PROGETTO “GIRLS CODE IT BETTER”

PROGETTO “GIRLS CODE IT BETTER”

SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA MAW – MEN AT WORK AGENZIA PER IL LAVORO E L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L’EMILIA ROMAGNA

 

20 scuole secondarie di primo grado della regione per una tecnologia più al femminile

 

MAW Men at Work – Agenzia per il Lavoro e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia- Romagna hanno firmato un protocollo d’intesa per la diffusione del progetto di sviluppo delle competenze tecnologiche “Girls Code it Better” – Edizione 2015/2016 – nelle scuole secondarie di primo grado della regione Emilia-Romagna.

“Girls Code it Better” è un progetto proposto da MAW con l’obiettivo di avvicinare le ragazze alla tecnologia ed all’informatica per permette loro di scoprire le proprie potenzialità. Un mondo in continuo sviluppo e ricco di opportunità, nel quale però, come evidenziato da ricerche internazionali, le donne sono ancora poco rappresentate.

Il protocollo di intesa si inserisce nel quadro della diffusione in Emilia-Romagna delle azioni previste dal “Piano Nazionale Scuola Digitale”, attraverso l’utilizzo quotidiano delle tecnologie e delle risorse digitali per l’insegnamento e l’apprendimento. L’accordo nasce dalla valutazione positiva data dall’Ufficio Scolastico Regionale di una prima esperienza, svoltasi nell’anno scolastico 2014/2015, che ha visto cinque istituti della regione partecipare al progetto. Quest’anno il progetto interessa studentesse delle classi prime, seconde e terze di 20 scuole secondarie di primo grado dell’Emilia-Romagna.

L’Ufficio Scolastico Regionale coordinerà lo svolgimento del progetto nelle scuole, agevolando la partecipazione del personale coinvolto agli incontri di formazione previsti in preparazione dei corsi. Metterà inoltre a disposizione gli strumenti della piattaforma “Google Apps for Education”, gestita dal Servizo Marconi dell’USR per l’Emilia-Romagna, che permetterà di realizzare un ‘ambiente virtuale’ in cui conservare i materiali del progetto e uno spazio di comunicazione e scambio online.

MAW realizzerà a titolo gratuito 17 percorsi formativi per le studentesse che saranno selezionate per partecipare al progetto nelle 20 scuole coinvolte, associando a ciascun gruppo un docente tutor ed un maker che condurranno gli incontri, tenuti presso le scuole. L’azione di formazione ha un ruolo centrale nell’economia del progetto e sarà orientata tanto agli aspetti tecnici quanto a quelli metodologico-didattici. I gruppi utilizzeranno tecnologie avanzate (stampa 3D, microprocessori programmabili) per realizzare il percorso, ma allo stesso tempo i maker dovranno calarsi nella realtà e nelle dinamiche della scuola per arrivare al risultato.

“Avere siglato un intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna è per noi una grande opportunità per estendere la portata delle attività di Girls Code it Better. E’ un progetto che promuoviamo su scala nazionale, ma è molto importante che sia realizzato raccordandolo con le caratteristiche dei territori in cui si svolge e con le esigenze specifiche di studentesse e famiglie. E’ questo il valore aggiunto della collaborazione fra pubblico e privato, fra scuola e azienda: MAW porta sue risorse e competenze, una visione del mondo del lavoro che si incrocia con le caratteristiche della società e del territorio di cui la scuola è protagonista, arricchendo la formazione – commenta Costanza Turrini di MAW – Ora possiamo lavorare con più scuole e far capire a molte ragazze le opportunità offerte dall’economia digitale. Ancora oggi sono tanti i condizionamenti che portano loro stesse, a volte anche le famiglie e gli insegnanti, a pensare che le materie scientifiche e tecnologiche non siano adatte alle donne. E’ un grandissimo errore di prospettiva e un grande spreco di risorse e di capacità: in Europa mancano ben 900.000 persone qualificate in grado di lavorare nel settore ICT”.

“La collaborazione con MAW Men at Work per le scuole della nostra regione rappresenta una modalità innovativa per realizzare il principio delle pari opportunità a partire dalle fasce più giovani – spiega il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari – E’ infatti necessario attivare queste azioni già a partire dal primo grado di istruzione affinché il binomio donna-tecnologia possa trovare consolidamento nella società adulta”.