Strategie di cambiamento culturale e scientifico per favorire la crescita della “Living Economy”

Strategie di Cambiamento culturale e scientifico per favorire la crescita della “Living Economy”.

Convegno “Biodiversità significati e limiti” – Prato il 17 e 18 Settembre 2015.

http://www.biodiversitasignificatielimiti.cnr.it/

Note e riflessioni di Paolo Manzelli, <egocreanet2012@gmail.com

 

Le crisi dell’economia globale, la alterazione sistematica l’ambiente vitale e le preoccupazioni sociali contemporanee condividono le stesse radici di una profonda necessita di cambiamento di un sistema socio economico della societa’ industriale che mira a realizzare profitti a breve termine evitando di pre-occuparsi della sostenibilita’ della vita nel lungo periodo . Affrontare questa crisi epocale di un ecosistema che va verso l’ auto distruzione, richiede non solo lo sviluppo tecnologico, ma una innovazione sociale e culturale determinante nel favorire un complesso cambio di paradigma denominato “Living Economy” che sara’ basato su una nuova solidarietà e co-operazione tra i popoli, al posto di un sistema di spietata concorrenza tra nazioni, industrie, classi sociali e generazioni.

I nostri modelli mentali sono basati sul riduzionismo meccanico e nella loro limitatezza per la comprensione della vita, determinano non solo un modo sbagliato di dare senso alla sostenibilita’ solidale del mondo in cui viviamo, ma viceversa indirizzano stili di vita e cognizioni incapaci di far fronte ad una rapida azione condivisa per dare sviluppo ad un futuro sostenibile basato sul una strategia di co-evoluzione attiva tra crescita uomo e la biodiversità dell’ambiente come nucleo fondante della “Living Economy”

 

I limiti della Scienza “meccanica”, sono oggi resi evidenti da una continua erosione di certezze documentate cosi che e’ iniziata una profonda revisione cognitiva che tende ad aprire e superare i limiti del campo visivo tradizionale della scienza. Un nuovo paradigma scientifico si propone di corrispondere alla urgenza di capire come agire e cosa cambiare nella vecchia cultura meccanica per favorire la sopravvivenza della biodiversita’ della vita sulla terra. Infatti la logica della Scienza Meccanica e stata fondata su una concettualita’ lineare dove ” il tutto equivale alla somma dei suoi componenti” , pertanto sotto tale profilo cognitivo anche la biodiversita’ viene intesa come la semplice sommatoria del numero di specie che popolano la terra che oggi va diminuendo . Questa concezione “meccanica” non prende in considerazione il fatto che la Biodiversita’ è un indicatore di “co-variazione condivisa degli ecosistemi” che rende possibile la vita come complessa relazione di convivenza basata su la reciprocita’ dello sviluppo evolutivo del sistema vivente.

 

La ‘biodiversità’ vista nella sua complessita’ di relazioni di condivisione della vita, è stata definita dalla Commissione Europea Agricoltura (DG AGRI, 1999) come “…..la variabilità della vita e dei suoi processi includente tutte le forme di vita, dalla singola cellula agli organismi piú complessi, a tutti i processi, ai percorsi e ai cicli che collegano gli organismi viventi alle popolazioni, agli ecosistemi e ai paesaggi”.

Tale definizione tiene ottimamente conto dei fattori genetici e di quelli epigenetici che regolano la espressione del DNA . Purtroppo nella prassi la Commissione Europea predilige favorire la competitivita’ e non la biodiversita’ .

