Radio24 lancia “Anche noi disabili”

Radio24 lancia “Anche noi disabili”

Una finestra sulla disabilità su tutti i programmi dell’emittente radiofonica; inaugura domani Melog di Gianluca Nicoletti. Un numero verde e una mail per raccogliere storie e segnalazioni. Raccontare la disabilità dall’interno, immedesimandosi

da Redattore sociale
21 ottobre 2015

ROMA – Un atto di “immedesimazione”, per comprendere a fondo e raccontare “da dentro” la disabilità, mettendo a fuoco i problemi e le difficoltà che essa incontra ogni giorno nell’ambiente e nella società: è questo l’obiettivo dell’’iniziativa “Anche noi disabili”, che coinvolgerà trasversalmente, a partire da domani, programmi, notiziari e sito di Radio 24. Storie, casi, idee e testimonianze saranno raccolti tramite il numero verde 800 240024 e un indirizzo di posta elettronica dedicato:  anchenoidisabili@radio24. Le segnalazioni diventeranno notizie e storie,  punto di partenza per inchieste, campagne mirate e giornate tematiche. Circoleranno dai notiziari ai contenitori informativi e avranno una loro presenza costante in un’apposita area web del sito Radio 24 con testo e podcast.
Ad inaugurare questa “voce di civiltà e impegno” sarà “Melog – Cronache Meridiane”, la trasmissione di Gianluca Nicoletti , che domani ospiterà Luca Pancalli , presidente del Comitato italiano paralimpico, Roberto Romeo, presidente nazionale dell’Anglat e Stefano Trasatti, direttore dell’agenzia di informazione “Redattore sociale”. “Dobbiamo immaginarci ‘anche noi disabili’ – spiega Nicoletti – proprio perché nessuno di noi può dirsi totalmente esente da momenti di smarrimento nell’accorgersi che non sempre il mondo che ci circonda ci accoglie come noi vorremmo. Siamo tutti disabili di fronte a un atto di prepotenza che subiamo in silenzio, siamo disabili quando qualcuno ci fa sentire inadeguati, siamo disabili quando non riusciamo a competere con le performance altrui. Siamo disabili quando dobbiamo accudire un genitore anziano, un figlio in difficoltà, una persona anche sconosciuta a cui leggiamo in faccia la mortificazione.”

Questo il “doppio senso” del titolo della trasmissione: da un lato, “anche noi disabili” significa empatia, immedesimazione, “parlare dei disabili dal loro punto di vista”, spiegano i promotori dell’iniziativa. Dall’altro, “provare a fare in modo che tutti guardino il mondo con gli occhi di chi deve fare i conti ogni giorno con un qualsiasi tipo di disabilità”. Tra i temi che saranno affrontati ci sono le barriere nei viaggi, nei trasporti e nell’accoglienza turistiche, i problemi legati all’inclusione scolastica e i casi di discriminazione ai danni di persone con disabilità fisica, psichica e relazionale. Ma sarà dato spazio anche ai progetti che funzionano, alle buone prassi italiane ed internazionali replicabili, così come alla ricerca, alle scoperte scientifiche e alle innovazioni tecnologiche che facilitano la vita, o che possono addirittura cambiarla.