Interrogazione parlamentare per l’equiparazione dell’AFAM all’Università

Interrogazione parlamentare per l’equiparazione dell’AFAM all’Università

Non poteva esserci miglior augurio di Pasqua per il settore AFAM: l’on. Franco Ribaudo (PD), raccogliendo il grido di dolore che si leva ormai da anni dal settore dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, ha presentato un’interrogazione parlamentare nella quale si chiede al Governo la definitiva equiparazione del personale delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) a quello universitario. Il personale di entrambe le predette Istituzioni fa già infatti parte, con eguale dignità, del sistema accademico statale italiano riconducibile all’art. 33, ultimo comma della Costituzione, svolge identiche funzioni e rilascia pari titoli del massimo livello ottenibile in Italia, egualmente spendibili ai fini dei pubblici concorsi, ivi compresi i titoli di conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento per i docenti della scuola.

Nell’interrogazione parlamentare, che riprende la petizione nazionale lanciata l’8 marzo dal CNAFAM, viene ripercorsa in sintesi tutta la storia dell’evoluzione normativa del settore, a partire dall’approvazione della legge 508/99 di riforma di Accademie e Conservatori. Tale evoluzione, come le numerose sentenze citate hanno confermato, ha avuto come effetto il definitivo mutamento delle funzioni del personale delle Istituzioni AFAM in senso universitario, ma non ha ancora visto il riconoscimento di tale mutamento nel trattamento giuridico ed economico dei docenti.

A garanzia dell’assoluta libertà di insegnamento artistico e scientifico, tutelata dall’art. 33 della Costituzione, il trattamento giuridico ed economico dei professori universitari è infatti regolato solo ed esclusivamente dalla legge; al contrario, nonostante Costituzione, leggi, decreti, sentenze e note ministeriali citate dall’interrogazione e dalla petizione stabiliscano chiaramente l’equiparazione tra AFAM e Università, il trattamento giuridico ed economico del personale docente AFAM continua ad essere incostituzionalmente regolato da contrattazione collettiva, al pari di quello scolastico.

Ciò ci allontana inevitabilmente dall’Europa.

Il Governo, già il 30 novembre 2011, comprendeva l’importanza della questione e prendeva l’impegno di equiparare lo status giuridico ed economico dei professori AFAM a quello dei professori universitari, accogliendo come ordine del giorno un emendamento al DDL 1693 del 30 novembre 2011 approvato al Senato nella XVI legislatura.

Il Ministro Giannini, successivamente insediatosi al MIUR, dichiarava di avere a cuore le sorti del comparto AFAM e dell’intera filiera della formazione artistica, musicale e coreutica italiana. La disponibilità e la sensibilità al tema dimostrata dal Ministro e dai Sottosegretari lasciavano sperare in una svolta positiva nell’annosa questione.

Ma nessuna azione concreta veniva poi portata avanti.

Da qui la decisione del Coordinamento CNAFAM di intraprendere un’azione forte e decisa a tutela del settore AFAM, attraverso la presentazione della petizione nazionale (alla quale è possibile aderire aderendo al CNAFAM). E l’immediata risposta dell’on. Ribaudo, che ha fatto proprie le istanze del settore attraverso la presentazione dell’interrogazione.

All’on. Franco Ribaudo vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, e a tutti voi i nostri migliori auguri di una Pasqua lieta e serena.

Domenico Piccichè
Referente Nazionale CNAFAM