La riforma sulla “buona scuola” è legge

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La riforma sulla “buona scuola” è legge (L. 107/15)

di Salvatore Nocera

Dopo tante discussioni e numerosissime contestazioni, finalmente il Parlamento ha definitivamente approvato il 7/7/2015 la nuova Legge di riforma della scuola (Legge 13 luglio 2015, n. 107) voluta dal Presidente del Consiglio Renzi.

Essa contiene numerose novità che continuano a trovare opposizioni nei sindacati, in numerosi docenti e studenti. Indichiamo le principali:

  1. Rafforzamento dell’autonomia scolastica anche con la possibilità nelle scuole secondarie di II grado di inserire nel curriculum materie opzionali .
  2. Piano triennale dell’offerta formativa che viene formulato dal collegio dei docenti sulla base delle indicazioni del Dirigente Scolastico ed approvato dal consiglio d’istituto.
  3. L’organico dell’autonomia comprendente i docenti curricolari e per il sostegno, nonché un organico “funzionale” aggiuntivo per il potenziamento dell’organico dell’autonomia di circa l’8% in più per scuola non impegnati su cattedra. Dall’a.s. 2016/2017 i ruoli saranno regionali e le sedi non saranno più per singola scuola, ma per ambito territoriale inferiore alla provincia.
  4. I nuovi poteri del dirigente scolastico fondamentalmente consistenti nella libertà di chiamare direttamente i docenti nella propria scuola ogni tre anni e di valutarli anche ai fini di assegnare ai migliori un bonus in denaro.
  5. Immissioni in ruolo di oltre 100.000 docenti precari in due anni.
  6. Obbligo di formazione in servizio per tutti i dirigenti ed i docenti superando così la facoltatività di tale aggiornamento. I docenti potranno inoltre usufruire di una tessera da € 500 all’anno per spese relative all’aggiornamento, acquisto libri, visite a musei, ecc.
  7. Nuove possibilità per gli studenti consistenti nell’ampliamento dell’offerta formativa, nell’aumento ed obbligatorietà di ore di alternanza scuola-lavoro nell’ultimo triennio delle scuole superiori (200 ore nei licei e 400 ore negli istituti tecnici e professionali)
  8. Benefici economici per le iscrizioni alle scuole paritarie di € 400 di detrazioni di imposta.
  9. L’edilizia scolastica per la quale sono previsti numerosi interventi e finanziamenti.
  10. La copertura finanziaria di circa 3 miliardi di euro annui.

Per gli alunni con disabilità è importante comma 181 lettera c) in cui si prevede una delega al Governo per l’emanazione di un decreto legislativo sul miglioramento dell’inclusione scolastica che dovrà attenersi ai seguenti principi:

“c) promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione attraverso:

  1. la ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno al fine di favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, anche attraverso l’istituzione di appositi percorsi di formazione universitaria;
  2. la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione;
  3. l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali, tenuto conto dei diversi livelli di competenza istituzionale;
  4. la previsione di indicatori per l’autovalutazione e la valutazione dell’inclusione scolastica;
  5. la revisione delle modalità e dei criteri relativi alla certificazione, che deve essere volta a individuare le abilità residue al fine di poterle sviluppare attraverso percorsi individuati di concerto con tutti gli specialisti di strutture pubbliche, private o convenzionate che seguono gli alunni riconosciuti disabili ai sensi degli articoli 3 e 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e della legge 8 ottobre 2010, n. 170, che partecipano ai gruppi di lavoro per l’integrazione e l’inclusione o agli incontri informali;
  6. la revisione e la razionalizzazione degli organismi operanti a livello territoriale per il supporto all’inclusione;
  7. la previsione dell’obbligo di formazione iniziale e in servizio per i dirigenti scolastici e per i docenti sugli aspetti pedagogico-didattici e organizzativi dell’integrazione scolastica;
  8. la previsione dell’obbligo di formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, rispetto alle specifiche competenze, sull’assistenza di base e sugli aspetti organizzativi ed educativo-relazionali relativi al processo di integrazione scolastica;
  9. la previsione della garanzia dell’istruzione domiciliare per gli alunni che si trovano nelle condizioni di cui all’articolo 12, comma 9, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.”

OSSERVAZIONI

Per gli alunni con disabilità le novità maggiori sono contenute nei principi per l’emanazione del decreto delegato di cui all’art. 1 comma 181 lettera c) della nuova legge di riforma.

C’è da augurarsi che l’applicazione pratica di tali principi verrà in buona parte ricavata dai contenuti della Proposta di Legge FISH e FAND Atto Camera n. 2444 che è stata sottoscritta anche dal sottosegretario on. Faraone. Seguiremo con attenzione la formulazione del decreto delegato.

Ci auguriamo che le fortissime contestazioni che hanno seguito tutto l’iter della legge e che ancora sono preannunciati per l’inizio del nuovo anno scolastico, non incidano negativamente sui contenuti del decreto delegato.