Cosa bolle in pentola per le norme delegate?

da tuttoscuola.com

Cosa bolle in pentola per le norme delegate?

Al Miur si sta lavorando alacremente per definire i contenuti delle norme delegate attuative dei principi direttivi della legge 107/2015, che dovranno vedere la luce entro la metà del prossimo mese di gennaio.

Bocche cucite su quanto i gruppi di lavoro (esperti e funzionari ministeriali) stanno elaborando, ma sembra di capire che, almeno per buona parte dei nove decreti legislativi previsti, dovrà essere trovata una appropriata copertura finanziaria (la legge prevede l’attuazione delle deleghe a costo zero) per rendere praticabili le ipotesi di innovazione allo studio (è il caso, ad esempio, della riforma 0-6 anni).

Per le riforme previste a costo zero, invece, sembra si stia procedendo senza intoppi, se non quelli fisiologici determinati dal confronto dialettico all’interno dei gruppi di lavoro (a proposito di gruppi di lavoro, perché non rendere pubblica la loro composizione?).

Tra le norme delegate, l’ultima delle nove previste –  adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato – prevede la “revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti del primo ciclo di istruzione, … e delle modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo”, nonché la “revisione delle modalità di svolgimento degli esami di Stato relativi ai percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado”.

Mentre la revisione degli esami di maturità trova ragione sia nel fatto che è appena andata a regime la riforma della secondaria di II grado sia perché l’impianto attuale è sostanzialmente quello varato quasi vent’anni fa, la revisione della valutazione nel I ciclo, invece, non potrebbe che riguardare la riforma Gelmini, quella, per capirci, che otto anni fa ha riportato dopo vari decenni il voto e il comportamento per gli alunni della scuola primaria e della secondaria di I grado.

Si pensa di azzerare l’attuale impianto valutativo e ritornare al passato?