Ad es recentemente la CE considera la normativa italiana sulla produzione di formaggi , da uniformare a quella Europea. In Italia la legge impone di fare formaggi con latte fresco anziche’ con il latte in polvere, in quanto quest’ultimo è deprivato di alti valori nutrizionali dalla pastorizzazione ad elevate temperature e successiva essiccazione. La normativa Italiana, che favorisce la biodiversita’ della produzione del latte fresco prodotto localmente per fare formaggi artigianali, viene cosi’ considerata dalla CE una violazione alla libera competitivita’ nel quadro della circolazione delle merci all’interno dell’UE. Questa contraddizione tra Dichiarazioni di Principio sulla impotanza della biodiversita’ e la competitivita’ del mercato, favorisce la produzione di formaggi standardizzati e commercialmente piu’ competitivi perche ottenuti utilizzando latte in polvere di libera provenienza, ee cio’ conduce la produzione di formaggi verso un ribasso della loro qualità nutritiva, sottraendo specificità e diversificazione dei prodotti caseari che indubitabilmente va ad incidere negativamente sulla bio-diversita’ della produzione del latte.

Esempi come il il precedente dimostrano la incompatibilita’ della difesa della biodiversita in un sistema economico fondato sulla competitivita’.

 

Di fatto la biodivesita’ è necessaria in natura come nella cultura, poiche’ senza la capacità di cambiare gli organismi viventi non sarebbero in grado di adattarsi a condizioni mutevoli dell’ ambiente nel sua evoluzione.

 

A livello molecolare biologico il cambiamento che genera la biodiversita’ è prodotto da elementi trasponibili (trasposoni), e dal “crossing-over” nella meiosi (divisione cellulare dei gameti e loro ricomposizione) e da molteplici modalita’ di interazione epigenetica che agiscono sulle effettive possibilita’ di espressione dei DNA. Questi sono alcuni dei processi che garantiscono a livello molecolare la varietà selettiva delle configurazioni genetiche che a loro volta consentono la variazione, l’adattamento e l’evoluzione. In particolare le modifiche a carico delle proteine della cromatina e del suo rimodellamento, possono influire direttamente sulle variazioni della espressione dei geni. Questo spiega perché le cellule differenziate in un organismo pluricellulare esprimono solo i geni necessari alla loro attività. Nel caso che i cambiamenti epigenetici riguardano l’ ovulo materno allora tali cambiamenti epigenetici possono essere ereditati . Altresi’ durante la ricomposizione del DNA nella ” meiosi ” i cambiamenti epigenetici scompaiono senza poter essere ereditati .

 

Queste cognizioni sono utili percapire come si attua la biodiversita’ in natura , la quale permette la coesistenza di una vasta eterogeneità dei sistemi viventi. Lo sviluppo recente delle ricerche sulla informazione epigenetica derivante dall’ ambiente sulla effettiva traduzione delle informazioni codificate nel DNA, supera ormai la vecchia semplificazione delle concezioni meccaniche-deterministiche che tenevano conto conto del solo parametro della diversita’ genetica, trascurando cosi’ il fatto che la complessita’ epigenetica di ogni sistema vivente. La vita infatti viene ‘codificata’ non solo dal proprio ‘genoma’, ma viene ‘costruita “epi-geneticamente’ da molteplici fattori ambientali. Recenti studi epigenetici mettono in evidenza come il cambiamento ambientale sia in grado di apportare modifiche all’espressione genica, senza cambiare la sequenza codificante del DNA, ma attivando selettivamente il modo in cui i geni vengono espressi , determinando di conseguenza la piu probabile organizzazione insiemi di condivisione cooperativa della circolazione della informazione bio-ecologica.

 

Come esempio ben noto di informazione epigenetica sappiamo che le piante ad infiorescenza hanno un momento per fiorire che dipende dalla temperatura e pressione dell’ aria ed da altre complesse altre informazioni ( luminosita’ dello spettro solare ecc ) percepite dall’ ambiente. Tali informazioni epigenetiche attivano tutta una serie di reazioni biochimiche che catalizzano la espressione delle sezioni del DNA responsabili della infiorescenza. Specie di piante diverse fioriscono in base a informazioni ambientali diverse. Cambiando la informazione epigenetica l’infiorescenza si blocca.

