Concorso docenti, oltre 165.000 domande. Uno su tre insegnerà

da Repubblica.it

Concorso docenti, oltre 165.000 domande. Uno su tre insegnerà

Ritardi nel sistema e ventimila ricorsi pronti. Il ministro Giannini: “Candidati giovani, faremo bandi ogni tre anni”. Protesta di precari a Montecitorio

di CORRADO ZUNINO

Sono 165.578 le domande di partecipazione al concorso per docenti bandito il 26 febbraio scorso e chiuso alle 14 di questo pomeriggio. I posti disponibili, alla fine, saranno 63.712. Entrerà un candidato su tre, quindi. Le domande sono lievemente al di sotto delle attese: duecentomila, era l’ipotesi del ministero dell’Istruzione. In queste settimane il concorso è stato attaccato da sindacati e precari.

Sono tre i bandi previsti: uno per la scuola dell’infanzia e la primaria, uno per la scuola secondaria di primo e secondo grado e, per la prima volta, un bando specifico per il sostegno. La regione con più domande presentate è la Campania (24.125). Seguono Lombardia (22.630), Sicilia (17.725) e Lazio (16.191). Nel dettaglio, sono 97.719 le istanze di partecipazione pervenute per il bando relativo a scuola dell’infanzia e primaria (è probabile, vista l’alta partecipazione, che i vincitori di questo segmento non possano salire in cattedra già a settembre). Le domande per scuole medie e superiori sono 58.254, 9.605 quelle per il bando per il sostegno. L’85,2 per cento delle candidature è stato inoltrato da donne. Nella primaria e nell’infanzia il 95,6 per cento sono donne, nel sostegno il 91,7%. Il 63,1% delle domande proviene da candidati che hanno meno di 40 anni (con un picco del 69,9% in Lombardia). L’età media generale è 38,6 anni (39 per il bando primaria e infanzia, 38,8 per secondaria di I e II grado, 34 per il sostegno).

“Continua l’impegno di questo governo per portare qualità, stabilità ed energie nuove nella scuola – ha commentato il ministro Stefania Giannini – L’alta adesione al concorso e la numerosa presenza di giovani dimostrano che siamo sulla strada giusta. Dopo anni di mancate risposte sul tema del precariato storico e di concorsi che si sono svolti a singhiozzo, stiamo cercando di riportare il Paese alla normalità: con la Buona scuola prevediamo bandi ogni tre anni e certezze sui tempi di selezione per l’ingresso nella scuola”.

Il prossimo 12 aprile saranno rese note le date delle prove scritte, che si svolgeranno, comunque, a partire dalla fine del mese di aprile.

Nella definizione dei dati c’è stato un ritardo di oltre quattro ore. Nella giornata di ieri l’accesso alla piattaforma del ministero “Istanze OnLine” ha avuto picchi altissimi e il sistema ha faticato a digerire i dati. Diversi candidati hanno denunciato che la loro domanda, consegnata comunque in tempo, non è stata accettata da un sistema ingolfato. Il sindacato Anief, visti i problemi, aveva chiesto una proroga della scadenza.

Sul concorsone che si svolgerà tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate pendono migliaia di ricorsi, secondo i calcoli di alcuni sindacati almeno ventimila. Oggi il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da alcuni docenti non abilitati: hanno potuto presentare domanda, in attesa di veder discussa la loro posizione il prossimo 21 aprile. Il Codacons annuncia un “ricorso collettivo”.

Oggi, infine, sono scesi in piazza, a Montecitorio, i docenti precari. “La sorte di migliaia di insegnanti – hanno detto – si deciderà attraverso una procedura ingiusta e raffazzonata, con tempi contingentati, classi di concorso accorpate senza logica, programmi vaghi e nessuna garanzia di trasparenza”.