Conto alla rovescia per l’approvazione del RAV e faq per la valorizzazione dei docenti

da La Tecnica della Scuola

Conto alla rovescia per l’approvazione del RAV e faq per la valorizzazione dei docenti

L.L.

Nel ricordare che entro il 10 ottobre le scuole dovranno definitivamente approvare il proprio Rapporto di Autovalutazione, dopodiché tutti i RAV saranno pubblicati nell’apposita sezione del portale “Scuola in chiaro” dedicata alla valutazione, segnaliamo che il sito del Sistema Nazionale di Valutazione presenta una nuova interfaccia e nuovi contenuti.

Oltre alla grafica, sono state introdotte due aree dedicate ai dirigenti e ai docenti.

Per quanto riguarda, in particolare, i docenti, il Miur propone una serie di faq, contenute in una sezione in divenire che verrà continuamente implementata e costituirà un riferimento per il Comitato tecnico scientifico che dovrà definire alla fine di questo triennio le “Linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale”.

Riportiamo di seguito le prime faq pubblicate:

Da quale anno scolastico parte la valorizzazione del merito del personale docente nelle istituzioni scolastiche?

Si parte subito con l’anno scolastico 2015/2016.
La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.

Quale sarà la somma destinata ad ogni scuola?

Un decreto specifico del Ministro ripartirà il fondo a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. Comunque il livello medio di finanziamento per ogni scuola su cui è possibile iniziare a fare delle ipotesi è di mediamente 24.000 euro.

Il fondo è rivolto a tutti i docenti?

Il fondo è indirizzato a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, irc). Viene definito “bonus” in quanto è da considerare come una retribuzione accessoria che può essere confermata o non confermata di anno in anno in relazione ai criteri stabiliti e alle valutazioni ricevute.

Chi stabilisce il bonus per i docenti?

I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione (vedi composizione in comma 129) mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico. È indubbio che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia gestionale delle istituzioni scolastiche.

Il bonus ha una cifra minima ed una massima a cui attenersi per ogni docente?

No, non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente.
Comunque, bisogna tenere in considerazione che il fondo è indirizzato specificatamente al merito professionale del personale docente, prefigurando di conseguenza dei criteri che sappiano effettivamente rilevarlo e valutarlo per poi promuoverlo e valorizzarlo. Più i criteri saranno condivisi ma nello stesso tempo stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili più probabilmente implicheranno una differenziazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso in quanto andranno effettivamente a premiare il merito.