Dal Governo la solita retorica e nessun impegno concreto

Nelle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e della Ministra Stefania Giannini sulla scuola, alla iniziativa del PD, non abbiamo percepito nessuna novità rispetto alle politiche sbagliate dei governi precedenti. Non ci sono proposte concrete per una scuola di qualità e aperta a tutti e impegni concreti per tornare a investire in istruzione. I valori e i principi costituzionali che ispirano la funzione della scuola pubblica sono stati rimossi. Abbiamo ascoltato la solita retorica, condita da parole vuote e senza tenere conto delle tante emergenze quotidiane che le scuole devono affrontare.
La FLC CGIL rivendica investimenti, stabilizzazione per tutti i lavoratori precari, il rinnovo del contratto e valorizzazione professionale. Il vocabolario del governo è invece più precarietà, licenziamenti, autoritarismo, classificazioni e competizione.
Vogliamo una riforma dell’istruzione che parta dal basso coinvolgendo tutte le forze disponibili a un vero cambiamento. Si intende invece procedere in modo autoritario come fatto con il jobs act.
Occorre costruire un vasto schieramento per una riforma dal basso radicalmente diversa da quella prospettata dal Governo. Il Parlamento e le forze sociali non possono essere escluse da una discussione sul merito dei provvedimenti sulla scuola.
Se non si cambia verso siamo pronti alla mobilitazione.