La Giunta Esecutiva, da cui tutto ha origine

La Giunta Esecutiva, da cui tutto ha origine

di Gerardo Marchitelli

 

1. Premessa.

La finalità perseguita da questo lavoro, come osserva il Consiglio di Stato nel parere sulla legge n. 241 del 90, è quella di rendere concrete le responsabilità, evitando che “queste sfumino, nell’ambito dell’apparato o si nascondano dietro l’autorità di vertice”.

 

2. Il Direttore dei servizi generali amministrativi (DSGA): diretta responsabilità amministrativa.

Il Contratto Collettivo Scuola assegna al DSGA la responsabilità diretta dell’attività di istruzione, della predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili. E’ funzionario delegato e ufficiale rogante. Ai sensi dell’art 6 della legge 241 del 90 e s.m.i, il tutto, si articola, nelle seguenti azioni e responsabilità:

a) valutazione, ai fini istruttori, delle condizioni di ammissibilità, dei requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l’emanazione di provvedimento finale da parte del dirigente scolastico;

b) adozione di ogni misura per l’adeguato e sollecito svolgimento dell’istruttoria.

c) proposte di momenti di studio su determinati atti o procedure;

d) cura degli atti deliberati dagli organi collegiali;

e) comunicazioni, pubblicazioni e notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti;

f) predispone il provvedimento finale da adottare da parte del dirigente scolastico non ricompresi espressamente dalla legge tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo del Consiglio di Istituto, allegando relazione sui requisiti di legittimazione e di ammissibilità.

g) predispone e presenta in Giunta esecutiva, il bilancio preventivo e le eventuali variazioni, nonché il conto consuntivo

h) relaziona in Giunta Esecutiva sul procedimento finale predisposto in ordine alle condizioni di ammissibilità, ai requisiti di legittimazione e ai presupposti rilevanti per l’adozione del provvedimento finale da parte del consiglio di istituto.

L’elencazione suddetta non è da considerarsi né tassativa né tantomeno esaustiva in quanto il DSGA ha il compito di porre in essere tutte quelle attività necessarie per la conclusione del procedimento amministrativo nel rispetto delle disposizioni del settore scuola.

 

  1. IL DSGA e la Giunta Esecutiva.

E’ di notevole importanza, il ruolo del DSGA, in seno alla Giunta Esecutiva; questa, rappresenta la sede in cui si valutano i requisiti di ammissibilità dei vari provvedimenti da adottare in Consiglio di Istituto. Qui si incontrano la forma e la sostanza della giurisprudenza. Si giustificano le ragioni giuridiche affinchè il tutto sia “ammissibile”. La Giunta esecutiva “prepara i lavori del consiglio di istituto e cura l’esecuzione delle relative delibere”. In relazione alle risultanze dell’istruttoria, Il DSGA, presenta alla Giunta Esecutiva, una relazione scritta e sottoscritta, con valenza puramente interna all’amministrazione, in cui motiva e giustifica la proposta di provvedimento finale. Competerà al Consiglio di istituto decidere come concludere il procedimento ed il tipo di provvedimento da adottare.

La Giunta, in cui il dirigente è Presidente, è di fatto, il filtro giuridico, è il passaggio che sancisce l’ammissibilità dei provvedimenti, ma è anche l’organo a salvaguardia delle responsabilità amministrative del Presidente del Consiglio di istituto (componente genitoriale) e dell’intero Organo ( il dirigente è membro).

Infatti, in ordine agli atti amministrativi, il “potere esecutivo” della Giunta, si esprime attraverso la responsabilità unica e diretta dell’istruttoria del DSGA nella predisposizione e formulazione del provvedimento finale da adottare dal Consiglio di Istituto; quest’ultimo, legittima con le sue delibere l’operato dell’esecutivo. Nel caso in cui il Consiglio di istituto dovesse discostarsene dovrà indicarne le motivazioni nel provvedimento finale, motivazioni in termini di fatto e di diritto. Le ragioni di questa nuova e diversa adozione di provvedimento determina una traslazione di responsabilità dal DSGA al Consiglio di istituto, titolare della competenza finale (adozione dell’atto).

