F. Tarantino, C’era una volta… una fiaba lunga un anno

“C’era una volta…una fiaba lunga un anno“ di Filomena Tarantino
edizioni Ecogeses AIMC 2015

di Mario Coviello

 

tarantinoFresco di stampa,nella collana “ Profumo di gesso” delle edizioni Ecogeses dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici, è uscito in questa settimana “ C’era una volta…una fiaba lunga un anno” di Filomena Tarantino. Arricchito da una introduzione di Graziano Biraghi, presidente dell’ECOGESES, il libro racconta “ la buona scuola “ e può, come sottolinea Biraghi “ diventare un valido strumento di formazione e di crescita sia degli studenti universitari …che dei docenti impegnati nell’anno di formazione del periodo di prova o nelle attività di formazione in servizio.”

Filomena Tarantino è un’insegnante di scuola dell’infanzia e dedica il libro, che è la sua relazione dell’anno di prova nell’ Istituto Comprensivo di Bella ( Potenza), ai suoi bambini della sezione B.

Lo introduce con una frase tratta dal romanzo ” La maestra e’ un capitano “, Coccolebooks di Antonio Ferrara, premio Andersen 2012 e amico della bibliomediateca della scuola “….se ci credi, nei bambini, loro possono diventare qualsiasi cosa..”.

Ed è proprio questo il senso più profondo del libro perché l’autrice dimostra che i bambini imparano, crescono se si ripone in loro una grande fiducia.

La leva per la crescita dei suoi piccoli Filomena l’ha scoperta nella fantasia o meglio in servetta Fantasia di pirandelliana memoria. Come docente di lettere nella scuola media aveva notato che gli adolescenti preferiscono scrivere una lettera,raccontare un fatto mentre Filomena ricorda ancora con affetto la sua maestra che gli raccontava fiabe ogni giorno.

Le fiabe hanno consentito ai suoi ventuno piccoli alunni di prendere confidenza con il mondo e i suoi aspetti luminosi come la gioia e la curiosità e quelli più oscuri : la paura, la malattia, la morte.

E con convinzione afferma che ” le piacerebbe che in tutti i gradi dell’ istruzione si riscoprisse la dimensione fantastico-emotiva dell’educazione, che si costruissero curricula colorati di gioco e costituiti non solo di ciò’ che serve ma anche di ciò’ che piace”.

L’autrice con Rodari e Morin ci ricorda che la musica e la poesia, il teatro e lo sport servono all’uomo completo che è’ ” sapiens e demens ,faber e ludens…

Le fiabe sono state il filo conduttore della programmazione annuale delle quattro sezioni della scuola dell’infanzia di Bella e Filomena racconta la sua esperienza come una fiaba

…” C’era una volta una maestra, una giovane maestra che aveva deciso fin da piccola di fare questo lavoro perché aveva la mamma maestra e una maestra nella scuola elementare che per cinque anni l’aveva fatta crescere con le storie.”

Vincitrice di concorso viene a Bella e con garbo racconta del suo approccio con il paese,la scuola il dirigente,le colleghe e soprattutto con i bambini.

Racconta che la sua storia ” non si svolge in fastosi castelli, ne’ in boschi e foreste incantate, ma al secondo piano a scendere di un edificio che di piani ne ha nove. La accoglie un ampio salone, un terrazzo baciato dal sole e un’aula spaziosa e colorata e soprattutto ventuno bambini curiosi provenienti non solo da Bella ma anche dall’Africa,dalla Romania,dall’Albania perché la scuola , da una ventina di anni e’ una scuola a colori e l’autrice con una valigia piena di sorprese, un orsacchiotto e una chitarra e soprattutto con tante fiabe cresce con i suoi piccoli.

I primi giorni di settembre sono stati, ” inquieti e carichi di tensione”. Con la collega di sezione che l’ha subito “adottata”, ha preparato l’aula e i suoi angoli e programmato l’attività’ di accoglienza.

Il primo giorno di scuola qualcuno dei piccoli, anche se è al secondo anno piange perché ..” nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare ma anche braccia che prendono,che accolgono,che sostengono ..”

E anche Filomena ha aperto le braccia…” Si sono precipitati verso di me, lasciandomi senza parole: mi ero tanto preoccupata e invece sono stati loro ad accogliermi..”

Ed è’ stato questo l’inizio di un viaggio..” Un viaggio faticoso, costellato di imprevisti, in cui mi è’ forse capitato di sbagliare strada, perché’ io da inesperto capitano quale sono, non sempre conoscevo bene le tappe per arrivare alla meta..”

Il viaggio si intitola ” Maestra raccontami una storia ” e in cinque tappe porta i piccoli e la loro maestra alla scoperta del bosco con Cappuccetto Rosso, nel castello di Biancaneve, al bacio del principe che sveglia la Bella addormentata e ad una emozionante unica,fantastica rappresentazione teatrale di fine anno scolastico con canti,balli,musica e sorprese…

Filomena descrive in modo affascinante le tappe del suo percorso. Racconta la ricerca sulle definizione delle competenze per gli alunni della scuola dell’infanzia, attraverso lo studio delle Indicazioni Nazionali e la costruzione di rubriche valutative per la verifica e valutazione delle unità’ di apprendimento.

Il libro e’ arricchito dai disegni dei bambini, da foto a colori dei momenti di vita in classe e in biblioteca. La maestra racconta gli incontri con nonno Ninuccio, depositario di storie e con gli anziani dei Centri Sociali di Bella e Baragiano. Narra la visita al bosco con le guardie forestali, guide preziose, e come ha affrontato lo studio delle parti del corpo, come il corpo e’ divenuto scoperta,appropriazione,identità’.

Con i piccoli questa maestra non si è fatta mancare niente ed ha pigiato l’ uva e preparato il vino e fatto conoscere a tutti i piccoli della scuola di Bella l’orsacchiotto Jim che ha insegnato, accompagnato con la chitarra , come si saluta , come si chiamano i cibi…. in inglese.

Con la valigia della fantasia, una vecchia valigia di cartone piena di domande, l’ insegnante Tarantino ha risposto ad una domanda che una mattina Elia le ha fatto “..Maestra..come nascono le storie?”

E la maestra non ha più’ raccontato storie come faceva ogni mattina, ma seduta in cerchio con gli altri piccoli, piano piano li ha incoraggiati a turno a raccontare , utilizzando i libri illustrati della biblioteca , Propp   e la vita di tutti i giorni di bambini, sempre piena di meraviglie, dubbi, domande.

Le storie narrate sono diventate momenti di vita e i piccoli hanno tirato fuori paure, gioie..dubbi..Hanno raccontato,disegnato e i disegni sono diventati storie su grandi cartelloni colorati che hanno fatto scoprire i piccoli ai loro genitori.

Nel libro troverete la valigia delle storie e le loro foto .Cose semplici, esempi illuminanti che possono aiutare a fare meglio il difficile meraviglioso lavoro di insegnante della scuola dell’infanzia.

Come in tutte le fiabe il libro che ha avuto inizio con… “C’era una volta “..termina con “ e vissero tutti felici e contenti” perché Filomena Tarantino, raccontando un anno di scuola, appassiona per la ricerca nel far bene, e con le foto, i disegni , il racconto della sua esperienza arricchisce il cuore e la mente dei suoi lettori che mi auguro numerosi.