Diritto allo studio, le associazioni studentesche chiedono più risorse e livelli essenziali

da Il Sole 24 Ore

Diritto allo studio, le associazioni studentesche chiedono più risorse e livelli essenziali

di Cl. T.

Riconoscimento dello status di studente e individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Sono alcune richieste avanzate dai rappresentanti degli studenti al primo tavolo di confronto sulle deleghe previste dalla riforma Renzi-Giannini, dedicato al diritto allo Studio. Più nel dettaglio il Forum delle associazioni studentensche ha chiesto anche un itnervento che favorisca i consumi culturali dei ragazzi, alla stregua della card da 500 euro per i docenti.

Il tavolo
All’incontro di ieri, al ministero dell’Istruzione, erano presenti i rappresentanti del Forum degli studenti e del Forum dei genitori che hanno incontrato i vertici del Miur. Gli studenti, in particolare, hanno presentato un documento congiunto con la loro proposta sul diritto allo studio. «Dopo la fase legislativa siamo entrati nella delicata e importante fase attuativa – sottolinea il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini -. Ringrazio tutti coloro che parteciperanno ai tavoli dando il loro costruttivo contributo al cambiamento che vogliamo apportare nella scuola italiana». Il prossimo incontro è previsto mercoledì 7 ottobre al Miur sull’inclusione degli studenti con disabilità.

I principi di delega sul diritto allo studio
A fissare i paletti della delega sul diritto allo studio è direttamente la «Buona Scuola». Che evidenzia come il provvedimento attuativo deve puntare a garantire l’effettività di questo diritto «su tutto il territorio nazionale», nel rispetto delle competenze delle regioni in tale materia, attraverso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, sia in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio, sia in relazione ai servizi strumentali. Le nuove norme, è scritto sempre nella legge 107, dovranno poi portare a un potenziamento della Carta dello studente, tenuto conto del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale, al fine di attestare attraverso la stessa lo status di studente e rendere possibile l’accesso a programmi relativi a beni e servizi di natura culturale, a servizi per la mobilità nazionale e internazionale, ad ausili di natura tecnologica per lo studio e per l’acquisto di materiale scolastico, nonché possibilità di associare funzionalità aggiuntive per strumenti di pagamento attraverso il borsellino elettronico.