Faraone, ecco le cifre per scuole e università

da tuttoscuola.com

Faraone, ecco le cifre per scuole e università
Contributi per libri di testo, edilizia, prof atenei e ricerca nella legge di Stabilità

Ci stiamo lavorando e siamo convinti che porteremo a casa conquiste indispensabili per l’istruzione del Paese. Mi riferisco a ciò che la Legge di Stabilità, uscita ieri dalla Commissione Bilancio al Senato, prevede per scuola, università e ricerca. Risorse che si aggiungono ai 3 miliardi e mezzo messi in campo con #labuonascuola (e altro cercheremo di aggiungere con il passaggio alla Camera)”. Lo scrive su Facebook il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che poi entra nel merito.

Osservate le cifre che vi elencherò (calcolatrice alla mano, continuiamo a investire come mai prima sull’istruzione), ma fate attenzione anche alle voci accanto: tutte priorità strategiche per fare da volano alla ripresa del Paese“, scrive il sottosgretario.

Capitolo scuola: 10 milioni – spiega Faraone – ogni anno fino al 2018 per sostenere le famiglie nell’acquisto dei libri di testo, 5 milioni per gli istituti musicali pareggiati, 25 milioni di euro alle paritarie grazie ai quali, di fatto, potranno raggiungere il tetto massimo di finanziamenti che hanno ricevuto da quando sono state riconosciute parte fondamentale del sistema di istruzione pubblico“.

Capitolo edilizia scolastica (che ritorna come priorità fondamentale per questo governo): ancora fondi per le scuole innovative (la 107 stanziava già 300 milioni) e la possibilità per i comuni di tenere fuori dal pareggio di bilancio le spese di compartecipazione agli interventi di edilizia scolastica finanziati con i Mutui Bei“.

Capitolo università e ricerca. Prima di tutto – continua Faraone – diritto allo studio: più 5 milioni per borse di studio per studenti universitari. E esenzione Irpef per le borse di studio Erasmus Plus. E sempre in ambito di internazionalizzazione 50 milioni per il 2016 (75 a partire dal 2017) per la chiamata diretta di 500 professori universitari (dall’estero o operanti in Italia), che si sono distinti per elevato merito scientifico e altri fondi per l’assunzione di 1200 ricercatori (200 agli enti di ricerca e 1000 alle università). Per i docenti universitari, poi, sblocco degli scatti: 25 milioni per il 2016, 30 milioni dal 2017”.

L’istruzione” – conclude il sottosegretario – “non è un investimento a perdere. È produttrice di Pil. Faremmo bene a ricordarcelo più spesso“.