“Il concorso per diventare docente? Fattibile, ma non i due quesiti in inglese coi distrattori…”

da La Tecnica della Scuola

“Il concorso per diventare docente? Fattibile, ma non i due quesiti in inglese coi distrattori…”

“Non so perchè si dice che le domande in lingua straniera del concorso sono facili: io ho avuto grosse difficoltà, soprattutto per la presenza di fini distrattori”.

A dirlo alla Tecnica della Scuola è un’aspirante docente, che nel corso della settimana, il 3 maggio scorso, come da calendario Miur, ha partecipato alla prova scritta per la classe di concorso A01 “Arte e immagine nella scuola secondaria di primo grado”.

La candidata, che ha svolto lo scritto in una scuola di Roma, collocata sulla Nomentana, ritiene che i sei quesiti sulla disciplina proposti fossero in linea con le aspettative: “si trattava di domande relative alla didattica, principalmente di tipo laboratoriale, con riferimenti diretti alla nostro disciplina. Da formulare anche sotto forma di mappa concettuale relativa alla metodologia”.

Lo stesso non si può dire per gli altri due quesiti, quelli svolti per verificare la lingua inglese: quella prescelta tra le quattro lingue europee proposte dal Miur (le altre erano  francese, tedesco e spagnolo).

“Per quanto riguarda le domande in lingua straniera – prosegue l’aspirante prof – ci hanno posto cinque domande per ognuno dei due brani proposti. Per ogni domanda c’erano quattro item a risposta chiusa. Per me che non ho conoscenze particolari dell’inglese, è stato davvero difficile rispondere”.

“Anche perché – continua la donna – il tempo a disposizione non era tanto. E, soprattutto, tra gli item proposti c’erano delle risposte completamente sballate, ma anche i classici distrattori, ovvero delle affermazioni grammaticali apparentemente molto vicine alla risposta corretta. E non avendo certezza del loro significato, è stato poco agevole rispondere”.

La donna sostiene, dunque, che “solo chi ha una conoscenza approfondita dell’inglese e della sua grammatica, oltre la media, è in grado di rispondere a quel genere di domande: non c’è un riferimento in italiano e, francamente, ho consegnato il compito mantenendo forti dubbi sulle risposte fornite”.

Ricordiamo che il concorso deve accertare la competenza almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. “A me – sottolinea la candidata di Arte e immagine – è sembrato più un livello C. Cosa mi aspetto? Dico solo che mi sono preparata a fondo per questo concorso. Ora, spero che non sia andato storto proprio per colpa dei due quesiti in lingua straniera”.