Insieme per l’educazione alla legalità

Firmata Carta d’Intenti Miur-Anac-Dna-Anm per educazione alla legalità

“Questa Carta d’Intenti è un progetto prezioso che serve a dare continuità e struttura a uno sforzo che le scuole, con l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), la Direzione Nazionale Antimafia (DNA) e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), stanno già facendo nel nostro Paese: quello di diffondere e rafforzare la cultura della cittadinanza e della legalità”.
Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, nel corso della cerimonia per la firma della Carta d’Intenti “Educare alla legalità e alla deterrenza, al controllo e al contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata”, sottoscritta dai presidenti dell’Anac Raffaele Cantone, dell’Anm Rodolfo Sabelli e della Dna Franco Roberti.
“La corruzione – ha sottolineato il Ministro – è un reato non solo in senso giuridico, ma anche etico che pone chi lo commette dalla parte dell’Italia che non vogliamo” e da cui i giovani possono essere allontanati con un percorso di “conoscenza, coscienza ed educazione”. Per questo, ha tenuto a ricordare Giannini, “il Miur sta lavorando per assegnare all’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza una posizione più precisa all’interno dei programmi scolastici di tutte le scuole del nostro Paese, anche in base alle indicazioni pervenute dai cittadini che hanno partecipato alle consultazioni su La Buona Scuola”.

Per il Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, “è necessario uno scatto culturale” per cambiare l’approccio alla corruzione alla quale “andrebbe dedicata la stessa attenzione che si è dedicata alla mafia. Si è sempre pensato, infatti, che la corruzione non danneggi direttamente la vita dei cittadini. Non è così. Ad esempio – ha spiegato – contribuisce a provocare la fuga dei cervelli, perché se non è la meritocrazia ad assegnare determinati posti, chi non ha la ‘raccomandazione’ non ha alcuna possibilità di raggiungere quelle posizioni. Se noi facciamo passare l’idea che questo fenomeno provoca danni sociali, non meno gravi di quelli provocati dalla mafia, riusciremo a combatterlo”.

Dopo aver ricordato che, dalla propria posizione “privilegiata”, la Direzione Nazionale Antimafia non si limita a contrastare le mafie ma le studia, il Presidente della DNA, Franco Roberti, ha posto l’accento sull’importanza di agire sul piano culturale per contrastarle. Un aspetto ugualmente necessario anche nella lotta alla corruzione, “come ha ribadito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento. Un discorso che – secondo Roberti – meriterebbe una riflessione approfondita in aula da parte di docenti e studenti. Quello attuale – ha proseguito – è un momento di svolta, una stagione in cui si annunciano riforme importanti il cui percorso va accompagnato con una costante educazione alla legalità, il viatico migliore affinché si realizzino nel solco dei principi della nostra Carta costituzionale”.

“La lotta alla criminalità organizzata – ha ricordato il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli – passa attraverso la diffusione della cultura e del valore della legalità che vanno consolidati perché reprimere non è sufficiente. Va rafforzato anche il principio di eguaglianza sostanziale inteso – ha spiegato – come impegno per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono l’effettiva uguaglianza tra tutti gli uomini”.

La Carta d’Intenti vede per la prima volta la collaborazione di Miur, Anac, Dna e Anm e si tradurrà da subito in azioni concrete che, utilizzando anche i social media e piattaforme informatiche, coinvolgeranno migliaia di ragazzi e insegnanti in seminari, percorsi di formazione e progetti educativi. Il documento, che avrà validità triennale, stabilisce che le attività previste saranno realizzate nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare ‘Cittadinanza e Costituzione’.

Miur, Autorità Anticorruzione, Direzione Antimafia
e Associazione Magistrati insieme per l’educazione alla legalità.
Giannini, Cantone, Roberti e Sabelli firmano Carta di Intenti

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), la Direzione Nazionale Antimafia (Dna) e l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), uniscono le forze contro l’illegalità e la corruzione attraverso una Carta di Intenti che sarà sottoscritta il 5 febbraio, alle 12, presso la Sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere. Sigleranno l’accordo il Ministro Stefania Giannini, il Presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, il Procuratore Antimafia Franco Roberti e il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Maria Sabelli. È la prima volta che queste istituzioni lavorano tutte insieme, attraverso progetti congiunti, per portare il proprio messaggio ai più giovani mettendo al servizio della scuola le loro alte professionalità.

La Carta di Intenti si tradurrà da subito in una serie di azioni  concrete che, utilizzando anche i social media e piattaforme informatiche, puntano a coinvolgere migliaia di ragazzi e insegnanti nel progetto. La Carta avrà una validità triennale e prevede attività che saranno realizzate nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare ‘Cittadinanza e Costituzione’.

Seminari, percorsi di formazione per gli insegnanti, sono alcuni degli strumenti che daranno attuazione concreta alla Carta.

Alla cerimonia sarà presente la Di-Sco Brass Ensemble, un’orchestra di 45 studenti di Catania, diretta dal maestro Giuseppe Privitera, che nasce nei quartieri della città dove la dispersione scolastica è alta.
In rappresentanza delle scuole già attive su questi temi, saranno presenti alcune delegazioni degli alunni di diversi istituti del Lazio che hanno partecipato ai progetti “Piccolo Atlante della Corruzione”, “Tribunali Aperti” (coordinato dall’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio) ed “Educare alla legalità” (dell’Istituto comprensivo Virgilio, di Roma).

Sempre il tema della legalità sarà al centro della lezione-conferenza che Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, terrà domani assieme alla professoressa Nicoletta Parisi, Consigliere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, nell’ambito del progetto nazionale Articolo 9 della Costituzione.  La lezione potrà essere seguita in differita sul sito www.articolo9dellacostituzione.it
Il Presidente Cantone si collegherà in diretta via Skype, dalle 10.30, con la Seconda casa di Reclusione di Milano-Bollate per affrontare con gli studenti il tema “Cultura della legalità per vincere la crisi”.