Equiparazione dell’AFAM all’Università

Equiparazione dell’AFAM all’Università:
se non ora, quando?

La giornata dell’8 marzo 2016, simbolo della eliminazione di ogni disparità di trattamento, è stata scelta dal CNAFAM come giornata simbolica nella quale rilanciare la grande petizione nazionale per l’equiparazione dell’AFAM all’Università.

Nel documento, indirizzato alle più alte cariche dello Stato, ai due rami del Parlamento e alle Organizzazioni Sindacali, si chiede alla classe politica di operare immediatamente e fattivamente affinché il personale delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) sia definitivamente equiparato a quello universitario. Il personale di entrambe le predette Istituzioni fa già infatti parte, con eguale dignità, del sistema accademico statale italiano riconducibile all’art. 33, ultimo comma della Costituzione, svolge identiche funzioni e rilascia pari titoli del massimo livello ottenibile in Italia, egualmente spendibili ai fini dei pubblici concorsi, ivi compresi i titoli di conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento per i docenti della scuola.

Nelle sei pagine della petizione viene ripercorsa in sintesi tutta la storia dell’evoluzione normativa del settore, a partire dall’approvazione della legge 508/99 di riforma di Accademie e Conservatori. Tale evoluzione, come le numerose sentenze citate hanno confermato, ha avuto come effetto il definitivo mutamento delle funzioni del personale delle Istituzioni AFAM in senso universitario, ma non ha ancora visto il riconoscimento di tale mutamento nel trattamento giuridico ed economico dei docenti.

Infatti, a garanzia dell’assoluta libertà di insegnamento artistico e scientifico, tutelata dall’art. 33 della Costituzione, il trattamento giuridico ed economico dei professori universitari è regolato solo ed esclusivamente dalla legge; al contrario, nonostante Costituzione, leggi, decreti, sentenze e note ministeriali citate dalla petizione stabiliscano chiaramente l’equiparazione tra AFAM e Università, il trattamento giuridico ed economico del personale docente AFAM continua ad essere incostituzionalmente regolato da contrattazione collettiva, al pari di quello scolastico.

Ciò ci allontana inevitabilmente dall’Europa.

Il Governo, già il 30 novembre 2011, comprendeva l’importanza della questione e prendeva l’impegno di equiparare lo status giuridico ed economico dei professori AFAM a quello dei professori universitari, accogliendo come ordine del giorno un emendamento al DDL 1693 del 30 novembre 2011 approvato al Senato nella XVI legislatura.

Il Ministro Giannini, successivamente insediatosi al MIUR, dichiarava di avere a cuore le sorti del comparto AFAM e dell’intera filiera della formazione artistica, musicale e coreutica italiana. La disponibilità e la sensibilità al tema dimostrata dal Ministro e dai Sottosegretari lasciavano sperare in una svolta positiva nell’annosa questione.

Ma nessuna azione concreta veniva poi portata avanti.
Da qui la decisione di intraprendere un’azione forte e decisa a tutela del settore AFAM.