Scuola che d’amor arde

SCUOLA CHE D’AMOR ARDE di Umberto Tenuta

CANTO 461 È buona la scuola che arde di amore in tutti i cuori.

Nei cuori dei dirigenti.

Nei cuori dei docenti.

Nei cuori degli studenti.

 

Studium in latino significa “passione, desiderio, impulso interiore“.

Scrive il Ferrarotti che <<La scuola non sembra in grado… di riportare lo studio al suo significato originario di studium, ossia amore, passione, avventura>>[1].

Non per nulla si è ricorsi all’obbligo scolastico, sancendolo nel codice penale.

La scuola come penitenziario.

Come luogo di pena.

Giovinette e giovinotti, tranquilli!

Se la vostra amata, se il vostro amato non vi ama, potete multarlo!

Potete condannarlo a pagar le pene dell’amore non corrisposto.

Amare è un obbligo.

Studiare è un obbligo.

A remare nella galea son condannati i nostri giovani.

E per essi non valgono nemmeno i condoni e le amnistie.

Forzati della scuola!

Possibile che eccellenti Ministri, esimi Consiglieri ministeriali, laboriosi Legislatori non si rendano conto della contraddizion che nol consente?

Obbligo di studiare.

Obbligo di amare.

Per gli studenti.

Per i docenti.

Un impiego, un ripiego, una penosa fatica!

Programmare, spiegare, interrogare, che dolorosa fatica!

E come volete che gli studenti di cotali docenti amino la Matematica, il Greco ed il Latino?
”Odio la Matematica e Chi la insegna!”

No, signori miei!

Odio Chi insegna la Matematica e, di conseguenza, odio la Matematica.

«Se il nostro pensiero e le nostre parole debbono muovere l’attività del discepolo, bisogna che qualcosa di vivo che è in noi passi nello spirito di lui come scintilla di fuoco ad accendere altro fuoco» (F. Enriques).

O docenti, amate la vostra disciplina!

Amatela con tutto il vostro cuore, amatela con tutta la vostra anima!

Il resto vi sarà dato!

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbandona[2]

Altro che vendersi l’abecedario!

Finito l’anno scolastico, finiti gli esami, i vostri studenti continueranno a studiare, studieranno ancor di più.

Senza timori, senza obblighi, senza pene!

Lifelong learning.

Nasce il bimbo, curioso[3], innamorato della conoscenza.

Coltivate questo suo amore, o Madri, o Padri, o Maestre, o Maestri!

Create un’atmosfera d’amore nella scuola!

Amore della Matematica, Amore della Poesia, Amore della Musica, Amore della Botanica…

Dirigenti innamorati per docenti innamorati, per studenti innamorati!

O BUONASCUOLA, qui regna AMORE!

Finitela con le vostre ciance.

Nella BUONASCUOLA primeggia una sola cosa.

AMORE!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

[1]FERRAROTTI F., Leggere, leggersi, Donzelli, Roma, 1998 (Presentazione).

[2] DANTE, Inferno, V, 103.

[3] HODKIN R.A., La curiosità innata – Nuove prospettive dell’educazione, Armando, Roma, 1978.

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