“La vita è facile ad occhi chiusi “ un film di David Trueba
di Mario Coviello
Dall’otto ottobre è possibile andare a vedere “ La vita è facile ad occhi chiusi”, un film spagnolo di David Trueba che vi consiglio perché è onesto, pulito,e può aiutare i genitori e gli insegnanti a capire i giovani .Si ispira alla storia vera di Juan Carrion, un professore di inglese che volle a tutti i costi incontrare nel 1966 John Lennon in Almeria, durante le riprese del film “ Come vinsi la guerra” di Richard Lester. Lo volle incontrare per essere aiutato nella trascrizione in spagnolo dei testi delle canzoni dei Beatles che utilizzava per insegnare l’inglese ai suoi adolescenti in una scuola di preti nella Spagna di Francisco Franco.
Il film, che è un classico road movie, racconta il viaggio che è anche la ricerca interiore di questo professore non più tanto giovane, calvo, con gli occhialini e la pancetta che conosciamo in classe mentre spiega “Help” e dice ai suoi ragazzi che “ La vita è come un cane, se sente che hai paura ti morde “ e lo dice, mentre un vecchio prete, il direttore della scuola, prende a schiaffi un adolescente davanti ai suoi occhi.
Per strada carica sulla sua Fiat prima Belen, una ragazza di venti anni che scappa da un collegio dove è stata rinchiusa perché incinta e poi il sedicenne Juanio al quale il padre poliziotto vuole tagliare i capelli lunghi “da femmina “. Juan non fa domande, prediche; offre loro il cibo che ha portato con sé, dà loro una mano e racconta di sé, dei suoi ragazzi. I due giovani a poco si aprono e si mostrano fragili e forti allo stesso tempo, vogliono decidere della loro vita, anche se non hanno ancora scoperto in quale direzione andare. E il professore li incita “ Vai cammina, non sarai arrivato finchè non avrai perso tutto”.Le riprese del film iniziano all’alba e allora “Alzati presto, qualcuno dovrà pure accendere il sole” Della Spagna franchista dice “ In questo paese i giovani sono disperati perché non hanno futuro..” e a noi che lo ascoltiamo viene in mente la nostra Italia.
Le riprese del film sono blindate,ci sono i poliziotti che non lasciano passare nessuno. Li aiuta un barista catalano Ramon che la moglie più giovane ha lasciato con un figlio disabile. Si fa dare una mano dal ragazzo a servire i clienti e li fa arrivare sul set con il camion dell’acqua. Il professore e John Lennon si incontrano e tutti gli album successivi dei Beatles verranno accompagnati dai testi delle canzoni.
L’attore protagonista è lo straordinario Javier Camara, già interprete per Pedro Almodovar di “ La mala educacion “ e “Parla con lei “ Lo spettatore viene rapito dai panorami aperti dell’Almeria, e gli tornano alla mente gli spaghetti-western di Sergio Leone prima maniera. La splendida fotografia di Danel Vilar è tutta sui toni gallo ocra. Il tempo risulta rarefatto e passa lentamente. Un discorso a parte merita la musica. Sul set del film di Lester Lennon , che era in crisi con gli altri Beatles e voleva abbandonare la musica per il cinema, stava componendo “Strawberry Fields Forever”, canzone che viene citata esplicitamente nel titolo del film di Trueba, ma che appare solo di straforo, probabilmente per ragioni di costi d’autore. Ma Pat Metheny è un grande e ha vinto con la sua colonna sonora uno dei sei premi Goya che sono andati a “ La vita è facile ad occhi chiusi” Javier Cámara ha raccontato in un’intervista del suo personale incontro con il professore che ha ispirato il film a Cartagena, un arzillo ultranoventenne molto contento della pellicola, soprattutto del fatto che almeno dopo tanti anni tutto il mondo conosca la sua storia perchè “ Essere onesti potrà non farti avere molti amici, ma ti farà avere quelli giusti” John Lennon.
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