Berlinguer, l’autonomia cambia la scuola

da tuttoscuola.com

Berlinguer, l’autonomia cambia la scuola
“Tante cose buone ma anche tante pecche” nella Buona Scuola

Ci vuole tempo ma sta cambiando. L’autonomia è stata soffocata, non è stata aiutata, quei soldi che noi le avevamo destinati sono stati spostati altrove. Hanno fatto molto per ostacolare l’autonomia, ma questa c’è. Oggi nelle varie scuole si inventano le cose, si inventa una personalizzazione del rapporto didattico molto legata alle condizioni diverse e quindi sta crescendo. Naturalmente se fosse aiutata in questa direzione andrebbe come una saetta“. Parola di Luigi Berlinguer, già ministro dell’istruzione dal 1996 al 2000 e sostenitore storico dell’autonomia delle scuole, che così si è espresso a Napoli, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento “La piazza incantata”, in programma nel capoluogo partenopeo il prossimo 9 aprile.

Alla Buona Scuola renziana l’ex ministro riconosce “tante cose buone ma anche tante pecche“. A suo giudizio la “cosa principale  è che bisogna restituire all’autonomia di ogni scuola il budget che fu dato all’inizio attraverso una legge chiamata 440 e che è stata prosciugata perchè spostata altrove. L’autonomia della scuola non cresce senza fondi, non può essere fatta solo di parole perchè ci sono delle spese da sostenere per svolgere un’attività moderna nelle scuole. Se tutto è solo una lezione e poi l’indomani una interrogazione questa non è più la scuola di domani ma neppure di oggi, è povera e priva di queste tante sfaccettature che la cultura presenta oggi. Bisogna sapere l’italiano, la storia, la matematica se no si è ignoranti ma se si conoscono solo l’italiano, la storia, la matematica e si ignora il resto del mondo, la realtà, allora non basta. Dalla scuola deve uscire una persona colta ma anche un cittadino responsabile e questo non si insegna a parole, con una predica, ma creando un’altra attività in cui lo studente sia partecipe, si misuri, e sia spinto a costruire il suo percorso mettendoci un pezzo di sè. Questa è la scuola dell’autonomia“.

Rispondendo a una domanda dell’agenzia Dire Berlinguer ha individuato nella musica e nell’educazione artistica in generale le attività che meglio potrebbero prestarsi a un maggior coinvolgimento attivo degli studenti nella costruzione del proprio percorso formativo.