Scuola capovolta

SCUOLA CAPOVOLTA SCOMPOSTA DISSOLTA SCIOLTA ISOLATA INTEGRATA… SCUOLA AMATA di Umberto Tenuta

CANTO 406 E potremmo continuare…

Ma una sola parola non mi arriva alle orecchie:

SCUOLA D’AMORE AMORE DI SCUOLA AMATA SCUOLA   SCUOLA AMATA

 

AMATA SCUOLA!

Dovrebbe essere una cosa ovvia, scontata, semplicemente normale.

Anche prescindendo dal significato di STUDIO, dal latino Studium = amore[1].

Dovrebbe bastare il considerare che lo studio è finalizzato all’inculturazione dell’uomo, alla sua nascita alla condizione umana, alla sua umanizzazione[2].

Ora, se è vero che ogni essere vivente, dalla pianta al lombrico, dal leone all’uomo, aspira alla propria affermazione, lo STUDIO dovrebbe apparire come il naturale desiderio di affermazione di ogni essere umano.

E, perciò, la scuola dovrebbe essere avvertita come luogo della propria affermazione umana, della propria umanizzazione, del proprio successo formativo.

E, come tale, dovrebbe essere l’amata scuola.

Così come è amato il campo da tennis, la sala da ballo, il campo sportivo…

SCUOLA AMATA!

Potete strattonarla come volete, ma se non la fate amare non è scuola.

È pena, sofferenza, tortura, dolore, mortificazione…

CLASSE SCOMPOSTA

E, quindi, aule laboratoriali.

Ma se lo studente non ama il fare matematica, il fare geografia, il fare storia… i laboratori restano tante condanne.

SCUOLA CAPOVOLTA

Gli studenti affrontano lo studio di una tematica a casa e poi a scuola il docente risponde alle domande degli studenti.

Ma chi garantisce che a casa tutti gli studenti si impegnino a studiare una determinata tematica?

Potrebbero addirittura non fare niente a casa!

Ed arrivare a scuola senza le domande sul Tablet.

INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Chi la promuove, chi la fa?

Integra le diverse agenzie formative o integra la formazione personale dei singoli studenti?

Vogliamo provare a creare una SCUOLA AMATA?

Forse è la cosa più semplice di questo mondo.

Nel grembo materno nessuno obbliga il bimbo a dimenarsi, a muoversi, ad esplorare il suo mondo!

Il bimbo avverte un forte bisogno di farlo.

Nasce il bimbo.

Da solo si dirige al seno materno.

Ama succhiare, assaporare, bere.

Ama toccare, guardare, esplorare il mondo intorno a lui

Curioso[3]., Francesco mi guardava di là dal vetro

Ama giocare[4] ed imparare.

Era il tramonto: ai garruli trastulli

erano intenti, nella pace d’oro

dell’ombroso viale, i due fanciulli…

Ama esplorare il mondo vicino e lontano.

Nati non foste per viver come bruti,

ma per seguir virtude e conoscenza[5]

Qual fior cadea sul lembo,

qual su le treccie bionde,

ch’oro forbito et perle

eran quel dí a vederle;

qual si posava in terra, et qual su l’onde;

qual con un vago errore

girando parea dir:

Qui regna Amore[6].

L’amor che move il sole e l’altre stelle[7].

Capovolgete, scomponete, integrate… la Scuola!

Non otterrete niente.

Se essa non è amata.

Se qualunque cosa si faccia nella scuola non sia fatta per amore.

Amore della Matematica.

Amore della Grammatica.

Amore della Poesia.

Amore della Geografia.

Amore di tutto ciò che il disio miri!

Vi accontentate di capovolgere, di scomporre, di…

Fate come volete.

Ma non pensate che basti capovolgere e scomporre!

Capovolgete e scomponete pure, ma ricordatevi che innanzitutto occorre innamorare i vostri studenti!

Occorre che i vostri studenti siano innamorati.

Maestre e Professoresse, voi ci riuscirete senz’altro!

Ci riuscirete anche voi, Professori!

Con le vostre passioni matematiche, linguistiche, storiche, geografiche, scientifiche, musicali, pittoriche, ginniche…

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

 

E se volete saperne di più leggete:

http://www.rivistadidattica.com/metodologia/metodologie_62.htm

http://www.edscuola.it/archivio/didattica/autoreal.html

http://www.edscuola.it/archivio/didattica/gusto.html

 

 

[1] Per i vari significati, vedi: http://www.pedagogiadellarealta.it/LoStudio.pdf

[2] Scrive Kant che <<La bestia è già resa perfetta dall’istinto… L’uomo invece… non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire… La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell’umanità. Una generazione educa l’altra… L’uomo può diventare tale solo con l’educazione>>[2].(KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27).

[3]HODKIN R.A., La curiosità innata – Nuove prospettive dell’educazione, Armando, Roma, 1978.

[4] Huizinga J., Homo ludens, Einaudi, Torino, 2002.

[5] (Dante Alighieri, Inferno, canto XXVI)

[6] PETRARCA F., Canzoniere CXXI.

[7] , DANTE, Paradiso XXXIII,145.