14 ottobre Manovra triennale di Finanza pubblica

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 14 ottobre, approva, per il triennio 2012-2014, il disegno di legge relativo alla legge di stabilità ed il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato.

Di seguito un estratto del comunicato stampa del CdM ed il comunicato del MIUR:

(… ) In coerenza con le dichiarazioni rese dal Presidente Berlusconi alla Camera dei Deputati nella giornata di ieri, sulle quali gli è stata ribadita la fiducia, ed al fine di corrispondere responsabilmente all’obbligo costituzionalmente sancito di dare conto dell’esercizio finanziario dell’anno 2010, il Consiglio ha unanimamente deciso di ripresentare al Parlamento il disegno di legge recante il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010, che stamane la Corte dei conti, a Sezioni riunite, ha dichiarato corrispondente a quello parificato il 28 giugno scorso.

Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, il disegno di legge relativo alla legge di stabilità per il triennio 2012-2014 ed il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per il medesimo triennio.

I due provvedimenti, in linea con le disposizioni introdotte con la legge n.196 del 2009 (legge di contabilità e finanza pubblica), compongono la manovra triennale di finanza pubblica e, in particolare, la legge di stabilità dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale 2012-2014, esprimendolo principalmente sotto un aspetto tabellare che conferisce al documento contabile una migliore trasparenza e leggibilità.

Per il predetto triennio, la manovra economico-finanziaria recata dai decreti-legge n.98 e n.138 del 2011 si completa con l’odierno disegno di legge di stabilità. Lo stesso infatti è volto anche a recepire le proposte di riduzione di spesa che il Ministeri hanno selettivamente formulato per il triennio 2012-2014 in base a quanto stabilito dall’art.10, commi da 2 a 5, del richiamato decreto-legge n.98 del 2011. Tali proposte concorrono al raggiungimento degli obiettivi programmati di finanza pubblica nel rispetto delle direttive impartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 settembre 2011. Nel medesimo disegno di legge sono, inoltre, individuati – in apposito elenco – gli interventi da realizzare con le risorse finanziarie accantonate con il citato decreto-legge n.98 per oltre 4.800 milioni di euro.

Il disegno di legge relativo al bilancio di previsione risulta elaborato, a legislazione vigente, anch’esso su base triennale, come previsto dalla normativa contabile.

Il Governo conferma così oggi l’impegno per una politica economica improntata a rigore e a riduzione della spesa, in conformità al programma di Governo presentato agli elettori e in coerenza con la sfavorevole congiuntura economica.

 

Legge stabilità, Gelmini: Più risorse per scuola e università

(Roma, 14 ottobre 2011) Il ministro Mariastella Gelmini esprime, al termine del Consiglio dei ministri, la propria soddisfazione per l’attenzione riservata al sistema scolastico e universitario nella legge di stabilità. In particolare, ringrazia il Presidente Berlusconi per la sensibilità e l’attenzione dimostrata per i giovani, la scuola e l’università.

Il ministro fa rilevare che sono stati destinati, in aggiunta al bilancio 2012, 400 milioni per l’università, di cui 300 per il Fondo di funzionamento (FFO) e 100 per interventi di sviluppo del sistema, e 20 milioni per le università non statali. A questi si aggiungono 150 milioni per le borse di studio per gli studenti universitari.

Nel settore scuola vengono confermati gli incrementi di risorse per il funzionamento degli istituti e sono stati stanziati ulteriori 242 milioni di euro (in aggiunta a quelli già in bilancio 2012) per le scuole paritarie.

Inoltre, le razionalizzazioni operate nel bilancio del Ministero hanno consentito di istituire un nuovo Fondo di 65 milioni nel 2012 (il fondo salirà a 168 milioni nel 2013) destinato alla valorizzazione dell’istruzione scolastica, universitaria e dell’AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica).

Infine, il capitolo dell’edilizia scolastica. Qui è stata operata una rimodulazione delle risorse e, in particolare, sono stati confermati il primo piano stralcio per la scuola abruzzese e il secondo piano stralcio, già oggetto di convenzioni con gli enti locali per i singoli interventi.

Per quanto riguarda, invece, la rimodulazione del terzo piano stralcio, tuttora da avviare, viene recuperato subito, nel 2012, uno stanziamento di 100 milioni di euro, mentre la parte restante verrà inserita nei fondi FAS (di 2,5 miliardi) espressamente dedicati a “infrastrutture e messa in sicurezza delle scuole”.