Qualora all’interno dell’U.O., non vi è personale amministrativo in possesso della competenza e della professionalità richieste dal procedimento da trattare, l’incarico può essere conferito a dipendenti di altra unità dell’amministrazione o a soggetti esterni, secondo quanto stabilito dal D.I. n.44 del 2001. In tal caso, il DSGA, dovrà coordinare tutte le attività relative all’oggetto del procedimento stesso e le fasi di competenza e/o di utilizzo di risorse umane dell’Unità Organizzativa dell’amministrazione incaricata o del professionista/esperto esterno all’amministrazione. La relazione scritta del DSGA, sulle proposte dei provvedimenti finali da adottare, rappresenta il “core” da cui si diramano tutte le azioni e le responsabilità.

Se nel Piano delle attività del personale ATA non è individuato il responsabile di quel determinato procedimento o non è riportato sugli atti dell’istruttoria, tale figura coincide con quella del DSGA preposto all’U.O. competente per il procedimento in questione. Il dirigente scolastico, come gli altri membri, possono chiedere in Giunta Esecutiva, per ogni provvedimento, una ulteriore indagine istruttoria o indire momenti di studio del personale amministrativo inerente l’oggetto del provvedimento da adottare.

 

Non deve sfuggire, quanto riportato nell’art. 10 della legge n.297 del 94:

“il consiglio di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio”, nelle seguenti materie:

a) adozione del regolamento interno del circolo o dell’istituto che deve fra l’altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio;
b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni;
c) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
d) criteri generali per la programmazione educativa;
e) criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;
f) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
g) partecipazione del circolo o dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
h) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall’istituto;
i) delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto;
l) delibera il Ptof.
m) prelievi dal fondo di riserva disposti con provvedimento del dirigente, presentati in Giunta, ratificati dal Consiglio d’istituto per la conseguente modifica del programma, da adottare entro i successivi 30 giorni.

Sempre su proposta della Giunta esecutiva:

“indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell’istituto, e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi.
Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli 276 e seguenti. Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici. Delibera, sentito per gli aspetti didattici il collegio dei docenti, le iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall’articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309. Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza”.

In merito, è bene sottolineare che spettano al Dirigente tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, non ricompresi espressamente dalla legge tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo del Consiglio di Istituto.

Per quanto sopra, i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano al Consiglio di istituto su proposta della Giunta.

Infatti, solo su proposta della giunta esecutiva, il Consiglio, può apportare modifiche parziali al programma annuale in relazione anche all’andamento del funzionamento amministrativo e didattico generale ed a quello attuativo dei singoli progetti. Il DSGA è tenuto a presentare in Giunta, entro il 30 giugno, da trasmettere al Consiglio, una relazione in cui risultano le disponibilità finanziarie dell’istituto, sulle entrate accertate e sulla consistenza degli impegni assunti, nonché dei pagamenti eseguiti.

La Giunta Esecutiva rappresenta l’archè da cui tutto ha origine, dopo una attenta istruttoria finalizzata all’adozione dei provvedimenti finali. E’ la Giunta a predisporre e a proporre i provvedimenti da adottare. A riguardo, si porta all’attenzione, la c.m. 16 aprile 1975, n. 105, in cui si evince che il presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della giunta esecutiva (Dirigente scolastico)”, il quale indica gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale.

E’ il Dirigente scolastico, in qualità di Presidente di giunta a decidere i punti all’ordine del giorno e la convocazione del Consiglio di istituto; quest’ultimo delibera, fermo restando la sua autonomia, nel discostarsi dalla proposta di giunta, con relativa traslazione di responsabilità, dal DSGA al Consiglio di istituto. E’utile, in merito evidenziare che la Giunta non delibera, ma presenta, prepara e predispone sulla base dell’istruttoria operata dal DSGA, i provvedimenti finali da adottare in Consiglio.

