Se il dirigente scolastico viene declassato a coordinatore didattico

da tuttoscuola.com

Se il dirigente scolastico viene declassato a coordinatore didattico

I sindacati del settore richiedono da anni, inascoltati, la completa equiparazione della dirigenza scolastica alle dirigenza amministrativa, forti anche del fatto che il decentramento amministrativo e il dimensionamento della rete hanno ampliato responsabilità e competenze dei dirigenti scolastici.

La valorizzazione dell’autonomia scolastica tratteggiata nella Buona Scuola e la prospettata valutazione degli insegnanti lasciano intendere un ruolo più incisivo del dirigente scolastico.

In proposito, nel testo si affermava che “Autonomia significa buona governance della scuola e che i dirigenti scolastici, valutati e selezionati per la loro professionalità in maniera nuova, saranno messi in condizione di determinare più efficacemente le dinamiche interne alla scuola, incluse le scelte educative. Potranno scegliere tra i docenti coloro che coordinano le attività di innovazione didattica, la valutazione o l’orientamento e premiarne, anche economicamente, l’impegno”.

Eppure, proprio nel momento di un possibile rilancio e riconoscimento della funzione del dirigente scolastico, arrivano da diverse parti segnali contrastanti per una totale revisione del profilo del capo d’istituto che si vorrebbe ridurre a coordinatore didattico, privato della dirigenza.

Nei giorni scorsi l’Anp, il maggior sindacato dei presidi e direttori didattici, ha denunciato in una circostanziata presa di posizione questo tentativo di declassamento contenuto in una proposta di legge cui stanno strizzando l’occhiolino esponenti politici e sindacali. Sembra che anche il sottosegretario all’istruzione Faraone abbia espresso simpatia per la proposta.

Con il capo d’istituto declassato a coordinatore didattico, forse eletto dagli insegnanti come proponeva una certa deriva ideologica negli anni ’70, chi governerà l’istituzione scolastica autonoma? chi la rappresenterà legalmente?

Il rilancio dell’autonomia scolastica potrà realizzarsi senza una vero leader educativo?