Sono 55.661 gli audiolibri del Centro nazionale del libro parlato

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da Redattore sociale

Sono 55.661 gli audiolibri del Centro nazionale del libro parlato

Migliaia le persone che ne usufruiscono, tramite i centri di distribuzione o scaricandoli dal sito web. I ciechi e gli ipovedenti leggono libri tre volte di più rispetto a chi non ha problemi di vista

ROMA – Sono in totale 55.661 gli audiolibri del Centro nazionale del libro parlato gestito dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Un numero in progress: c’è sempre nuova richiesta e i libri vengono pubblicati di continuo, richiesti sia da parte delle persone che hanno necessità di letture di narrativa o saggistica, sia di persone che ne hanno bisogno per studio.
Fra chi si rivolge ai centri di distribuzione e i download dal sito, sono “svariate migliaia”, secondo le stime dell’Unione, i ciechi e gli ipovedenti che ne fanno richiesta.

Da un’indagine condotta due anni fa per conto dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e dell’Associazione italiana editori (Aie), in collaborazione con la Cnudd (Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità) su un campione di 1.505 persone (la più estesa mai condotta tra i Paesi Europei), è emerso che i ciechi e gli ipovedenti leggono libri tre volte di più rispetto a chi ci vede bene e che i formati digitali (txt, doc e pdf) sono sempre più spesso i preferiti, rispetto a Braille e testo a caratteri ingranditi, in particolare dalla fasce dei più giovani (18-34 anni ma anche 35-50 anni).
Per procurarsi libri accessibili prediligono librerie (nel 41,7% dei casi), il web (20,5%), prestiti da biblioteche specializzate (30,7%) o scambi tra amici. (ep)