Per le attività amministrative, routinarie, meramente esecutive, il DSGA, all’inizio di ogni anno scolastico, predispone un unico provvedimento (Piano delle attività) in cui vengono indicati i dipendenti responsabili dei procedimenti amministrativi trattati nell’Unità Organizzativa (U.O.) afferente. Il Piano delle Attività è trasmesso al Consiglio di istituto.

Il DSGA, “svolge” attività di ufficiale rogante nella stipula degli atti che richiedono la forma pubblica. “Nella pubblica amministrazione italiana l’ufficiale rogante  è il funzionario autorizzato a rogare, ossia redigere con le dovute formalità, documenti in forma pubblica amministrativa, aventi efficacia di atto pubblico”.

Rogare gli atti amministravi e i contratti pubblici, è un dovere d’ufficio del DSGA.

Modello di verbalizzazione della Giunta esecutiva per ogni proposta di provvedimento finale da adottare in Consiglio di istituto.

Verbale della Giunta esecutiva del…

 

Convocazione della Giunta Esecutiva il

 

Richiesta di convocazione del Presidente della Giunta. Dirigente scolastico
Richiesta di convocazione dalla maggioranza dei componenti del consiglio stesso. Indicazione nominativa:

1.

2.

3.

Unità organizzativa responsabile della istruttoria: 

(art. 4, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

Servizi generali amministrativi e contabili
 

Oggetto del provvedimento finale:

 

Presenti:

 

 

Responsabile del procedimento amministrativo:

(art. 4, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

 

Direttore dei Servizi generali amministrativi e contabili
Incarico conferito a dipendenti di altra unità dell’amministrazione. (D.I. 44/2001, Art. 32)

 

Incarico conferito a soggetti esterni dell’amministrazione. (D.I. 44/2001, Art. 32)

 

Requisiti di ammissibilità e requisiti di legittimazione.

(art. 6, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

1.

 

2.

 

3.

 

Atti amministrativi a supporto dell’ammissibilità del provvedimento finale.

(art. 6, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

1.

 

2.

 

3.

Attività di studio sull’oggetto del provvedimento finale.

(art. 6, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

 

1.

2.

3.

Trasmissione proposta di provvedimento finale al consiglio di istituto in data:

(art. 6, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

 

 

 

 

Reversale e mandato, corredati dai documenti giustificativi, sono conservati e ordinati nel seguente progetto:

(D.I. n.44/2001, art.15)

 

Dichiarazioni del Responsabile del procedimento sull’ammissibilità e sui requisiti di legittimazione, nonché su tutti gli elementi di fatto e di diritto necessari per l’emanazione del provvedimento finale.
 

Dichiarazioni componenti Giunta Esecutiva

 

Firma del Responsabile del procedimento.

(art. 6, Legge 7 agosto 1990, n. 241)

 

DSGA:
Investitura formale della funzione di Segretario.

 

(Art. 8, comma 7 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297)

 

Redatto da:

(art. 2700 c.c.)

DSGA

È possibile invitare in Giunta Esecutiva il Presidente del Consiglio d’Istituto, formalmente come uditore. E’ opportuno che la Giunta esecutiva abbia tempi idonei per la valutazione dell’istruttoria operata dal DSGA e per la formulazione corretta di legittimi provvedimenti.

E’ necessario che il Dirigente disciplina esattamente le figure del responsabile dell’istruttoria o del responsabile del procedimento. In questo modo sarà quindi possibile definire esattamente “chi fa che cosa” e chiarire le responsabilità dei singoli soggetti.

