Convenzione Onu sulla disabilità, “l’Ue si impegna per la piena attuazione”

da Superabile

Convenzione Onu sulla disabilità, “l’Ue si impegna per la piena attuazione”

Dichiarazione della rappresentante della Commissione Ue alla VIII Conferenza degli stati parte: Finlandia, Irlanda e Olanda “procedano al più presto alla ratifica”. Partirà nel 2016 un progetto pilota per l’attuazione della Convenzione nei paesi a basso e medio reddito

ROMA – “Integrare i diritti delle persone con disabilità nel programma per lo sviluppo post 2015”: è questo il tema a cui è dedicata l’VIII sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che si è aperta ieri mattina a New York e si concluderà domani sera. Denso il programma degli incontri, tra focus tematici e tavole rotonde. Ad oggi, sono 154 gli Stati parte, che hanno cioè ratificato la Convenzione, 29 i firmatari e 15 quelli che ancora non hanno aderito: tra questi ultimi, molti Stati africani, come Eritrea, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan, ma anche il Liechtenstein. Ultima ratifica, in ordine di tempo, quella della Turchia, nel marzo scorso.

I lavori sono in pieno svolgimento e si attende la pubblicazione di documenti e dichiarazioni conclusive: intanto, alcuni stati partecipanti hanno portato e presentato la propria “Dichiarazione”. Tra questi, a nome dell’Unione Europea, Inmaculada Placencia Porrero, responsabile dell’Unità per i diritti delle persone con disabilità alla Commissione europea. “Questo è un anno chiave per l’attuazione della Convenzione nell’Unione europea – ha detto – In linea con l’articolo 36 della Convenzione, il Comitato sui diritti delle persone con disabilità esaminerà il rapporto Ue nel mese di agosto e i preparativi per questo confronto sono ben avviati, attraverso la risposta scritta alla lista dei problemi individuati”. Il rapporto è stato inviato alle Nazioni Unite nei giorni scorsi e contiene ” esempi di importanti iniziative che contribuiscono all’attuazione della Convenzione nell’Unione europea – ha riferito Porrero – come il carattere obbligatorio di accessibilità nella legislazione sugli appalti pubblici.

Ma si riferisce anche a sfide ancora aperte, come quelle relative alla raccolta dei dati o la legislazione sulla capacità giuridica”. E di queste sfide si è recentemente e positivamente discusso in occasione del Forum di lavoro annuale sull’attuazione della Convenzione in Europa. “Sia l’Unione europea che i suoi Stati membri stanno lavorando per l’attuazione della Convenzione. E i tre Stati membri che devono ancora ratificare la Convenzione (Finlandia, Netherland e Irlanda, ndr) sono tenuti a mettere a punto i loro processi di ratifica al più presto”.

Per quanto riguarda il 2015, “anno europeo per lo sviluppo”, l’Unione “continua ad aumentare l’attenzione per le persone con disabilità nelle sue politiche e nei programmi di cooperazione allo sviluppo, e continuerà a farlo nel quadro di sviluppo post-2015 – ha detto ancora Porrero – Accogliamo con favore i progressi realizzati facendo esplicito riferimento alla disabilità nei principali obiettivi e riconoscendo la necessità di raccogliere dati disaggregati sulla disabilità. In relazione a ciò, un progetto pilota è in preparazione nell’ambito della cooperazione allo sviluppo dell’Ue, per sostenere gli sforzi di un certo numero di paesi a basso e medio reddito nell’attuazione della Convenzione, attraverso lo sviluppo delle capacità delle istituzioni di governo e delle organizzazioni dei disabili. Inoltre – ha detto ancora Porrero – si sta discutendo della possibilità che questo progetto contribuisca a monitorare l’attuazione della Convenzione Onu della realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Questo progetto – ha concluso – è un esempio dell’impegno dell’Ue nell’attuazione della Convenzione e della volontà di adempiere agli obblighi comunitari condividendo le proprie conoscenze e risorse a tal fine”.