Turi (Uil) a Giannini: commento inopportuno

da tuttoscuola.com

Turi (Uil) a Giannini: commento inopportuno
Il contratto può gestire le rigidità della legge 107

E’ singolare che il ministro valuti la legittimità o meno di una protesta. Tanto più di uno sciopero, che rappresenta la più ampia forma di democrazia partecipativa, alla vigilia del quale, la politica ed il ministro dovrebbero semplicemente prendere atto“. Lo dichiara Pino Turi, segretario dela Uil scuola, replicando alle valutazioni fatte dal ministro sull’opportunità dello sciopero del 20 maggio.

“Non c’è un mondo ideale in cui qualcuno pensa e possiede la verità e gli altri si devono adeguare ed eseguire. Vogliamo ricordare – aggiunge il sindacalista – che i contratti nascono proprio per definire, in modo rapido e flessibile, regole condivise che riguardano i diritti ed i doveri dei lavoratori. La legge del Governo sulla scuola, la 107, nella sua rigidità, interviene impropriamente su questi diritti,  compresi quelli di natura sindacale, che sono riconosciuti dalla Costituzione, troppo spesso ignorata“.

Dopo aver ricordato che in tema di rinnovo di contratto “l’interlocutore è l’intero governo,  non questo o quel ministro, che con l’atto di indirizzo all’Aran dovrà esprimere le scelte per i rinnovi contrattuali che non hanno natura solo finanziaria, ma anche giuridica“, Turi ribadisce che “le contraddizioni e le incursioni legislative delle varie finanziarie e della stessa legge 107, potrebbero trovare, proprio nella sede contrattuale,  quelle  soluzioni che consentano di superare  l’attuale situazione di  stallo che sta caratterizzando, oltre gli annunci, la gestione della scuola di questi ultimi nove mesi di vita della legge“.