La scuola entra nei musei: studenti e docenti potranno realizzare mostre, guide e laboratori

da Il Sole 24 Ore

La scuola entra nei musei: studenti e docenti potranno realizzare mostre, guide e laboratori

di Marzio Bartoloni

Mostre, guide e percorsi per visitatori, aule o laboratori multimediali fino all’elaborazione di libri o materiali illustrativi. Per scuole, università, accademie di belle arti e di danza, conservatori e istituti musicali arriva l’occasione di realizzare progetti didattici per valorizzare musei, siti archeologici e istitutuzioni culturali. È pronto il decreto interministeriale, firmato da Miur e ministero dei Beni culturali, che attua quanto previsto dal decreto Carrozza sulla scuola (Dl 104/2013). In palio ci sono 3 milioni per finanziare i migliori progetti che saranno presentati appena il concorso, già in ritardo rispetto alla tabella di marcia (il decreto Carrozza prevedeva addirittura ottobre 2013), sarà operativo.

Come si partecipa
Il decreto interministeriale che stabilisce criteri e modalità di selezione dei progetti è ora all’esame della Conferenza Stato Regioni che in una delle prossime riunioni dovrebbe sancire il via libera definitivo. I progetti che vedono la partecipazione in prima persona dei docenti con il coinvolgimento degli studenti devono prevedere l’assenso dei musei interessati, che partecipano alla progettazione mediante i rispettivi servizi didattici, con eventuali cofinanziamenti da parte di fondazioni di origine bancaria o di altri enti pubblici o privati. Costituisce titolo di preferenza l’aver già «intessuto esperienze didattiche condivise e consolidate nel tempo con i servizi educativi dei musei, dei siti e delle istituzioni culturali e scientifiche». Così come garantiscono più “punteggio” l’elaborazione del progetto da parte di reti di scuole, il «carattere innovativo» del progetto, la «fruibilità dei contenuti» e infine la scelta di realizzare progetti in musei «minori», simbolo della «memoria storica e della continuità culturale del territorio sia regionale che nazionale». I progetti che saranno ammessi alla selezione per il finanziamento sono divisi in due sezioni: una riservata alle istituzioni scolastiche e l’altra a tutti gli altri istituti ammessi al concorso.

I progetti
L’ammissione al concorso è riservata a progetti che puntano ad alcune attività: si va dall’organizzazione di mostre all’interno degli spazi museali all’elaborazione di testi informativi come guide, didascalie, sgenaletica, pannelli di sala, totem ecc. Oppure è possibile presentare progetti diattici che prevedano l’elaborazione di percorsi «didatticamente interattivi» o che puntino alla creazione di «aree riservate alle attività didattiche e a laboratori multimediali» fino all’elaborazione di libri e materiali illustrativi (cartacei o digitali). La bozza di decreto stabilisce anche il finanziamento massimo ottenbile per ognuna di queste attività: fino a 400mila euro per le mostre; 500mila per l’elaborazione di testi informativi; un milione per attività didattiche e laboratori; 600mila per i percorsi didattici e infine 500mila euro per l’elaborazione di libri, materiali illustrativi, multimediali e audio video. Il decreto chiarisce infine che non potrà essere finanziato più di un progetto per ogni museo o sito interessato.