Se qualcuno ‘gufa’ per l’insuccesso del concorso

da tuttoscuola.com

Se qualcuno ‘gufa’ per l’insuccesso del concorso

Inizia la seconda settimana delle prove scritte del concorso, lasciandosi sostanzialmente alle spalle le preoccupazioni per le incognite di una selezione che fin dall’inizio si è annunciata di una complessità organizzativa affatto nuova.

Delle 93 prove scritte previste dalle procedure concorsuali ne sono state affrontate e superate 26, poco più di un quarto di quelle a calendario, senza intoppi sostanziali e con minime discrasie operative.

Eppure, al minimo cenno di possibile difficoltà segnalata prontamente agli organi di informazione o alla notizia di ammissione con riserva di alcuni candidati senza abilitazione, il partito dell’anticoncorso è sceso subito in campo con il fatidico “ve lo avevo detto”.

Alcuni esponenti di sindacati e associazioni, anziché prendere le distanze dalle pronunce dei magistrati e difendere il buon diritto dei candidati con le carte in regola, hanno attaccato il ministero (e il Governo e il Parlamento) che, a loro parere, si è intestardito nel volere il concorso, anziché affrontare con soluzioni adeguate il problema del precariato, caso mai con un piano pluriennale di stabilizzazione dei precari.

Non manca chi sembra auspicare un’ondata di ammissioni con riserva di docenti laureati che potrebbero far saltare il concorso.

Al di là delle schermaglie e delle polemiche incrociate, c’è da chiedersi se la polemica pregiudiziale contribuisca anche a mantenere la necessaria serenità per le altre decine di migliaia di candidati che stanno per affrontare nei prossimi giorni la loro prova scritta.

In questo momento c’è il concorso e, a buon diritto dei 165.578 candidati che vi stanno partecipando, è giusto che vada in porto regolarmente senza che qualcuno ‘gufi’, sperando che si inceppi.