 

Mancano ormai pochi mesi al Vertice di Parigi, (COP21-dal 30 novembre – 11 dicembre 2015), dove si deciderà la volonta’ ed il destino della sostenibilita’ della vita sul nostro pianeta, mettendo in evidenza le soluzioni da intraprendere per mitigare le condizioni ormai insostenibili causate dal cambiamento del del clima e dalla distruzione sistematica dell’ ambiente naturale che vanno a degradare sistematicamente la biodiversita’ della vita sul nostro pianeta. L’eventuale accordo internazionale che verra’ deciso nell’ anbito di COP21 dovrà certamente indirizzare la strategia di un profondo cambiamento dell’ ormai obsoleto paradigma “meccanico-deterministico” della scienza al fine di delineare nuove opportunita’ di sostenibilita’ della vita per tramite di una rinnovata creazione ed invenzione di nuovi modi di fare scienza e di nuove e rinnovate capacita di produzione e di consumo piu’ rispettose dell’ ambiente e della sostenibilita della biodiversita’ in natura,

 

In tale contesto di profondo rinnovamento delle conoscenze potremo dare un contributo a delineare responsabilmente cosa come quando cambiare nella scienza riduzionista meccanica della quale la biologia contemporanea è divenuta un semplice corollario, cio’ in modo da poter modificare strutturalmente il tipo di sviluppo industriale della produzione e consumo che si fonda ancora su una base concettuale riduzionista della “meccanica” cosi che, per tramite criteri di competitivita’ derivati da un assurdo “Dawinismo-Sociale” della lotta per l’esistenza e della selezione razzista è stata finalizzata a promuovere la ricchezza ed il potere di pochi ed di conseguenza aumentare la poverta’ e la fame di molti.

Certamente per dar vita al nuovo paradigma della “Living Economy” dovremo ancora capire responsabilmente come la competitivita’ sviluppata’ come base indiscussa del sistema di sviluppo industriale sia la vera causa concettuale della distruzione sistematica dell’ ambiente e pertanto dovremo comprendere a fondo come la competitivita’ economica conduca anche ad eliminare sistematicamente la biodiversita’ delle specie viventi.

 

Charles Darwin per primo comprese che un problema fondamentale della biologia fosse quello di capire la ragione per cui in un modo naturale di competitivita’ tra le specie ed inter-specifica, la biodiversita’ aumentasse anziche’ diminuire. Oggi sappiamo che le fasi del processo di differenziazione ,sia per scomparsa di specie non adatte che per speciazione innovativa, sono sostanzialmente causate dall’ adattamento ai cambiamenti ambientali , climatici, alimentari e culturali, che regolano la “Informazione Epigenetica”.

La Epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = .ereditario) si riferisce alle modificazioni .che attivano// disattivano particolari sequenze genetiche pur non agendo sulla mutazione della codificazione principale del DNA. . Pertanto la variabilita’ della informazione epigenetica va’ ad agire selettivamente anche sulle probabilita’ di mutazione genetica determinando la crescita della biodiversita’ in sistemi ecologici non alterati dalla presenza distruttiva irresponsabile dell’uomo.

 

Purtroppo il paradigma meccanico -determinista ha dominato per vari secoli la nostra cultura dello sviluppo industriale cosi che, la accettazione delle sue limitazioni concettuali, ha reso possibile pensare ad un progresso di sviluppo lineare senza limiti, che oggi se perseverera’ ancora inalterato, sara’ la causa di una autodistruzione progressiva della stessa specie umana.

Dobbiamo pertanto capire che la degenerazione della biodiversita’ è una reale disgrazia’ per la sopravvivenza dell’ umanita’ in quanto essa comporta inevitabilmente la depauperazione della qualita’ del cibo e la degradazione della fertilita’ dell’ humus della terra ed include la deteriorizzazione sistematica di ogni possibilita’ di resilienza del bilancio ecologico delle risorse naturali.

 

In conclusione la bio-diversita è di fatto necessaria alla sopravvivenza della vita del pianeta in quanto la terra e un sistema vitale che si evolve come un unico e complesso equilibrio evolutivo proprio del sistema vivente.

