IL 12 MAGGIO SI SCIOPERA CONTRO LA “BUONA SCUOLA”

IL 12 MAGGIO SI SCIOPERA CONTRO LA “BUONA SCUOLA” ,
PER UN ADEGUATO RINNOVO DEL CONTRATTO PER DOCENTI E ATA E PER
LA LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO
BOICOTTARE LE PROVE INVALSI È LEGITTIMO

Ancora una volta i lavoratori della scuola sono chiamati
a scegliere tra due scioperi generali del comparto,
quello del 12 maggio, proclamato dall’intero sindacalismo
di base (e a cui ha aderito anche la Gilda) e quello del
20 (o del 23 maggio) indetto dai sindacati complici.
Ancora una volta i sindacati concertativi hanno atteso la
proclamazione dello sciopero dei sindacati di base non
certo per aderirvi (come per esempio ha fatto la Gilda)
ma per dividere il fronte dei lavoratori e tentare così
di indebolire le lotte. Si ripete un copione già visto e
rivisto. Esattamente un anno fa ci sono stati due
scioperi contro la “buona scuola”, uno dei sindacati di
base il 24 aprile 2015 ed un altro dei sindacati complici
il 5 maggio 2015. Gli stessi sindacati che hanno chiamato
i lavoratori a scioperare il 5 maggio (esclusa la Gilda)
hanno poi firmato il Contratto di mobilità che implementa
tutta la “buona scuola” contro cui si era scesi in
piazza. La Cisl, mai sazia del suo servilismo, si
affretta anche ad accorrere in aiuto dei dirigenti
scolastici riproponendo una nota di approfondimento
pubblicata su Dirigenti News del 3 maggio 2013 nella
quale, oltre a fornire i riferimenti normativi che
innalzano tali prove al rango di attività ordinaria della
scuola, si spinge, su questa base, ad “invitare” i
dirigenti scolastici a sostituire il personale in
sciopero con altro disponibile non scioperante in quanto,
“non esistendo un rapporto diretto e biunivoco tra
attività di somministrazione/correzione delle prove e
titolarità della classe”, non può esserci da parte del
dirigente “la messa in atto di comportamento
antisindacale.” La Cisl sembra ignorare completamente
la sentenza n° 16718/12 del 17/10/2012 del Tribunale
Civile di Rom a Sez.
Lavoro che ha condannato due
dirigenti scolastici di Roma poiché, a seguito della
proclamazione dello sciopero di un sindacato contro
l’effettuazione di tali prove, hanno compiuto un’azione
antisindacale sostituendo i docenti scioperanti con
altri per consentire lo svolgimento delle prove INVALSI.
Per legittimare la sua interpretazione forzata della
norma, la Cisl mette sullo stesso piano la validità delle
prove, sancita dalla legge, con le modalità esecutive di
un diritto, quello di sciopero, sancito ugualmente dalla
legge.
La legge sulla Buona Scuola va fermata, non emendata! Va
contrastata la tendenza a valutare attraverso quiz
standardizzati e omologanti, espressione di una visione
aziendalistica e antidemocratica della scuola! Vanno
respinte tutte le pretese valutative portate avanti da
quei governanti e dirigenti che predicano “valutazione e
merito” e poi indicono un concorso senza commissari,
senza griglie di valutazione chiare e corrette, senza
quesiti trasparenti. Non possiamo accettare concorsi che
escludono decine di migliaia di precari storici dalle
assunzioni.
Il 4 e il 5 maggio SCIOPERO DI MANSIONE delle attività
funzionali connesse alle prove Invalsi nella scuola
primaria e secondaria di I grado.
Il 12 maggio SCIOPERO GENERALE dell’intera giornata di
tutto il personale, docente e ATA, di tutte le
istituzioni scolastiche.
SCIOPERO BREVE delle attività funzionali connesse alla
correzione dei test.