Guida operativa Alternanza Scuola Lavoro

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
GUIDA OPERATIVA PER LA SCUOLA

INDICE

1. Orientamenti europei e quadro normativo nazionale
2. Finalità dell’alternanza scuola lavoro
3. Raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro

a. Ricognizione dei fabbisogni formativi sul territorio: ruolo dei Poli tecnico professionali e degli Istituti Tecnici Superiori
b. Forme di accordo scuola, territorio e mondo del lavoro
c. Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro
d. I protocolli d’Intesa
e. Laboratori territoriali per l’occupabilità
f. Altre esperienze territoriali: Bottega-scuola, Scuola-impresa e altre Buone pratiche

4. Progettazione didattica delle attività di alternanza scuola lavoro

a. Ruolo del Comitato Tecnico scientifico (CTS) o del Comitato scientifico (CS)
b. Coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica
c. Tempi e metodi di progettazione
d. Progettazione del curriculum integrato dell’alunno
e. Percorso formativo personalizzato

5. Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro
6. Requisiti delle strutture ospitanti
7. Convenzioni
8. Funzione tutoriale
9. Impresa formativa simulata
10. Attività di alternanza con riferimento alla normativa sull’apprendistato
11. Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro nelle strutture ospitanti
12. Valutazione e Certificazione delle competenze in alternanza scuola lavoro

a. Valutazione degli apprendimenti
b. I soggetti coinvolti e gli strumenti per la valutazione degli apprendimenti
c. La certificazione come elemento di valorizzazione delle esperienze formative
d. Trasversalità e rilevanza della certificazione

13. Valutazione delle attività di alternanza scuola lavoro in sede di scrutinio
14. Monitoraggio e valutazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro
15. Risorse finanziarie

a. Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche – ex lege 400/97
b. Fondo di cui all’articolo 1, comma 39, legge 107/2015
c. Risorse del Fondo Sociale Europeo derivanti dal P.O.N “Per la Scuola”

16. Rendicontazione delle attività di alternanza scuola lavoro

ALLEGATI

Modulistica di riferimento:
a) fac-simile modello di presentazione progetto di alternanza scuola lavoro;
b) fac-simile patto formativo dello studente – modulo di adesione ai percorsi di alternanza scuola lavoro;
c) fac-simile convenzione tra istituzione scolastica e soggetto ospitante;
d) fac-simile valutazione dei rischi per l’attività di alternanza scuola lavoro;
e) esempio di scheda di valutazione studente a cura della struttura ospitante;
f) fac-simile scheda di valutazione del percorso di alternanza scuola lavoro da parte dello studente;
g) griglia delle attività dell’impresa formativa simulata;
h) fac-simile attestato di certificazione delle competenze;
i) link di riferimento alle “Buone pratiche” delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.