 

4. Direttiva del Dirigente scolastico al DSGA.

Detto ciò, è auspicabile che il Dirigente scolastico formalizzi al Dsga le responsabilità nel campo della gestione dei servizi amministrativo-contabili:

  • nell’attività di istruzione;
  • nell’istruttoria degli atti;
  • nella predisposizione dei provvedimenti finali;
  • nell’esercizio della responsabilità dei procedimenti amministrativi;
  • nell’attività di ufficiale rogante;

A tal fine, di seguito, un esempio-modello di Direttiva del Dirigente, indirizzata al DSGA, in cui si evincono le seguenti indicazioni operative e le responsabilità:

a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l’emanazione del provvedimento finale;

b) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all’uopo necessari, e adotta ogni misura per l’adeguato e sollecito svolgimento dell’istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali;

c) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti;

d) trasmette, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all’organo competente per l’adozione;

f) organizza i provvedimenti generali occorrenti per l’esercizio del diritto di accesso agli atti nei confronti di tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attivita’ di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale e comunitario, da   chiunque   abbia un interesse diretto, concreto e attuale,corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale e’ richiesto l’accesso;

g) assume la responsabilità del trattamento dati dell’unita’ organizzativa dei servizi generali amministrativo-contabili( legge 675/1996, c.d. legge sulla privacy);

h) dialoga da un lato con i soggetti privati e dall’altro con gli uffici e organi coinvolti nell’iter dei procedimenti dei servizi generali amministrativo-contabili;

i) predispone il provvedimento finale, nel quale deve essere già descritto, in modo esaustivo il contenuto che può eventualmente essere adottato dallo scrivente, il quale non essendo responsabile dell’istruttoria ne motiverà se necessario il discostarsi dalle risultanze dell’istruttoria condotta indicandone la motivazione nel provvedimento finale con conseguente traslazione di responsabilità;

l) riporta, in basso a sinistra, sugli atti dell’istruttoria e sulla proposta del provvedimento finale, eventualmente da adottare dallo scrivente, la seguente espressione: Responsabile del procedimento: …………

In merito, il Dirigente scolastico, può chiedere un supplemento di indagine al fine di una nuova proposta.

m) responsabile di ogni singolo procedimento predisposto e formulato dall’unità organizzativa che sovraintende e coordina. La responsabilità personale è all’interno dell’esercizio delle attribuzioni conferite dalle leggi o dai regolamenti, per i danni cagionati dall’«omissione di atti o di operazioni».

n) predispone gli eventuali provvedimenti finali, che possono eventualmente essere adottati dal Consiglio di istituto su proposta della giunta di cui è membro. Il Consiglio di istituto, non essendo responsabile dell’istruttoria ne motiverà se necessario il discostarsi dalle risultanze dell’istruttoria condotta indicandone la motivazione nel provvedimento finale. Lo stesso Consiglio, può chiedere un supplemento di indagine al fine di una nuova proposta.

o) svolge funzioni di segretario della giunta esecutiva.

p) scrive l’atto in modo chiaro e comprensibile, come da Direttiva della Funzione Pubblica:

  • esprime in modo chiaro le finalità che sono gli obiettivi ultimi da perseguire, per consentire ai destinatari finali di accedere ai servizi senza problemi o malintesi, in piena trasparenza e partecipazione;
  • identifica con esattezza i destinatari;
  • essere leggibile, e per essere leggibile la Direttiva si pronuncia su due diversi piani, un primo è quello lessicale con la scelta di parole del linguaggio comune, possibilmente brevi ed evitando il ricorso alle sigle (o acronimi), riducendo i termini tecnico – specialistici (e, questo è un vero processo culturale di semplificazione che dovrà sostituire “oblazione” con “pagamento”, “istanza” con “richiesta”, “ingiunzione” con “ordine”, “obliterare” con “annullare” o “timbrare”), così come si dovranno evitare parole non italiane rinunciando ad arcaismi, neologismi, latinismi (sostituendo “dianzi” con “poco prima”, “all’uopo” con “allo scopo”, “esternalizzare” con “affidare all’esterno”, “conviventi more uxorio” con “coppie conviventi”), potendo utilizzare, quando è necessario e utile, note esplicative per specificare ulteriormente il contesto del provvedimento;
  • essere comprensibile e per questo dovrà essere fondato su un impianto logico e lineare, e sull’assenza di riferimenti impliciti, ricorrendo a una chiara sequenza degli argomenti ed evidenziando le informazioni più importanti rispetto a quelle secondarie e non utili per la comprensione del testo, ovvero privilegiando il caso generale rispetto all’eccezione evitando i riferimenti a norme, questioni, fatti non esplicitati nel testo o presumibilmente ignoti alla parte, utilizzando sempre l’ausilio di note di chiarimento.

