Compiti per le vacanze

COMPITI PER LE VACANZE ANCHE QUEST’ANNO? Di Umberto Tenuta

CANTO 473 COMPITI PER LE VACANZE. Dopo il grande dibattito dell’anno scorso ci si aspetterebbe che la logica prevalesse anche nel corpo docente. Nel corpo e nella mente. Perchè i corpi e le menti degli studenti hanno le loro buone ragioni per andare in vacanza dopo nove mesi di fatica nel chiuso delle aule scolastiche, seduti immobili nei banchi, gli occhi fissi alla LIM ed alle spalle dei docenti. Nunc gaudere licet (Orlando di Lasso)

No.

Proprio compiti no!

Non saranno assegnati dai docenti dotati e meritevoli.

E forse questi saranno imitati anche dai docenti che dotati e meritevoli non sono.

In fondo, nessuno vuol fare cattiva figura.

Soprattutto coi nuovi Dirigenti.

Bene per i docenti, bene per gli studenti!

Oh che bello, quest’anno in vacanza si va.

Vanno in vacanza i docenti, vanno in vacanza gli studenti.

VACANZA, tempo vuoto, tempo non impegnato, tempo non occupato…

Ma proprio vuoto?

Tempo morto?

Durante le vacanze non si fa proprio nulla?

Immobili, silenziosi, ciechi, sordi, insensibili…

Questo è il tempo dei morti!

Chi vive fa sempre qualcosa.

Il sangue circola, il cuore batte, i polmoni respirano, gli occhi vedono, le orecchie odono…

Avete mai osservato un vecchietto seduto su una sedia, testa immobile, sguardo fisso….?

Avrete certamente notato che si stringe le dita di una mano con quelle dell’altra?

Il nostro cervello non può stare inattivo.

E nemmeno i nostri organi.

Soprattutto il nostro cervello!

Ed allora che faranno i cervelli dei nostri studenti durante le vacanze estive?

Ricordiamo Bruner: <<Se è vero che l’abituale decorso dello sviluppo íntellettuale procede dalla rappresentazione attiva, attraverso quella iconica, alla rappresentazione simbolica della realtà, è probabile che la migliore progressione possibile seguirà la stessa direzione>>[1].

La scuola offre quasi sempre una rappresentazione simbolica, al massimo iconica, della realtà.

Forse, e inconsapevolmente, presuppone che tutti gli studenti abbiano le corrispondenti rappresentazioni attive, concrete, iconiche della realtà storico, geografica, biologica, fisica.

Ma questo non sempre e non per tutti gli studenti è vero.

Molto spesso gli studenti non hanno mai visto una stratificazione di rocce, una pietra levigata dalle acque, un pezzo luccicante di quarzo…

Non hanno visto una talea, una margotta, un innesto, un ovario di fiore…

Non hanno visto un lombrico, una lucertola al sole, uno scoiattolo…

Non hanno visto una sorgente, l’emissario di un lago, l’aurora di una giornata di sole…

Non hanno osservato le arcate di un acquedotto, i resti delle mura di cinta di una città antica…

Potremmo dire che molto spesso ai nostri giovani studenti mancano molte rappresentazioni concrete dei contenuti delle diverse discipline.

E molto spesso questi contenuti concreti la scuola non è nella condizione di fornirli oppure non si preoccupa di assicurarli.

Forse potrebbero essere questi i compiti per le vacanze.

Più che compiti, inviti, inviti agli studenti, inviti ai genitori.

Turisti disciplinari!

Turisti in patria.

Turisti nei propri ambienti di vita.

Turisti al mare.

Turisti sui monti.

Turisti nelle città.

Bene, forse mancano le GUIDE!

Non le famigerate Guide didattiche, le quali ormai sono il corredo immancabile di ogni libro di testo.

Ma le GUIDE elaborate dai docenti da consegnare agli studenti in sostituzione dei COMPITI PER LE VACANZE.

GUIDE a fare, a manipolare, ad osservare, ad ascoltare…

Magari con l’ausilio del tabletino per fotografare, disegnare, annotare!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

[1] BRUNER J.S., Verso una teoria dell’ístruzione, Annando, Roma, 1967, p. 85,.

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