Concorso dirigenti, si cambia

da La Tecnica della Scuola

Concorso dirigenti, si cambia

Il bando di concorso per dirigenti scolastici è dato ormai per imminente e questa potrebbe essere davvero la volta buona.

E’ da almeno un anno che, periodicamente, dagli uffici di Viale Trastevere escono in notizie sul concorso in dirittura d’arrivo.
Adesso, però, dovremmo proprio essere prossimi alla conclusione dell’intero percorso perchè dubbi e problemi dovrebbero essere stati definitivamente risolti.
Intanto appare ormai certo che la procedura concorsuale non sarà curata dalla Scuola nazionale della Pubblica amministrazione, che nel frattempo è stata sciolta, ma dal Ministero stesso. Sarà quindi anche cancellato il corso di formazione obbligatorio da svolgersi presso la Scuola di Amministrazione, ovviamente a spese dei concorrenti.
Modifiche importanti sono previste anche per le prove concorsuali.
Non ci sarà più la tradizionale prova scritta che impegnava i candidati su un tema ampio e articolato. Non si ancora di preciso con cosa verrà sostituito il “super-tema” ma sembra che gli esperti che sono al lavoro siano orientati a proporre una prova simile a quella utilizzata nei concorsi a cattedre: due tre “quesiti” a cui rispondere con testi sintetici contenuti in un numero predefinito di righe o parole.
Poco si sa invece relativamente alle modalità che verranno utilizzate per verificare le competenze dei candidati nella lingua straniera e nell’informatica. Per la lingua inglese una possibilità potrebbe essere un quesito “breve” a cui rispondere in lingua.
E’ certo però che la procedura per l’approvazione e la firma del bando sarà più semplice del passato: questa volta sarà infatti sufficiente un decreto ministeriale, atto che non richiede controlli meno complessi rispetto ad altri strumenti come il “decreto della presidenza del consiglio dei ministri” utilizzato in precedenza.
Va infine precisato che, proprio per contenere i tempi, è molto probabile che regolamento generale e bando vero e proprio verranno emanati insieme o a brevissima distanza l’uno dall’altro.
Nel concreto, quindi, non è azzardato pensare che già nella prima settimana di luglio gli atti necessari a dare avvio alle procedure concorsuali saranno sottoposti alla firma del Ministro.