q) rende visibile e controllabile all’esterno il proprio operato, in sintesi, contribuisce a rendere conoscibile l’azione amministrativa attraverso richieste di pubblicazione degli atti sul sito scolastico e nelle forme che ritiene più opportune (pubblicita’ e trasparenza nonche’ osservanza dei principi dell’ordinamento comunitario ai sensi dell’art.1, comma1, lettera a della Legge11 Febbraio 2005 , n. 15 );

r) controlla quotidianamente la casella di posta elettronica istituzionale e quella della PEC.

A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, in materia finanziaria e patrimoniale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, del DL 30/03/2001, n. 165 e del CCNL 2006/09 e successive stipule contrattuali:

  • redigee aggiorna la scheda finanziaria dei progetti (artt. 2 c. 6 e 7 c. 2);
  • predisponela tabella dimostrativa dell’avanzo di amministrazione (art. 3 c. 2);
  • elaborail prospetto recante l’indicazione di utilizzo dell’avanzo di amministrazione (art. 3 c. 3);
  • predisponela relazione sulle entrate accertate sulla consistenza degli impegni assunti e dei pagamenti eseguiti finalizzata alla verifica del programma annuale (art. 6 c. 6);
  • firma gli ordini contabili (riversali e mandati) congiuntamente al Dirigente (art. 10 e 12 c. 1);
  • provvede alla liquidazione delle spese (art. 11 c. 4);
  • elaborala scheda illustrativa finanziaria (art. 20 c. 3);
  • sigla i documenti contabili ed a fine esercizio attesta il numero delle pagine di cui i documenti sono composti (art. 29 c. 4);
  • è responsabile della tenuta della contabilità e degli adempimenti fiscali (art. 29 c. 5);
  • cura e tiene i verbali dei revisori dei conti (art. 60 c. 1).

In materia di attività negoziale:

  • svolge specifica attività negoziale connessa con le minute spese prevista dal D.I. 44/01
  • svolge l’attività di ufficiale rogante nella stipula degli atti che richiedono la forma pubblica;
  • provvede alla tenuta della documentazione relativa all’attività contrattuale svolta e programmata;
  • è delegato a rilasciare il certificato che attesta la regolarità della fornitura per forniture di valore inferiore a 2000 Euro.
  • redige apposito certificato di regolare prestazione per i contratti inerenti la fornitura di servizi periodici.
  • attua momenti di formazione ogni volta che vi saranno innovazioni nella normativa o nelle procedure.
  • dirama per iscritto agli assistenti amministrativi le più idonee disposizioni affinché gli atti di ufficio siano trattati con la massima riservatezza.
  • provvede a disciplinare in maniera precisa e tassativa, dandone ampia informazione, le modalità di ricevimento del pubblico e di accesso da parte del personale docente e ausiliario per il disbrigo di pratiche personali.
  • avrà cura di dare le più idonee disposizioni all’ufficio affinché:
  1. la corrispondenza parta possibilmente lo stesso giorno in cui la pratica viene conclusa con la firma del dirigente;
  2. l’assistente riferisca con tempestività alla S.V. eventuali difficoltà a completare una pratica nel tempo stabilito in modo che siano assunte le consequenziali decisioni organizzative;
  3. siano inoltrate entro i termini temporali previsti dalla normativa  le pratiche che comportano rilevanti sanzioni (es. denuncia  infortuni; comunicazione assunzioni ecc).;
  4. il DSGA (o suo sostituto, in caso di Sua assenza), prima della scadenza del termine, assicurerà il dirigente dell’avvenuto inoltro della pratica: si raccomanda – in merito – particolare cura, attenzione, vigilanza;
  5. siano sottoposti alla firma del dirigente con adeguato anticipo le pratiche d’ufficio, al fine di poter avere la possibilità di chiedere un supplemento di indagine.

Il potere di gestione del Dirigente scolastico è esercitato sulla base del diritto privato e nei limiti delle regole fissate dalla legge e dalla contrattazione collettiva, in merito le principali disposizioni:

  • nel D. Lgs. n. 165/2001 – Art. 2, co. 2 (2. I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel presente decreto, che costituiscono disposizioni a carattere imperativo) e 3 (I rapporti individuali di lavoro di cui al comma 2 sono regolati contrattualmente. I contratti collettivi sono stipulati secondo i criteri e le modalità previste nel titolo III del presente decreto; i contratti individuali devono conformarsi ai principi di cui all’articolo 45, comma 2). Art. 40, co. 1 (La contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro);
  • Codice Civile: Art. 2086 L’imprenditore è il capo dell’impresa e da lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori;
  • Codice Civile: Art. 2104 (Diligenza del prestatore di lavoro) 1. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale. Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore dai quali gerarchicamente dipende.

L’organizzazione del lavoro dovrà perseguire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della gestione e andrà realizzata mediante la determinazione di carichi di lavoro aventi carattere di omogeneità, con la previsione di eventuali cicli di rotazione nei settori di lavoro assegnato, tenendo in dovuto conto le diverse professionaltà.

In particolare, l’attività amministrativa posta in essere deve tener conto delle norme generali e specifiche di:

  • diritto amministrativo;
  • contabilità dello Stato;
  • legislazione scolastica;
  • adeguamento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

inoltre:

  • avrà cura di rispettare/far rispettare le scadenze imposte sia dall’amministrazione scolastica sia dagli altri enti verso i quali sussistono particolari obblighi;
  • presterà particolare attenzione alla comunicazione interna e con l’esterno, all’accesso e alla tutela dei dati a seconda dei casi e all’evoluzione della normativa di riferimento;
  • adeguerà la modulistica esistente – o introdurrà modulistica adeguata – alle disposizioni normative vigenti (pubblicazione sul sito).

Al DSGA, sono imputate “l’esatta scansione dei momenti procedurali e le conseguenze di eventuali ritardi od omissioni”.

Sul piano strettamente civilistico, il DSGA è responsabile, verso terzi per i danni ad essi arrecati a causa dell’omesso o ritardato compimento degli atti o delle operazione cui era tenuto per legge o per regolamento.

Infine, è sottolineata la responsabilità penale nel rifiuto di atti di ufficio e, in quello di omissione di atti di ufficio, che ricorre allorquando l’atto non è compiuto entro 30 giorni e non vengano esposte, nello stesso termine, le ragioni del ritardo.

Dall’art. 95 del CCNL 06 : “…il tipo e l’entità di ciascuna delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri generali: a) intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, imprudenza, e imperizia dimostrate, tenuto conto anche della prevedibilità dell’evento; b) rilevanza degli obblighi violati; c) responsabilità connesse alla posizione di lavoro occupata dal dipendente; d) grado di danno o di pericolo causato all’Amministrazione, agli utenti o a terzi ovvero al disservizio determinatosi….”

Dall’art.92 lettera i) del CCNL 06: “Eseguire gli ordini inerenti all’esplicazione delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori”. Se si ritiene che la presente sia palesemente illegittimo, può farne rimostranza allo scrivente dichiarandone le ragioni.

Considerata che la finalità perseguita dalla presente, come osserva il Consiglio di Stato nel parere sulla legge n.241 del 90, è quella di “ rendere concreta la responsabilità dei pubblici funzionari, evitando che questa sfumi, nell’ambito dell’apparato o si nasconda dietro l’autorità di vertice”; si determina, nella Sua figura, la titolarità unica di responsabile del procedimento degli atti e delle proposte di provvedimento finale, prodotti dall’organizzazione che sovraintende e coordina.

 

  1. Modello di Verbale del Consiglio di Istituto per ogni provvedimento finale.
Adunanza Consiglio di istituto del

 

 

 

Convocazione in data e protocollo:

 

 
Convocazione del consiglio su richiesta del presidente della giunta esecutiva.

(lettera diretta ai singoli membri)

Dirigente scolastico
Convocazione del consiglio su richiesta della maggioranza dei componenti del consiglio di istituto.  
Luogo adunanza:  
Inizio dell’operazione:  
Ordine del giorno del Consiglio di istituto:  

 

Presiede:

 

Indicazione nominativa dei presenti:

 

Proposta di provvedimento finale formulata dal DSGA in Giunta Esecutiva del giorno:

 

Responsabile del procedimento amministrativo:

 

 
Incarico conferito a dipendenti di altra unità dell’amministrazione.

 

Incarico conferito a soggetti esterni dell’amministrazione.

 

Dichiarazioni componenti del Consiglio di Istituto.

 

 

Vista la proposta della Giunta si adotta il seguente Provvedimento finale:  

 

 

 

Favorevoli
Astenuti
Contrari
Voto palese o segreto:
Delibera numero del giorno:
Richiesta di revisione dell’Istruttoria.
 

Firma del Presidente di Istituto

 

Fine operazione:
Sospensione dei lavori e la loro ripresa.

Eventuali espulsioni di singoli componenti.

 

Reversale e mandato, corredati dei documenti giustificativi, sono conservati e ordinati nel seguente progetto:
Si allega alla presente:

 

Verbale della Giunta Esecutiva.
Investitura formale della funzione di Segretario.

 

(Art. 8, comma 11 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297)

 

Verbale di Consiglio di Istituto redatto da:

(art. 2700 c.c.)

 
Cura della comunicazione, della pubblicazione e della notifica previste dalle leggi e dai regolamenti.

(art. 6 della legge 241/90)

DSGA
Affissione all’albo/sito scolastico in data:

(entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del consiglio).

 
  I verbali e tutti gli atti scritti preparatori del provvedimento finale sono depositati nell’Ufficio di segreteria dell’istituto.

 

  I provvedimenti adottati divengono definitivi il quindicesimo giorno dalla data della loro pubblicazione nell’albo della scuola. Entro tale termine, chiunque abbia interesse può proporre reclamo all’organo che ha adottato l’atto, che deve pronunciarsi sul reclamo stesso nel termine di trenta giorni, decorso il quale l’atto diviene definitivo.

 

  1. Bibliografia
  • Legge n. 241/1990(“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”).
  • L. 24 giugno 2014, n. 91.
  • Legge 11 agosto 2014, n. 116.
  • L. 12 settembre 2014, n. 133.
  • Legge 11 novembre 2014, n. 164.
  • Legge 7 agosto 2015, n. 124.
  • I. n.44 del 2001.
  • L. 16 aprile 1994, n. 297 (Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione alla scuole di ogni ordine e grado).
  • Casetta E., Manuale di diritto amministrativo, Giuffrè, ultima edizione.
  • Cerulli-Irelli V., Corso di diritto amministrativo, Giappichelli, ultima edizione.
  • Il Responsabile unico del procedimento. Con CD-ROM di Ambrogio Riili.
  • CCNL 06 tabella D

 

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