 

Nell’ ambito del paradigma socialmente innovativo della Living Economy dovremo pertanto dare sviluppo ad una nuova cultura di circolarita’ collaborativa della vita come fondamento naturale che diventa fondamento della futura societa’ della conoscenza condivisa, dove il fulcro del cambiamento sara’ centrato nel porre come priorita’ il fatto che l’ uomo non potra sopravvivere se non sapra’ regolare ed far evolvere responsabilmente la propria interdipendenza co-evolutiva con il sistema naturale della vita sulla Terra

 

Sappiamo che i sistemi ecologici condividono numerose forme di collaborazione sia per simbiosi che di biocenosi instaurando complesse relazioni di interazione collaborativa le quali sono la parte essenziale della sostenibilita’ degli ecosistemi viventi. Infatti in natura l’ istinto competitivo tra gli animali ha una funzione non distruttrice delle altre specie ma solo quella di mantenere in equilibrio la popolazione di specie diverse ed è tesa   a migliorare ciascuna specie selettivamente.

 

Viceversa l’ economia industriale ha preso come fonte unica di ispirazione un modello di competizione   denominata “Darwiniana” basata su un antagonismo senza limiti, che è quello che oggi conduce irrimediabilmente a pesanti ed inaccettabili distorsioni sociali che a loro volta inducono anche la degenerazione morale come conseguenza di un sistema di assurda competizione di tutti contro tutto.

 

A tal proposito abbiamo recentemente visto come la Grecia sia caduta nella trappola economica della competitivita’ eretta a simbolo della nostra epoca globale, nella quale prospera l’attirare investimenti esteri , mentre le nazioni sono costrette a ridurre prontamente il loro tenore sociale di vita (salari, assistenza, qualità della vita e dell’ ambiente ed infine la limitazione della libertà politica). Risultato netto di questo sistema di estorsione finanziaria competitiva è un abbassamento globale delle condizioni e delle aspettative in nome della competitività dello sviluppo e della prosperità economica.

 

Pertanto quello che serve oggi e’ il rinnovo di una cultura essenzialmente creativa che cambi definitivamente criteri che relazionano la competitivita’ produttiva e commerciale e lo sviluppo sociale che sono diventati antagonisti e che pertanto costituiscono la nostra rovina proprio in quanto conducono direttamente alll’ inevitabile collasso del sistema competitivo della societa’ industriale. Infatti la progressione consumistica dei paesi industrializzati non ha fatto la dovuta attenzione alle conseguenze della limitatezza delle risorse naturali, fingendo inoltre di poter ignorare la crisi strutturale generata dall’ inquinamento ambientale , dall’ effetto serra ed i conseguenti mutamenti climatici, ecc.. che ormai rappresentano un punto di non ritorno e pertanto mettono in evidenza la improrogabilita’ di un profondo cambiamento culturale ed economico del sistema globale di sviluppo industriale.

 

In tale contesto di profondo cambiamento economico e cognitivo è ormai necessario capire che la biodiversita’ e’ incompatibile con gli interessi competitivi inclusi nel contesto culturale antropocentrico individuale ed egoistico dello sviluppo industriale , la’ dove la competitivita’ e’ stata eletta a sistema fondante ed indiscutibile dello sviluppo economico, e che oggi, in presenza della crisi di sistema, diventa sopraffazione e violenza ed infine guerra tra i popoli stupidamente indotta dalla l’avidità di denaro di pochi sostenuti da finanzieri e banchieri ed affaristi della peggior specie che aumentare la loro ricchezza conducono il genere umano a sprofondare in una crisi globale irreversibile di non si vede la fine.

