FARE RETE PER COMBATTERE LA PAURA E IL TERRORISMO

FARE RETE PER COMBATTERE LA PAURA E IL TERRORISMO

“INCLUDE” A Matera traccia una road map per l’integrazione linguistica e culturale

Martedì 24 novembre 2015, con una conferenza internazionale conclusiva in Casa Cava a Matera, la rete europea “ Include” ha fatto il bilancio dei suoi primi tre anni di vita.

Matera con il suo fascino ha accolto nei sassi i 7 membri della rete provenienti da 6 Stati dell’Unione Europea: Istituto per la Ricerca Sociale – IRS (Italia), Iniciativas Innovadoras S.A.L. (Spagna): APOFIL (Italia),Université Montesquieu Bordeaux IV – UMBIV (Francia), Vytautas Magnus University –VMU (Lituania), Arcola Research llp (Gran Bretagna).

INCLUDE è una rete europea che opera nel campo delle politiche linguistiche per l’inclusione sociale attiva di gruppi a rischio di esclusione immigrati, componenti di minoranze linguistiche, anziani,NEET, disabili,sostenendo e incoraggiando lo scambio e la diffusione di pratiche, linee guida comuni e risorse di CLIL (Content and Language Integrated Learning).Include in questo modo vuole contribuire allo sviluppo inclusivo della società europea.

Certo parlare di accoglienza,integrazione dopo la tragedia di Parigi e lo stato d’assedio che l’Europa vive a causa dell’ISIS non è facile. E l’Europa di studiosi,esperti,uomini e donne di scuola presenti a Matera ha affermato con forza la necessità della cultura per combattere la violenza e la paura.

Giuseppe Romaniello e Francesco Marcigliano dell’APOF il di Basilicata, in qualità di padroni di casa, hanno accolto al meglio i loro ospiti con alunni e docenti , la Fondazione del Premio Nobel Betty Williams “ Città della Pace”, e Mario Coviello, già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bella, una scuola a colori che accoglie alunni provenienti da paesi africani e dalla Romania, Albania, India.

Con loro Eugenia, moglie di un prete ortodosso che viene dalla Romania,Bexi, infermiera colombiana che lavora al San Carlo di Potenza, Sylla, della Guinea e Plus dalla Nigeria, ospiti a Muro Lucano di una comunità. Questi cittadini stranieri hanno raccontato durante il convegno la loro vita, le difficoltà di inserimento in Basilicata e come, grazie ai corsi di lingua italiana dell’APOF il , sono riusciti a vivere meglio la loro esperienza di migranti.

La rete INCLUDE affronta il tema, di forte attualità, dell’importanza della componente linguistica nei processi di inclusione sociale, operando su due livelli: Politico: attraverso la promozione, la diffusione e lo scambio di esperienze e pratiche di· inclusione attiva e coesione sociale; Pratico: attraverso il coinvolgimento di professionisti del settore, identificando,· organizzando e mettendo in comune pratiche di CLIL (Content and Language Integrated Learning) rivolte a immigrati e altri gruppi a rischio di esclusione e rendendole accessibili da parte di centri linguistici pubblici e privati, scuole di lingue, centri di formazione, insegnanti, formatori, facilitatori, orientatori.

La rete INCLUDE ha dimostrato con tre anni di intenso lavoro e con il convegno di Matera che il panorama delle politiche e delle pratiche di apprendimento linguistico per l’inclusione sociale attiva è caratterizzato da un elevato livello di omogeneità e di capacità di analisi da parte di tutti i soggetti a vario titolo e in vario modo coinvolti in questi temi e il suo sito http://www.includenetwork.eu/index.php/es/programme-matera-2015, rende disponibili materiali utili per docenti, operatori sociali per l’apprendimento linguistico

Nel corso della giornata i partecipanti, con un intenso lavoro nelle sessioni, hanno costruito una road map per l’apprendimento linguistico che Include presenterà ai decisori delle politiche di integrazione a livello europeo. Il convegno ha ribadito che l’integrazione avviene solo attraverso la conoscenza della cultura dell’altro, conoscenza come scambio di esperienza di vita,e narrazioni di sentimenti, emozioni,vissuti.

Un compito impegnativo attende l’APOF il di Basilicata che per tutto il 2016 coordinerà le attività della rete e con loro la Regione Basilicata vuole , anche con tutto il lavoro di preparazione a Matera 2019, indicare una strada di convivenza all’Europa dei migranti.