da Il Fatto Quotidiano
Scuola, hackerano il registro elettronico. A Gorizia tutti promossi, per un giorno
Il sistema scolastico ha retto. I controlli hanno funzionato e, in attesa che anche l’autore del parapiglia elettronico venga smascherato, ci sarà solo l’onere per ogni insegnante di ricostruire le posizioni degli allievi. Assicurano che non sarà un problema, anche perché i registri cartacei non sono stati aboliti e quindi una traccia dei voti – sia per i compiti scritti, che per le interrogazioni orali – è rimasta. Insomma, le insufficienze torneranno ad essere tali. Già, perché l’anonimo incursore – che ha violato il sito InfoSchool – si era dedicato prevalentemente a questo, oltre a disseminare false informazioni riguardanti assenze e presenze.
Vilma Candolini e Anna Condolf sono le dirigenti dei due istituti. Ieri, come riporta il giornale “Il Piccolo” hanno confermato che gli antidoti sono già in azione per quanto riguarda le assenze marcate al “D’Annunzio” e i voti del “Duca degli Abruzzi” limitati a quattro materie: inglese, storia dell’arte, religione ed educazione fisica. L’intervento non poteva passare inosservato anche perché l’hacker ha trasforrnato i 4 e i 5 in 10 tondi tondi. Estasiati gli studenti, che si sono comunicati a vicenda l’insolita, ma affascinante scoperta. Ognuno ha controllato i suoi voti ancor prima che le autorità scolastiche se ne accorgessero. Poi ci hanno pensato i tecnici del Gruppo Spaggiari, il provider del servizio di registro elettronico, a effettuare i primi controlli.
“Ho fatto bloccare il registro elettronico – ha spiegato la dirigente Condolf – per evitare che chiunque possa accedere ai dati e ho dato disposizione di tenere un registro cartaceo da vidimare. È stato commesso un reato e sono certa che si troveranno i responsabili”. Una goliardata? “No, la cosa è molto seria, ma non ci crea allarmi particolari. Spero solo che non siano stati i nostri ragazzi. Dobbiamo fare una verifica analitica prima di avere il quadro della situazione”. Una morale? “L’utilizzo e l’accessibilità di questi sistemi richiede da parte di tutti un’attenzione particolare. A differenza dei ragazzi, noi insegnanti non siamo nativi digitali». La collega Condolini: “Dove c’è la colonna dei 10 l’intrusione è palese. Per il resto bisogna verificare, ma non sarà un problema”.