 

La Bio diversita’ è pertanto necessaria per dare sviluppo evolutivo alla complessa collaborazione del sistema vivente . Infatti i rapporti di simbiosi tra specie viventi in natura infatti migliorano a reciproco vantaggio gli organismi coinvolti Cosi’ i funghi ed i batteri co-operativamente metabolizzano gli elementi minerali presenti nel suolo, che vengono utilizzati dalle radici delle pianta. Le piante a loro volta forniscono ai funghi simbionti gli zuccheri prodotti con la fotosintesi indispensabili al loro metabolismo, ma che essi non sono in grado di sintetizzare . Inoltre la cooperazione e la condivisione sociale hanno un ruolo fondamentale in moltissimi gruppi di di animali e di insetti.

Purtroppo per avvalorare le logiche che favoriscano la competitivita’ economica-finanziaria , si riflette poco su le attivita collaborative della vita in natura pur sapendo che i fiori si affidano alla impollinazione degli insetti che la frutta ha una valore per la distribuzione dei semi , che la nostra respirazione di ossigeno dall’ aria è permessa dalla simbiosi ancestrale del nostro organismo con una batterio il Mitocondrio che ci permette di vivere in un ambiente ossigenato dalla produzione secolare delle piante verdi, ovvero che i batteri ne nostro intestino convivono determinando una collaborazione di biocenosi con noi permettendoci di alimentarci . Pertanto in natura anziche’ agire con modalita’ competitive moltissime specie condividono forme di biocenosi instaurando con complesse relazioni di interazione cooperativa che sono parte fondamentale della sostenibilita’ di tutti degli ecosistemi viventi,….ma nella cultura della cosi detta della “moderna civiltà occidentale”, tali interrelazioni intrinsecamente collaborative che danno vita a sistemi ecologici complessi, sono state messe ben poco in evidenza da una cultura tesa ad proprio per affermare il “metodo della competizione” come naturale lotta per la esistenza , cosi da poterlo applicare al mondo della produzione della economia della societa’ industriale, tutto cio’ solo per favorire un assurdo accumulo di ricchezza nelle mani di pochi che ormai, in tempo di crisi strutturale del sistema industriale viene e stupidamente gestito da egocentriche logiche di potere fine a se stesse.

 

A tutta questa cultura di assurda competitivita’ tra gli uomini priva di rispetto per l’ ambiente va posto definitivamente fine per realizzare la nuova strategia della LIVING ECONOMY basata sulla solidarieta’ umana e la sostenibilita’ ambientale puntualmente finalizzate ad individuare nuovi modelli cognitivi economici e comportamentali in grado di interpretare la realtà umana, culturale e scientifica, come nuovo fondamento socialmente innovativo dello sviluppo alternativo della futura societa’ della conoscenza.

 

 

 

BIBLIO ON LINE

 

Living Economics :

http://www.amazon.com/Living-Economics-Yesterday-Independent-Political/dp/1598130757 ;

Meccanicismo: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo_for_print.php?id=22704

Crisi e Superamento del meccanicismo: http://www.edscuola.it/archivio/lre/MECCANICISMO.pdf

Collasso Societa Industriale: http://www.caosmanagement.it/182-l-imminente-rischio-di-collasso-della-societo-industriale

BIODIVERSITA ED ALIMENTAZIONE 2010 in: https://dabpensiero.wordpress.com/2010/06/

Cromatina:http://www.treccani.it/enciclopedia/la-cromatina-e-il-controllo-dell-espressione-genica_(Enciclopedia_della_Scienza_e_della_Tecnica)/

Remote Control by DNA: http://www.edscuola.it/archivio/lre/remote_control_by_dna.pdf

Casi di simbiosi in natura: http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomitalia/it/archivio

L’ Eta dellaEmpatia: http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2762

Territorio ZERO: http://www.territoriozero.org/prefazione.html

Azoto-fissazione : (https://it.wikipedia.org/wiki/Azotofissazione )

Micorrizza: (https://it.wikipedia.org/wiki/Micorriza)

Krisis: http://docenti.unicam.it/tmp/4037.pdf

Il Punto di Svolta: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_punto_di_svolta