Lettera del Ministro

Roma, 8 ottobre 2015

Cari dirigenti scolastici,
Cari insegnanti,

come sapete la legge 107 approvata lo scorso luglio in Parlamento fa fare un balzo in avanti al rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Per la prima volta l’alternanza diventa un elemento strutturale dell’offerta formativa. Per tutti. La Buona Scuola prevede infatti che vi sia un monte minimo di ore di alternanza nell’ultimo triennio delle superiori: 400 per tecnici e professionali e 200 per i licei.
Il Governo ha inteso sostenere questo grande cambiamento anche finanziariamente, con una dote di 100 milioni di euro all’anno. Dieci volte di più delle risorse stanziate l’anno scorso, che ogni scuola si vedrà assegnare in aggiunta al suo fondo di funzionamento. A questi fondi si andranno a combinare altri 18,9 milioni previsti dal Decreto Ministeriale 435 del 2015 oltre alle risorse del Fondo Sociale Europeo destinate attraverso il Programma Operativo Nazionale Scuola.
Siamo pronti a partire: quest’anno avremo almeno 500.000 ragazzi impegnati obbligatoriamente nell’alternanza. A regime, nel triennio, saranno circa 1 milione e mezzo gli studenti coinvolti.
Quella dell’alternanza è un’innovazione storica per l’impianto formativo della scuola italiana, perché punta ad aprire le porte delle scuole alle esperienze e alle competenze che si formano fuori dall’aula, unendo sapere e saper fare.
Ciò avrà un effetto anzitutto sull ‘occupabilità dei ragazzi: siamo il Paese OCSE con il minor numero di giovani tra i 16 e i 29 anni che combinano lo studio con esperienze sul lavoro e il secondo peggiore per disoccupazione nella stessa fascia. Migliorare il dialogo tra istruzione e mondo del lavoro in questi anni decisivi, in sinergia con le iniziative che il Governo sta mettendo in campo sulla semplificazione del mercato del lavoro, è essenziale.
Un’esperienza significativa nei luoghi lavoro – in un’impresa, in una pubblica amministrazione o in un’istituzione culturale – è decisiva per trasmettere le competenze trasversali di cui i nostri ragazzi hanno sempre più bisogno: lavoro in gruppo, progettazione, comunicazione e competenze di cittadinanza.
L’alternanza scuola lavoro è infine uno straordinario strumento di orientamento, anche per i ragazzi che decidono di proseguire gli studi verso un percorso universitario. Permette loro di toccare con mano le realtà mutevoli che li aspettano quando si cimenteranno con il mondo del lavoro; di capire i propri punti di forza e di debolezza, di scoprire le proprie passioni. E, dunque, di fare scelte più adeguate per il loro futuro.
Sappiamo che rendere disponibile a tutti gli studenti questa grande opportunità non è un compito semplice per le scuole. Servono risorse, ma anche capacità progettuali e di dialogo con il territorio. Servono flessibilità e disponibilità da parte dei docenti.
Per questo motivo abbiamo predisposto la Guida che ricevete oggi. Si tratta di uno strumento pratico, ricco di informazioni e di indicazioni operative per costruire percorsi di alternanza adatti alla vostra scuola.
È il primo strumento che vi mettiamo a disposizione. Seguiranno la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e il Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili a svolgere questi percorsi, che si potranno fare anche d’estate e anche all’estero. A questi affiancheremo, nei prossimi mesi, iniziative di assistenza tecnica, di accompagnamento e di monitoraggio.
Ma, come sempre, sappiamo bene che il successo di un così grande cambiamento dipende, in ultima istanza, dalle scuole stesse, e da voi che ci lavorate ogni giorno e che ne assicurate la crescita ed il miglioramento. A noi il dovere di offrirvi gli strumenti più efficaci per compiere al meglio la missione educativa a cui siete chiamati.

Il Ministro
Stefania Giannini


Scuola lavoro, inviata la Guida operativa

Giannini: “Con riforma risorse certe, subito coinvolti 500.000 studenti”

Arriva nelle scuole il primo “manuale” per la progettazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro. Novantaquattro pagine, allegati esemplificativi compresi, pensate per guidare passo dopo passo dirigenti scolastici e docenti, dall’ideazione del progetto al momento del monitoraggio finale.
La Guida operativa è stata inviata alle scuole secondarie di secondo grado accompagnata da una lettera del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. La Buona Scuola ha fatto fare un “balzo in avanti al rapporto fra scuola e lavoro”, ricorda il Ministro. L’alternanza diventa da quest’anno “un elemento strutturale dell’offerta formativa”. Con almeno 400 ore da effettuare negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei.
“Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che questo Governo ha inteso sostenere anche finanziariamente con una dote di 100 milioni di euro all’anno”, ricorda Giannini nella lettera di accompagnamento. “Siamo pronti a partire: quest’anno avremo almeno 500.000 ragazzi impegnati obbligatoriamente nell’alternanza. A regime, sul triennio, saranno circa 1 milione e mezzo gli studenti coinvolti”.
A fronte del nuovo obbligo, il Miur ha voluto fornire una Guida molto pratica che parte dal contesto normativo di riferimento, ripercorrendo tutte le novità previste dalla riforma, per poi addentrarsi nei passaggi necessari per attivare i percorsi di alternanza. Che da quest’anno, per effetto della Buona Scuola, potranno essere svolti anche in periodi extra scolastici, ad esempio in estate, e anche all’estero. Sarà possibile per i ragazzi andare non solo nelle imprese, ma anche in enti pubblici e nelle istituzioni culturali. È la prima volta che alle scuole viene fornito uno strumento di questo tipo.
“Quella dell’alternanza è un’innovazione storica per l’impianto formativo della scuola italiana, perché punta ad aprire le porte delle scuole alle esperienze e alle competenze che si formano fuori dall’aula, unendo sapere e saper fare”, ricorda il Ministro. Alla Guida faranno seguito “la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e il Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili a svolgere questi percorsi”. Nei prossimi mesi ci saranno iniziative di assistenza tecnica, di accompagnamento e di monitoraggio.

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