Assemblea nazionale del movimento per la scuola della Costituzione

L’assemblea nazionale del movimento per la scuola della Costituzione, riunita a Roma
il 29 novembre 2015 e molto partecipata, ha deliberato all’unanimità di procedere sulla
via del referendum abrogativo della pessima legge 107, per riaffermare i principi di
uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Carta della Repubblica Italiana.
Alleghiamo il documento, approvato all’unanimità.
Il comitato nazionale di sostegno alla legge di iniziativa popolare
per una buona scuola della Repubblica
L’assemblea nazionale tenutasi a Roma il 29 novembre con la partecipazione dei seguenti soggetti:􀀁
Comitati per il sostegno alla Lip scuola, Docenti autoconvocati Cosenza, Autoconvocati Scuola
Roma e Lazio, Adida, Associazione Nazionale Docenti, Associazione Difesa Scuola Pubblica
Vicenza, Coordinamento Regionale Campano Lavoratori della Scuola, USB PI Scuola, Cobas,
Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione, Associazione Nazionale per la Scuola
della Repubblica, Associazione docenti abilitati per merito (ADAM), Retescuole, Unione degli
Studenti, Unicobas, Illumin’Italia, Cub scuola, Insegnanti Calabresi, Partigiani della Scuola
Pubblica, Flc Cgil, No Invalsi, Il Sindacato è un’altra cosa, Usi, Associazione Nazionale Insegnanti
Diplomati, Comitato Genitori Insegnanti per la Scuola Pubblica Padova, Rete della Conoscenza,
Cogede Genova, Cps Napoli, Coordinamento Scuole Viterbo, CPS Roma, Cinecittà Bene Comune,
Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Assemblea Genitori e Insegnanti di Bologna e
Provincia, Associazione per una nuova primavera della scuola pubblica, Cisp Roma, Crides Roma,
Mida Precari, Coordinamento docenti provincia di Latina (CSL)
alla presenza di rappresentanti
di Comitati per l’acqua pubblica e Coordinamento per la Democrazia costituzionale
e dei seguenti partiti e movimenti politici
Gruppo Parlamentare Sinistra Italiana – Partito della Rifondazione Comunista – Movimento 5
Stelle – Altra Europa per Tsipras – Possibile – Azione Civile,
dopo aver espresso solidarietà per gli studenti di Acerra e Firenze, minacciati di provvedimenti
repressivi per aver liberamente espresso la propria contrarietà all’attuale gestione della scuola
pubblica,􀀁
ha deciso di:􀀁
1) procedere sulla strada del referendum contro la legge 107;
2) inserire il referendum scuola in una tornata referendaria sui temi sociali come lavoro e ambiente,
prendendo in considerazione l’ipotesi di accompagnare anche il percorso dei referendum
istituzionali;
3) costruire allo scopo un comitato promotore ampio e diffuso;
4) convergere sui seguenti temi dei quesiti:
• libertà di insegnamento contro i poteri del dirigente manager􀀁
• diritti degli studenti􀀁
• sostegno e difesa per la scuola della Costituzione, gratuita, democratica, laica, pluralista e
inclusiva, finalizzata ai principi di uguaglianza e solidarietà di tutte le cittadine e i cittadini,
discutendo – in seguito alla relazione del prof. massimo Villone – quesiti relativi a:􀀁
• chiamata diretta degli insegnanti, ambiti territoriali, abolizione della titolarità􀀁
• comitato di valutazione e premio di merito􀀁
• alternanza scuola-lavoro􀀁
• curriculum dello studente􀀁
• school bonus􀀁
valutando anche l’abrogazione totale, che permetterebbe di tenere dentro punti su cui non sarà
possibile presentare quesiti parziali, per problemi sia tecnici sia di quantitò, coerentemente con la
non emendabilità della 107 espressa dal movimento contro la Buona scuola.􀀁
5) Affidare al comitato promotore il compito di riunire tutti i costituzionalisti che hanno lavorato
alla definizione dei quesiti e decidere su quali raccogliere le firme.
L’assemblea lancia un appello a tutte le forze della scuola che non hanno partecipato ad entrare a
far parte di un comitato promotore che deve essere il più ampio possibile, soprattutto al fine di
promuovere – nell’ambito di un processo referendario allargato, plurale, sociale – un referendum
non della scuola, ma per la scuola come strumento dell’interesse generale.
L’assemblea decide di mettere l’elaborazione del comitato tecnico scientifico a disposizione di
quanti stanno lavorando sui quesiti, invitandoli a concordare in tempi rapidi una sede di confronto
nella quale definire una posizione unitaria. Nei prossimi giorni sarà definita una data per l’incontro
che – entro il mese di gennaio – costituirà il comitato proponente, perché, sulla scorta delle

indicazioni del comitato tecnico scientifico – individui i quesiti referendari.

Il testo del documento è stato approvato all’unanimità; i Cobas scuola, pur esprimendo un
orientamento positivo, delibereranno la campagna referendaria e l’adesione al comitato
promotore nella propriaassemblea nazionale del 13 dicembre