte le regioni, non solo quindi in quelle del Sud».

La programmazione 2007-2013 «ha interessato il 95% delle scuole delle 4 Regioni Convergenza – sottolinea Annamaria Leuzzi, autorità di gestione presso il Miur dei fondi comunitari per l’istruzione -. Sono stati finanziati 15.470 progetti relativi a laboratori multimediali e per i diversi settori formativi, produttivi. Circa 500 sedi scolastiche sono in via di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici». Positivi anche i dati sull’alternanza scuola-lavoro: le azioni «Tirocini e stage» e «Impresa simulata» hanno interessato oltre 110mila studenti (15.468 hanno realizzato uno stage all’estero) e sono state circa 8mila le imprese che hanno ospitato i ragazzi.

La sfida è ora la nuova partita 2014-2020. Il programma approvato dalla Ue prevede che alle Regioni più sviluppate andranno 700 milioni, a quelle in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) circa 200 milioni e alle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno arriveranno 2,1 miliardi. I primi bandi sono in via di definizione, e riguarderanno digitale, laboratori e infrastrutture per le regioni del Centro-Nord. Poi si partirà con il Sud. Che risultati ci si attende? «Il miglioramento delle competenze degli studenti in italiano e matematica – evidenziano dal Miur -, la riduzione del tasso di dispersione scolastica e un consistente rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro».