Amore di sé

AMORE DI SÉ OBIETTIVO FORMATIVO PRIMO DELLA SCUOLA BUONA di Umberto Tenuta

CANTO 620 In fondo ad ogni essere vivente c’è l’ÈLAN VITAL, lo slancio vitale, il bisogno di vivere, di affermarsi, di essere.

 

I rametti caduti sull’umida terra emettono le radici e danno vita a nuove piante.

Il comune lombrico può riprodursi attraverso ciascuno dei suoi segmenti.

Il filo d’erba schiacciato sotto la pietra ne fuoriesce vigoroso.

I pini della mia Sila fanno a gara a chi svetta più in alto.

Ed i bimbi non cadono dal fasciatoio e non soffocano sotto le lenzuola.

E presto acquistano tutte le capacità umane.

Vezzose, le bimbe presto esibiscono tutta la loro bellezza.

Guardate oggi le fanciulle esibire tutta la loro vitalità.

Essere belle non è una innocua vanità.

È la propria affermazione!

Io voglio essere.

Io sono una donna.

Ed oggi anche i giovanetti si esibiscono in tutta la lor bellezza.

Il Corso è il palcoscenico della vitalità.

Che lo sia anche la BUONASCUOLA!

Professoressa milaniana loda le tue fanciulle.

E tu, Barbuto Professore, sii bravo a scoprire i talenti nascosti del tuo Pierino!

Dimmi, Tu, perché ti sei fatto crescere la barba?

Ahi, quanta fatica ti costa!

Ma tutti ti vedono, tutti ti ammirano.…….

La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.….

Ed oggi, ditemi voi, riuscite mai a trovare una donna che non sia bella, quale che sia la sua età?

Il Corso è il palcoscenico della vitalità.

Che lo sia anche la BUONASCUOLA!

La Professoressa milaniana lodi le sue fanciulle.

E tu, Barbuto Professore, sii bravo a scoprire i talenti nascosti del tuo Pierino!

Dimmi, Tu, perché ti sei fatto crescere la barba?

Ahi, quanta fatica ti costa!

Ma tutti ti vedono, tutti ti ammirano.

…Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s’allegra…

Oh mia Amata, oh mia Diletta, oh Mia Brava Maestra Ellina, tu lodi i tuoi pargoletti!

Li lodi tutti.

Perché hanno gli occhi verdi.

Perché son magri.

Perché son grassottelli.

Perché conoscono il nome della loro mammina.

Perché hanno sbadigliato solo cinque volte durante la tua noiosa lezione.

Li lodi senza perché.

Perché così essi acquistano fiducia in se stessi, si amano, si vogliono bene.

E non faranno più brutta figura alle interrogazioni!

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