Dirigenti si nasce, si diventa … o ci si inventa!

LA “ BONTA’ ” DEL DECRETO SALVAPRESIDI
Dirigenti si nasce, si diventa … o ci si inventa!

La Legge 107 del 2015 (“La buona scuola”), all’articolo 1 comma
87 e seguenti, prevede una
procedura “Salvapresidi” che ha dell’incredibile.
La legge recita di voler SANARE i ricorsi, le pendenze e le irregolarità di precedenti concorsi
per Dirigenti Scolastici al fine di “ … garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico ”.
Chiaramente essa si riferisce ai fatti accaduti in varie regioni come Sicilia, Lombardia,
Campania e Toscana.
L’U.S.R. Sicilia, sulla base di quanto detto, in piena calura d’agosto, ha organizzato un corso
intensivo di 80 ore che si è svolto in 9 giorni lavorativi, e si prepara quindi a immettere in ruolo i
nuovi dirigenti (CONCORSI 20042006).
Questo comunicato vuole sottolineare la palese disparità di trattamento tra soggetti che
presentano simili condizioni e requisiti.
Nel pieno rispetto delle professionalità dei nostri colleghi, ci si chiede, tuttavia, come sia
possibile che docenti che non hanno superato alcuna prova concorsuale nel 2004 né la
ricorrezione dei loro elaborati negli anni successivi, abbiano accesso ad una corsia preferenziale
negata invece a chi una qualche prova l’ha superata!
Ciò è infatti avvenuto solo a discapito dei ricorsisti del concorso del 2011, i quali forse
vedranno “giustizia” solo tra tanti anni, in completo dispregio ai principi sulla parità di trattamento
universalmente riconosciuti e previsti altresì dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Ci domandiamo: in tutte le regioni d’Italia sono stati applicati gli stessi criteri di ammissione?
Siamo in un paese dove un Giudice della Repubblica che “. .. ha dato consiglio… o vi ha
prestato assistenza come consulente tecnico ” DEVE ASTENERSI ( art. 51 C.P.C), mentre
membri di commissione possono fare anche corsi a pagamento per Dirigenti Scolastici per
poi “dimettersi volontariamente”, stranamente ed immediatamente dopo la nomina?
Come mai, nel rispetto del diritto di uguaglianza e pari opportunità, non si dà la possibilità
anche ai concorrenti siciliani del 2011 di poter partecipare a quella che diverrebbe una nuova
prova concorsuale (corso di formazione con prova scritta) e che chiuderebbe definitivamente la
stagione dei ricorsi?
Si deve sottolineare inoltre che in Sicilia, a partire da settembre 2015:
• sarà necessario colmare i vuoti legati alla mobilità;
• resteranno un centinaio di istituti senza DS;
• con i pensionamenti 2016/2017 aumenteranno le presidenze vacanti;
• gli istituti in reggenza saranno alle prese con una “Riforma” di vasta portata.
Sulla q uaestio però è caduto l’oblio: tutto questo passa sotto il colpevole e complice silenzio di
quanti avrebbero dovuto e potrebbero intervenire per tutelare i diritti di tutti.
Tale modo di agire richiama alla memoria passate stagioni della politica, stagioni che si
credevano morte e sepolte, ma che di fatto risorgono all’occorrenza e non operano,
SICURAMENTE, per la “Buona scuola” tanto auspicata.

Un gruppo di docenti esclusi dal CorsoConcorso