Scuola genitrice

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SCUOLA GENITRICE DI UOMINI di Umberto Tenuta

CANTO 470 COMENIANA SCUOLA DEL GREMBO MATERNO

È questa l’unica BUONASCUOLA.

La scuola dalla quale nascono uomini.

Scuola nella quale si formano uomini.

 

FIU−FABBRICA ITALIANA UOMINI.

Questa insegna il Ministero dell’Istruzione si appresta ad inviare a tutte le scuole d’Italia.

FIU−FABBRICA ITALIANA UOMINI.

Questa insegna domani la vedremo sulle facciate di tutte le scuole italiane.

Scuole nelle quali gli uomini si costruiscono.

Faber est suae unusquisque fortunae.

Uomini garantiti a vita.

Uomini a guida autonoma.

Uomini pluriaccessoriati.

Uomini versatili.

Uomini musicisti ed uomini scienziati.

Uomini letterati ed uomini geografi.

Uomini!

Homo sum: nihil humani a me alienum puto[1].

Via le mutilazioni dalle scuole scientifiche ed umanistiche!

Uomini integrali[2].

Uomini non nati.

Uomini che si fanno[3].

Uomini che si costruiscono giorno dopo giorno.

Uomini che si costruiscono le labbra, la lingua, la bocca per succhiare.

Uomini che si costruiscono le braccia, le mani, le dita per prendere.

Uomini che si costruiscono le gambe ed i piedi per camminare.

Uomini che si costruiscono gli occhi per guardare, le orecchie per ascoltare, il naso per odorare…

A differenza dal pulcino, il bambino nasce nudo, senza un corredo genetico che gli consenta di sopravvivere sin dal momento della nascita.

Egli è solo un candidato alla condizione umana, ma uomo diventerà solo se altri uomini lo aiuteranno a ripercorrere velocemente il lungo cammino dei millenni che ha visto l’uomo impegnato a costruire se stesso.

Decine e decine di migliaia di anni il bimbo ripercorre solo se è opportunamente sostenuto dagli adulti che lo circondano, dai genitori ai parenti, agli amici, alla società tutta[4][5].

La scuola è la seconda comunità, dopo quella familiare.

Una comunità educante intenzionale e sistematica che offre ai giovani un sostegno organico per la costruzione della loro umanità.

Diventare uomini, farsi uomini, nascere uomini.

La lamiera della FCA viene modellata dallo stampo.

Nessuno stampo esiste per modellare la pronuncia della parola MELA.

Ogni bimbo la impara a pronunciare a modo suo.

Così come la mia STREGHETTA impara come nessun’altra i suoi bei passi di danza.

Strana FABBRICA la SCUOLA!

In essa ogni giovane è impegnato a costruire se stesso.

Nessuno lo può sostituire in questo impegno.

Nessuna insegnante può imprimere il sapere, il saper fare ed il saper essere nella sua mente.

Nessuno insegna.

Nessuno forma.

Nessuno imprime nella mente e nel cuore.

Venticinque mocciosetti si affannano a farsi Dante, Michelangelo, Leonardo, Agostino, Tommaso, Immanuel, Albert, Francesco…

Certo, voi docenti potete aiutarli.

Anzi dovete aiutarli.

Aiutarli, secondarli, favorirli… approntando adeguati ambienti di apprendimento educativo.

Ambienti ricchi di tutti gli strumenti che l’uomo ha inventato nel corso dei millenni, dagli oggetti ai gesti alle parole, dalle immagini ai simboli, dai segni sulla lavagna di ardesia alle immagini tridimensionali sui Tablet.

E, soprattutto, voi, o miei cari docenti, potete aiutarli col vostro amore di uomini innamorati della vostra HUMANITAS che volete si accresca in ognuno dei vostri giovani studenti.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

[1] Publio Terenzio Alfio, Heautontimoroumenos, v. 77 (Il punitore di se stesso, I, 1, 25).

[2] Maritain Jacques, Umanesimo integrale, Borla, Roma, 2002

[3] Scrive Kant che <<La bestia è già resa perfetta dall’istinto… L’uomo invece… non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire… La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell’umanità. Una generazione educa l’altra… L’uomo può diventare tale solo con l’educazione>>[3].(KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27).

[4] http://www.rivistadidattica.com/riforma/riforma_26.htm